Capitolo 2

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Noi del villaggio c'eravamo tutti riuniti intorno alla sua casa per porgere le condoglianze
alle due donne che avevano perduto l'uomo di casa; la strega, quando la vidi, era seduta
accanto al letto del padre deceduto e, mentre la madre piangeva e si disperava, la figlia
rimaneva immobile a fissare il genitore, i suoi occhi verdi erano vuoti e freddi come la
morte. Non aveva pianto, nemmeno una lacrima.
Da prima ricordai di aver pensato che fosse solo sconvolta, che la perdita del padre l'avesse
scossa a tal punto da renderla incapace di piangere la sua scomparsa, perciò mi avvicinai per
consolarla e da quella distanza riuscii a vederla bene: gli angoli della sua bocca erano
incurvati in un sinistro sorriso, nei suoi occhi brillava una luce che non aveva nulla di
umano. Tendendo l'orecchio riuscii a sentire ciò che stava bisbigliando all'orecchio del
genitore: <<Va tutto bene padre, ora andrai in un posto migliore insieme a tante altre
persone, non sarai solo. Non preoccuparti per me e riposa in pace, ora che puoi>>.
Le sue parole mi gelarono il sangue nelle vene, era come se il demonio l'avesse posseduta
per un momento, eppure ben presto me ne dimenticai, infatti dopo poche settimane tornò ad
essere la ragazza di sempre. Lavorava sodo per portare il pane a casa e siccome sua madre era una levatrice lei si offriva sempre di aiutare le giovani madri con la gestione dei figli o
della casa, non si dimenticava mai di nessuno anche a costo di rimanere fino a sera tarda da
chiunque la richiedesse.
Tutti nel villaggio le volevano bene e anche io in poco tempo arrivai a giustificare il suo
comportamento di allora come il risultato di un tale stato di smarrimento e di dolore.
Passarono diversi anni da quel giorno e io, scioccamente, smisi di dubitare di lei, anzi
quando potevo cercavo di aiutarla; ora che anche sua madre si era gravemente ammalata il
lavoro gravava tutto sulla figlia appena quindicenne.
Si alzava infatti presto la mattina e faceva il giro del villaggio per far visita a ogni donna che
necessitasse della sua assistenza, ce n'era una in particolare, povera creatura, che aveva
bisogno di speciali attenzioni: la giovane signora Robinson in attesa del suo primo figlio.
Naturalmente la strega si prese ben cura di lei, dedicandole tutto il tempo che poteva e
preparandole persino i pasti o pulendole un poco la casa. Non c'era da stupirsi che la
famiglia Robinson le fosse immensamente grata tanto da portarle sempre un po' di pane o di
minestra.


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