Capitolo 13

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SELENA GOMEZ

Piango, piango a dirotto. Questo è solo un brutto incubo mi ripeto. Mi stringo forte a Joe e gli piango sulla spalla. Lui è impassibile non riesce a muoversi. La mia mente è offuscata da tanti brutti, anzi orribili pensieri. Immagino ogni volta che lei muoia. E questo non accadrà ne sono sicura. Non so se avvertire gli altri, insomma non voglio farli preoccupare. Non so la reazione che potrebbero avere. Poi Joe parla –Selena, non preoccuparti, si rimetterà presto-

-La tua faccia non mi convince-

-Non pensare a me, infondo ci sono già passato. Pensa a lei-

-Come hai fatto a sopportare tutto questo? Come hai fatto a vedere l'amore della tua vita in queste condizioni?-

-Sel, in realtà non è tanto questo che mi spaventa. Mi spaventa molto di più il fatto che lei potrebbe andarsene senza sapere quanto io la ami. Ci pensi? Lei potrebbe andarsene senza sapere che in realtà io non l'ho tradita.-

Continua a guardare con lo sguardo vuoto e perso la porta dove hanno portato Demi.

-Perché lo ha fatto?- tiro su col naso

-Non lo so. Ma sento che è colpa mia-

-No Joe, non è colpa tua-

La porta della stanza 123 si apre e Joe sobbalza in piedi, un dottore si dirige verso di noi.

-Siete qui per la signorina Lovato?-

Annuiamo.

-Ci sono novità? Sta bene? E' sveglia?- domanda Joe tutt'un colpo.

-Mi dispiace tanto, ma l'abbiamo dovuta indurre in coma farmacologico, per monitorarla meglio e per evitare spiacevoli incidenti. Non ci sono garanzie che si risvegli o che al suo risveglio non ci siano conseguenze permanenti. Se volete vederla questo è il momento.-

-Posso andare prima io?- mi domanda Joe

-Certo!- gli dico io, e vado a sedermi in attesa.

NICK JONAS

Sono uno stupido, il peggior fratello di tutti i tempi! Bussano al campanello ed io vado ad aprire.

-Sono qui Demi e Sel? Ho provato a chiamarle, ma non rispondono e a casa non ci sono- entra Miley seguita da un ragazzo

-No, Joe era con Sel e stavano andando da Demi. E tu chi saresti?-

Il ragazzo mi porge la mano

-Io sono Liam abito nel condominio di Miley-

-OK, se avete finito con le presentazioni vorrei trovare quei tre. Ho una brutta sensazione- dice Mil

-Dove potrebbero essere?- dice Liam

-Non lo so. Proviamo ad andare al parco- propongo

-Non credo siano lì, Demi non stava bene ultimamente-

-Quindi eliminiamo il centro commerciale, il parco e il corso- ipotizza Liam grattandosi la fronte.

-Bhe hai detto che Demi ultimamente sta male e se andassimo dal suo ginecologo?-

-Ottima idea Nick- Miley mi batte il cinque

-Seguitemi, prendiamo la mia macchina-

Andiamo velocemente verso la macchina di quel ragazzo e ci dirigiamo verso la clinica. All'ingresso si trova un infermiera bassina con gli occhiali e i capelli raccolti in una crocchia disordinata.

Miley si avvicina a lei. –Buongiorno, potrei parlare con il ginecologo della signorina Demetria Devonne Lovato?-

-Ha detto Demetria Devonne Lovato, uhm vediamo un po' cosa trovo- inserisce i dati nel computer e poi torna a rivolgersi a Mil. –Forse avete capito male, la ragazza non è mai andata dal ginecologo, ma dal cardiologo-

Ci guardiamo straniti. –Scusi puo' darmi i suoi dati personali, potrebbe essersi confusa con qualche altra persona- dico io.

-Certo. Allora, Demetria Devonne Lovato, 22 anni, alta 161 cm, pesa 50kg, è in cura da quando è nata e ha dei seri problemi cardiaci, è in cura con il dott. Ross, e ricordo che ogni volta viene sempre con un ragazzo alto e bruno che la accompagna-

-Joe!- esclamiamo io e Miley all'unisono.

-Corrisponde alla sua descrizione?- ci chiede Liam

Annuisco tristemente.

-Sapete se è qui al momento? O in un ospedale?- mi rivolgo all'infermiera.

-Si l'anno portata qui all'incirca da un'ora, stanza 123. Le condizioni sono gravi- mi risponde con tono pacato.

-Aspetti un attimo, ma se non è mai andata dal ginecologo vuol dire che non è incinta- ci fa notare Liam

-No credo proprio che non sia incinta, ma vi consiglio di dirigervi alla stanza 123, la signorina è in pessime condizioni. Qui c'è scritto che l'hanno indotta in coma farmacologico e che ci sono buone probabilità che non si risvegli-

Rimaniamo in silenzio. Poi ci dirigiamo velocemente verso la stanza 123.

JOE JONAS

Faccio un respiro profondo e giro lentamente la maniglia della porta. È distesa sul lettino. Ha dei tubi nella narici che le permettono di respirare e una flebo attaccata al braccio. Mi siedo di fianco a lei e le prendo la mano.

-Oh Demi, perché?- le bacio la mano mentre le lacrime iniziano a scendere e le parole mi si sono bloccate in gola.

-So che tutto questo è colpa mia. Ti si sono rimanifestati tutti i sintomi per colpa mia. Me lo avevi detto. "Non posso ricevere brutte notizie". Ed io? Cosa ho fatto per proteggerti? Non so perché tu pensi che io ti abbia tradito. Come avrei potuto farlo? Insomma sono qui! A stringerti la mano, non me ne sono mai andato. Sono stato una merda quando mi hai lasciato dinnanzi all'altare e lo sono stato ancora di più quando ti ho vista piangere. Quando mi hai chiamato per dirmi che non stavi bene sono corso immediatamente da te. Sarei pronto a donarti il mio cuore se necessario. Perche io ti amo, più di quanto ami me stesso. Mi do la colpa di tutto quello che ti è successo anche se non ho fatto niente, perché tu stai soffrendo per me, per causa mia. Sono io il pensiero che ti distrugge. Ma ora non voglio auto-commiserarmi davanti a te. Voglio solo che tu sappia che io non ti ho mai tradita ne mai lo farei. Perché come ti ho già detto io ti amo e non sai quanto darei per il tuo risveglio.- la abbraccio e le do un leggero bacio a fior di labbra sperando che come nelle fiabe la principessa venga risvegliata dal principe. Ma questa non è una fiaba è la vita reale e quindi ciò che speravo non è accaduto.
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Baci Terry

Sorry|| Jemi, Nelena, MiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora