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Durante la notte vengo svegliata da delle voci.

"Ma é lei?"

"Si é proprio lei"

"Ma che ci fa nel letto di Alfonso?!"

"Non lo so voglio delle spiegzioni."

Erano Riccardo e Alessandro. Sento i passi di Riccardo avvicinarsi al letto. Li riconoscerei fra mille.

"Alfonso svegliati" dice lui

"Che c'é?" dice con la voce assonnata e un po' infastidita.

"Che ci fa lei qui??" Riccardo si sta arrabbiando

"Sta dormendo non vedi?" ribatte Alfonso

"Ah ah molto simpatico. Che ci fa nel tuo letto"

"Nulla volevamo stare un po' insieme. Qualche problema?" detto questa frase Alfonso si alza dal letto, si sta innervosendo, apro leggermente gli occhi per seguire il dibattito.

"Potevi starci insieme durante il giorno non c'era bisogno di portartela nel letto"

"Siamo stati insieme tutto il giorno e non ci é bastato, non é colpa mia se tu non te la sei saputa tenere"

"Cazzo centra. Non rimpiago nulla, era solo un peso e me lo sono tolto."

Mi scende una lacrima ma cerco di trattenere le altre.

"Per me non é un peso e se voglio che venga a dormire con me, nessuno me lo può impedire, quindi non rompere le palle."

I toni si stavano iniziando ad alzare.

"Beh peggio per te, inizierai a scocciarti di lei e non la vorrei nemmeno piú vedere. É una persona inutile, brava solo a lamentarsi."

Adesso Riccardo stava urlando.
Alfonso si ristende nel letto e mi abbraccia.

"Non mi stancherò mai di lei. Buonanotte."

Riccardo si gira e aspetta che Alessandro esca dal bagno. Vedo che sta piangendo. Non capisco perché debba fare lo stronzo, eravamo insaparabili prima...ma le persone cambiano. Mi accorgo che sto piangendo anche io e Riccardo se ne accorge, mi guarda fisso e si asciuga le lacrime. Poi si gira e va in bagno.

PEPPE GENTILEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora