Capitolo 17: La Visita Inaspettata.

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Eileen's Point:

Ere incredibile quanto in qualche mese la mia vita fosse cambiata.

Ormai non avevo più niente, non avevo più una famiglia, non avevo più degli amici, non appena seppero di quello che era successo a mia madre tutti si allontanarono.

Tutti tranne Justin, che sembrava l'unico che tenesse davvero a me.

Ormai io e Justin eravamo diventati quasi i genitori di Jenny e credetemi, non ero assolutamente fiera di questo.

Nell'ultimo periodo ero caduta in una sorte di depressione, una depressione dalla quale ormai non provavo nemmeno ad uscire, non ne avevo più la forza.

Non facevo altro che pensare a me, a come la mia vita fosse cambiata, a come in un paio di mesi ero riuscita perdere tutto quello che avevo di più caro : la mia famiglia.

Si, quella famiglia che quando avevo non apprezzavo, quei genitori con cui litigavo se la sera non mi lasciavano uscire, se mi mettevano in punizione o persino se mi dicevano che sbagliavo a fare o pensare qualcosa.

Certo, ce l'avevo con papà, alla fine era stato lui ad uccidere mia mamma ma, perché lo avrebbe fatto? lui non aveva problemi mentali e tantomeno era un assassino, ormai dopo la separazione lui e mamma andavano d'accordo, erano amici.

E dov'era finita Amy? mi aveva sempre voluto bene, non mi aveva mai abbandonata, perché era fuggita così dopo la morte di mamma? Forse era stata lei e si nascondeva dalla polizia? ma nemmeno Amy era il tipo di persona da commettere un omicidio.

Ogni volta che iniziavo a parlarne con Justin, non faceva altro che cambiare discorso, dirmi che è tutto passato e che devo pensare al futuro, ma come faccio a pensare al futuro senza avere più nemmeno una meta?

Sentivo che mi nascondeva qualcosa, ma cosa? forse lui sapeva la verità o ancora peggio forse lui centrava qualcosa, ma Justin? l'unica persona che al mondo mi ama farebbe mai una cosa simile? avanti Eileen, stai diventando paranoica!

Un'altra cosa che avevo era la scuola, cosa che può sembrare davvero noiosa, ma nel mio caso era forse l'unica cosa che mi distraeva dai miei pensieri, dalle mie paranoie e dal pensare a quanto la mia vita facesse schifo.


Justin's Point:


- Sai tesoro, sto iniziando a pensare che tenerti rinchiusa qui sia uno spreco. - *sussurrai avvicinando la mano alla guancia della donna legata alla sedia con gli occhi rossi per il pianto, i capelli spettinati e la morte che le si leggeva negli occhi.*

- A Eileen manchi tanto ma, se dovessi lasciarti libera so già che andresti a raccontare tutto agli sbirri, perciò come si fa? Se ci penso bene, non mi servi più a niente.-* iniziai a camminare intorno alla sedia sulla quale l'avevo fatta legare mentre la scrutai attentamente.*

- Ultimamente è così paranoica, continua a farmi domande su sua madre, suo padre e persino su di te, sai, inizio a pensare che non sia abbastanza felice con me, forse non mi ama più.... e se avesse un altro? Eppure non esce mai da sola.. - *sussurrai mentre pensavo a cosa avrei potuto farle fare per aiutarmi, poi mi fermai davanti a lei e la guardai minacciosamente.*

- Potrei lasciarti andare, ma come ho già detto so che andresti dagli sbirri, e io non sono diverto uno stupido.- *la fissai attenta,ente negli occhi mentre emetteva qualche gemito tramite lo scotch che le copriva la bocca impedendole di parlare.* - E da come avrai già visto, non sono nemmeno un bravo ragazzo, però oggi mi sento particolarmente buono, perciò ti concedo di fare una telefonata a Eileen, solo perché vedo che sta male per il fatto che tu, come dire, te ne sia andata.- *Avvicinai la mia mano al pezzo di nastro che le copriva le labbra e senza nessuna compassione glielo strappai via facendola urlare leggermente.*

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