DALILAH
Iniziai a salire le scale con affianco Edward, ma ad un certo punto si fermò su uno scalino.
"Non mi ringrazi?"disse sorridendo.
"Grazie" sorrisi di rimando.
"Vado a sistemare la situazione di sotto, mi devi un ballo dopo"sorrise facendomi l'occhiolino e cominciò a scendere gli scalini.
Alzai gli occhi al cielo e salì gli ultimi scalini, non rendendomi conto di avere un sorrisone stampato in faccia.Simpatico.
Arrivata al piano superiore feci una corsetta per raggiungere la porta della mia stanza, per evitare che qualcuno mi vedesse. Entrai in fretta e furia e vidi Cristal seduta sul letto.
"Tuo fratello mi ha detto di riferirti di raggiungerlo appena sei pronta, è urgente".
Si alzò dal letto e fece un inchino "A dopo principessa Dalilah".
Così facendo aprì la porta e uscì.
Appena chiuse la porta, mi capitolai in bagno e mi feci una doccia record, di tre minuti, lavandomi anche i capelli con vari prodotti all'anguria, ormai i miei preferiti.
Indossai l'accappatoio rosa con a destra lo stemma della corona, uscì dal bagno e andai nella mia cabina armadio e presi il vestito ripiegato in modo impeccabile sul divanetto al centro della stanza, che mi aveva regalo mio fratello per questa serata, un vestito lungo e bianco di Chanel.
Lo indossai frettolosamente e non avendo il tempo di asciugarmi i capelli optai per una crocchia morbida.
Infilai i tacchi abbinati al vestito, presi il vestito sporco che un tempo era rosa e lo misi nella cesta apposita. Infilai gli orecchini e mi spruzzai un po' del mio profumo preferito.
Accarezzai i musini o dovrei dire musoni di Bella e Bestia, il mio e il cane di mio fratello, due husky dagli occhi azzurri.
Ricordo perfettamente il giorno in cui scelsi i loro nomi, da bambina la favola che mi raccontava sempre mia mamma prima di andare a dormire era quella della "Bella e la Bestia", per questo li chiamai così.
Stavano entrambi beatamente dormendo nelle loro enormi cucce, perciò decisi di non svegliarli.
Pronta, lanciai il telefono sul letto e mi diressi verso la porta, la aprì e la richiusi pianissimo per evitare di fare rumore.
Guardando sia a destra che a sinistra nel corridoio bianco e oro, non notai nessuno, perciò mi capitolai sulle scale.
Scesi abbastanza velocemente, considerando i tacchi che portavo.Odio i tacchi, un giorno li brucerò tutti.
Arrivata in sala, notai che Edward aveva sistemato tutto, sollevata cercai con lo sguardo Ara, ma non c'è n'era bisogno, stava già venendo da me con la sua andatura da antipatico.
"Prima che cominci, mi sono addormentata e mi dispiace tanto per aver fatto ritardo, ma ora sono qui, non ti lascio da solo con papà" dissi tutto d'un fiato.
Mi guardò, e inaspettatamente mi abbracciò fortissimo.
"Dalilah, mi sono preoccupato, eri sparita, le guardie ...".
"Shh...stai tranquillo sono qui tutta intera".
"Poi mi devi spiegare cos'era quella nebbia".
Sorrisi e annuì sulla sua spalla.
Ci staccammo dall'abbraccio giusto in tempo, nostro padre si stava avvicinando scortato da tre guardie.Che cagasotto.
"Ara vedo che hai trovato tua sorella, dobbiamo andare a riceve gli ospiti e siamo in ritardo" disse mentre mi lanciò un'occhiataccia.
Mio fratello aspettando una mia reazione negativa, mi mise una mano sulla schiena per calmarmi.
Annuì, ma avrei preferito mandarlo al diavolo.
Così facendo nostro padre o forse avrei dovuto chiamarlo re John Martin vecchio decrepito, ci intimò con lo sguardo si seguirlo e ci voltò le spalle dirigendosi verso il trono.
Dopo la morte di nostra madre, nostro padre diede l'ordine di togliere il suo trono, era d'oro con incastonate pietre di tutti i colori, che davano l'idea di essere stelle.
All'età di quattro anni, quando i poteri si cominciano a formare, scoprì che avevo ereditato da mia mamma il potere dell'astronomia mentre da mio padre il potere del ghiaccio.
Sorrisi al ricordo di mia madre seduta lì e mi misi a sinistra del trono di mio padre, mentre mio fratello a destra.
Mio padre diede l'ordine a una guardia di far entrare le varie famiglie nobili e dopo neanche pochi secondi erano già tutti in fila.
Non mi sentivo più la mano per quante persone me la stavano baciando.
Dopo aver salutato una signora e un signore, mi comparve sul volto un sorriso.
Era il momento di salutare e dare il benvenuto al regno dell'aria.
Vidi il re Federico, suo figlio Edward, precedentemente conosciuto, sua sorella di dodici anni, che se non mi sbaglio si chiama Victoria e la regina Sarah.
Mio padre si alzò e diede una stretta di mano al re, erano molto amici, ma dopo la morte di mia madre mio padre si era chiuso in un guscio, dove neanche i suoi figli potevano entrare. Si vedeva che voleva recuperare il loro rapporto, cosa che con me non voleva fare.
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PROMISE OF FIRE
RomanceDalilah non è una ragazza come le altre. Educata sin da piccola a rispettare le regole di corte e a saper gestire i suoi poteri, che non avrebbe mai voluto avere, è destinata a essere la principessa del regno di ghiaccio. Soffocata dal padre e dal l...