Bene e male

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Duro é essere umani
In un mondo
Ideato per assoluti.
Tremano le mani
E i confini, gridando
Muti.

Nessuno é nero, bianco
Alto, basso
Nell'anima
Sotteso un tronco
Ch'ogni spigolo o fosso
Lima.

Scriviamo con gli occhi
Un vero che non é
Reale.
Tra termini e rintocchi
E caselle di perché
Duro é amare.

Oro scintilla,
Luna infiammata
Svelando la prima
Postilla
D'una realtà plasmata
In rima.

Tutto deve tornare
Nonché condurre
A Roma
O al mare.
Non m'illudere
Lente matrona.

Caotica follia
Mostrami umani
In assenza
Di cattivi e buoni.
Sarà alba di magia.

Allora amerò l'esistenza.

~
Punto di raccolta

~

Nel caso tu non abbia capito niente, non sei stupid* tu, sono criptica io 💕 e ora provo a spiegarmi meglio...
Se invece hai capito, significa che i nostri complessi di allineano e ti stringo la mano!

Questa poesia é stata ispirata da una visita alla Città Alta di Bergamo. Mi sono ritrovata a guardare lo scintillante oro che accompagna lo sguardo in ogni linea dell'interno del Duomo, riflettendo su un discorso di un amico, concernente l'opulenza della città. Parole cariche di amarezza che mal si sposavano con la bellezza offerta ai miei occhi.

Mi sono ritrovata a riflettere su quanto la realtà sia esposta alla clemenza del nostro sguardo semplificatore, giudice e incasellatore di una realtà incredibilmente complessa e sfaccettata.

Siamo umani, é così che il nostro cervello funziona. Facciamo lo stesso anche tra di noi, non possiamo farne a meno. Il problema sorge dall'istante in cui tali stereotipi diventano sinonimo di divisione e diseguaglianze, razzismi e paura. È dura dimenticare le etichette e ricordarci di essere semplicemente umani e come tali guardare anche al prossimo come tale.

E tuttavia soltanto l'amore e uno sguardo privo di paura, capace di abbracciare un poco di caos senza giudizio di valore potrà spezzare il circolo vizioso, per instaurarne uno virtuoso.

Non Apritemi, Non Guardatemi!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora