Ululi, vento
Nella valle l'estate.
Gelate labbraNon d'intento
Ma di suono, derubate
E muta é la rabbia.Dove portasti il corpo del reato?
Parole di giustizia
Mutasti forse in sabbia?"Oro" sei chiamato
O Vento, che primizia
Di protesta reclamasti tua?Ululi la follia
Di deridere chi la testa
Non abbassa, chi non abiura.*
Torno da una manifestazione contro il By-pass Ferroviario di Trento e questa poesia mi è sorta spontanea.
Forse alcuni che hanno a cuore cause scomode per chi ha i soldi, ma essenziali se si vuole proteggere la propria dignità e salute, potranno immedesimarsi nelle mie parole.
Quantomeno possiamo protestare contro un mastodontico progetto che comporta una serie di scavi eseguiti in aree inquinate appena dietro le nostre case... Ma saremo ascoltati o il vento ruberà le nostre parole?
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Non Apritemi, Non Guardatemi!
PoetrySono una storia timida. Okay? Ho i complessi... Ps: non sono per davvero una storia. Sono... peculiare, a volermi graziare della vostra gentilezza. Se sarete tanto coraggiosi da addentrarvi tra i miei versi e le mie rime, potreste non uscire mai più...