25^CAPITOLO

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NATE
<<sei pronta?>> dico alla ragazza al mio fianco, lei annuisce e iniziamo a scendere le grandi scale di marmo.
Tutti gli sguardi sono su di noi, anzi, su di lei, è fantastica stasera come sempre d'altronde.
Arriviamo al centro della pista da ballo e il dj fa partire una baciata.
Belle sorride e mi prende per mano appoggiandomi l'altra sulla spalla, io le cingo il fianco con un braccio e iniziamo a muoverci a ritmo di musica.
Belle ride, ride tantissimo e dio... quanto amo quel sorriso.
Una volta finito il ballo a riportami alla realtà è mia madre che mi accarezza una spalla,e a quel gesto la ritraggo immediatamente, come se mi fossi scottato.
Isabelle mi guarda stranita vedendo il gesto che ho fatto, ma finge di non aver visto niente e rivolge un sorriso ai miei genitori.
<< Isabelle, cara  sei davvero radiosa questa sera >> le dice mia madre
<< grazie, Adeline, anche lei sta benissimo >>
La musica riparte e ci spostiamo verso la sala da ballo e cominciamo a ballare un lento.
<< mi dispiace >>
<< per cosa Nate?>>
<< per mia madre. Lo so, è una persona cattiva, ma tu non devi farci caso. A lei piace mettere a disagio le persone...>
<< Nate...ehi...>> mi dice prendendomi il viso tra le mani << non mi interessa se non piaccio a tua madre, l'importante è che piaccio a te >>
Sorrido. << sei davvero bellissima. Te l'ho già detto?!>>
<< si, almeno un milione di volte>> risponde ridendo mentre continuiamo a ballare.
Dopo aver ballato e riso per due ore con july e will , schiocca l'orologio, sono le ventitré in punto, e Belle sembra risvegliarsi.
Entra immediatamente nel panico, comincia a guardarsi intorno per cercare un bagno e quando lo trova corre verso di esso ed esce dalla sala.
Decido di seguirla, e una volta entrato nel bagno chiudo la porta a chiave. La trovo seduta a terra con le ginocchia al petto mentre si pizzica i polsi.
Mi siedo a terra, accanto a lei, le prendo i polsi, li chiudo nelle mie mani e glieli bacio.
<< Belle, che ti succede?>> le chiedo, ma lei sembra guardare altrove. Poi mi viene in mente quello che mi ha raccontato oggi, ed è allora che capisco.
<< È ora, vero?>> le chiedo ancora, indirizzandole il volto verso di me con le dita.
Annuisce, mentre sulla mia mano cadono lacrime lente e silenziose.
<< vieni con me, ti porto in un posto>> mi rivolge finalmente tutta la sua attenzione e si alza afferrandomi la mano. Usciamo dal bagno, lei si asciuga il viso, e usciamo all'esterno.
Camminiamo un po', fino ad arrivare alla baita sul lago, ghiacciato.
Entriamo nella baita, dove c'è il camino acceso e scoppiettante, che crea un'atmosfera magnifica insieme a le candele.
Ci sediamo sul divano e lei si accoccola a me, sul mio petto e comincio ad accarezzarle i capelli lentamente, lasciando che si sfoghi con me.
<< devo darti una cosa>> mi dice asciugandosi le lacrime.
Tira fuori una scatola nera di velluto e me la porge. La apro e dentro c'è un bracciale d'argento con una striscia di cuoio nero al centro.
All'interno c'è incisa una frase " je te dédie le silence, tu n'as pas besoin de mots de toute façon "
Me lo metto e sorrido.
<< grazie, ma Natale è tra un paio di giorni >>
<< perché i regali si possono fare solo a Natale?>> sorrido << questo è per ringraziarti. Ci conosciamo da poco tempo, ma sento che tu mi capisci anche se rimango in silenzio. Ti ringrazio per avermi sopportato in queste situazioni dove vorrei scomparire dalla terra. Ti ringrazio per quando piango disperatamente e tu mi accarezzi i capelli, che solo a te permetto di toccare dopo di lei. Ti ringrazio per esserti occupato di me dopo la morte della mia migliore amica. E ti ringrazio per avermi salvato...>>. Dice
<< Belle non c'è bisogno che tu mi ringrazi, e poi  >>   << anche io ho qualcosa da darti>> dico prendendo la scatolina bianca che stava sul tavolino, vicino al camino.
La apre e rimane meravigliata...
<< te ne sei ricordato...>> dice tirando fuori la collana con il ciondolo a forma di cervo.
<< ricordo tutto di noi, anche se a volte sembro distratto io ascolto tutto>> dico accarezzandole la guancia.
Mi bacia. Mi alzo dal divano, la prendo in braccio e ci spostiamo verso la camera da letto.
Appena mi stendo, Isabelle, si mette sopra di me.
<< No, non faremo niente. Finché il dolore non sparirà dai tuoi occhi. >> mi sorride e si toglie il vestito,rimanendo solo con gli slip di pizzo del medesimo colore del vestito.
Mi sta tentando.
Faccio la stessa cosa anch'io, rimanendo solo con i boxer.
Ci stendiamo insieme e le cingo la vita mettendole un braccio sotto ai seni nudi.
Ci copriamo e ci addormentiamo così, abbracciati.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 01, 2023 ⏰

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