Autoconvinzione

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E così il primo passo era stato fatto, ora restava solo aspettare che il processo si ripetesse chiamandomi di nuovo per aiutarla una volta che sarebbe stata abbastanza eccitata siccome doveva continuare a tenere il vibratore. Secondo le mie aspettative però nonostante aver superato quel limite conoscendola avrebbe continuato ad esitare cercando di resistere, dopotutto non solo è una donna dalla volontà ferrea ma mi odiava più che mai.

Io come lei mi eccitavo al solo pensiero quindi continuavo ad osservarla dalle telecamere, avevo deciso anche di assentarmi da scuola, non mi importava più del resto. A mia grande sorpresa già il giorno dopo dall'accaduto era eccitata da morire, ansimava e sembrava persa nei suoi pensieri.

Pensava a quello che era successo, mi odiava e si sentiva in colpa ma ciò che più le dava fastidio inconsapevolmente era il fatto di non sentirsi in colpa solo per il fatto di aver fatto qualcosa con qualcuno che non fosse suo marito ma di aver provato un piacere che non aveva mai sperimentato prima. Allo stesso tempo però cercava di sopprimere queste sensazioni autoconvincendosi che non era colpa sua, che era naturale e che anche lei era una donna dopotutto. Ma allora perché non era mai riuscita a provare lo stesso con suo marito?

La sua mente era nel caos e ciò era solo un motivo in più per odiarmi dal suo punto di vista. Il giorno dopo, quindi solo due giorni dopo dall'accaduto cedette non riuscendo più a resistere e mi chiamò. Ero sorpreso pensavo avrebbe resistito di più ma a quanto pare l'aver scoperto il piacere che ne derivava rendeva le cose per lei più difficili.

Così andai da lei, ci bacciamo all'ingresso come da regola e andammo in salotto. Questo era almeno quello che normalmente facevamo ma le dissi che da ora in poi aveva più senso andare direttamente in camera sua. Lei come sempre cercò di controbattere dicendo che era la camera di lei e suo marito e che si sentiva in colpa a fare cose del genere lì ma la convinsi e andammo lì.

Si mise lì come un palo aspettando che io facessi qualcosa, era chiaramente imbarazzata e come sempre furiosa. Prima di iniziare le feci i complimenti per il bel culo che le creava la minigonna che il dress code che le avevo assegnato stabiliva e le dissi che da ora in poi doveva truccarsi più spesso. Lei impaziente di finire al più presto tutto ciò fece un cenno senza stavolta controbattere.

Io non muovevo ancora un muscolo e lei imbarazzata mi chiese cosa stessi aspettando al che io risposi che doveva essere lei a scegliere in che modalità avremmo proceduto come le avevo già spiegato la scorsa volta. Lei ovviamente come c'era da aspettarselo scelse di farmi di nuovo un pompino, doveva solo raggiungere l'orgasmo per riuscire a darsi pace pertanto provare cose nuove era fuori discussione per lei.

Io accettai specficando "per questa volta" e procedette aspettando sempre che fossi io prendere l'iniziativa. Stavolta però sapeva quello che doveva fare e dove doveva toccare quindi notai che si stava godendo il momento fin dall'inizio. Mentre lei faceva il suo lavoro sentendomi buono decisi di riempirla di complimenti dicendo che stava diventando brava e che non capivo come suo marito potesse trascurare una tale puttana.

Lei chiaramente incazzata da ciò che le avevo detto mentre me lo succhiava mi guardò in modo arrabbiato anche se ciò l'aveva eccitata ma non voleva ammetterlo al che io continuai a riempirla di complimenti fregandomene e sta cosa la eccitava sempre di più spingendola inconsapevolmente a fare di meglio.

Si vedeva che ciò le dava fastidio, si chiedeva perché mai si impegnava tanto per soddisfare un uomo che non era suo marito facendo cose che con lui non aveva mai fatto e quando si rese conto del fatto che non stava più cercando di soddisfare se stessa ma me si fermò di colpo con la faccia impaurita.

Io fingendo di non sapere ciò che stesse succedendo le chiesi perché si fosse fermata ma lei recuperò velocemente i sensi autoconvincendosi che in realtà non stava cercando di soddisfare me e che erano tutte delle sue paranoie dovute allo stress e allora continuammo allo stesso modo.

Restava però ancora confusa per tutte le emozioni contrastanti che provava, allora incazzata decise di fregarsene dei miei complimenti e di tutto e di finirla al più presto possibile. Autoconvincendosi stavolta che il motivo fosse quello iniziò di nuovo a fare del suo meglio, voleva farmi venire come non mai, aumentò il ritmo anche se faceva fatica non essendo ancora esperta e nel momento in cui rilasciai tutto nella sua bocca anche lei raggiunse l'orgasmo come non mai.

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