Ladro

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Ululi, vento
Nella valle l'estate.
Gelate labbra

Non d'intento
Ma di suono, derubate
E muta é la rabbia.

Dove portasti il corpo del reato?
Parole di giustizia
Mutasti forse in sabbia?

"Oro" sei chiamato
O Vento, che primizia
Di protesta reclamasti tua?

Ululi la follia
Di deridere chi la testa
Non abbassa, chi non abiura.

*

Torno da una manifestazione contro il By-pass Ferroviario di Trento e questa poesia mi è sorta spontanea.

Forse alcuni che hanno a cuore cause scomode per chi ha i soldi, ma essenziali se si vuole proteggere la propria dignità e salute, potranno immedesimarsi nelle mie parole.

Quantomeno possiamo protestare contro un mastodontico progetto che comporta una serie di scavi eseguiti in aree inquinate appena dietro le nostre case... Ma saremo ascoltati o il vento ruberà le nostre parole?

Non Apritemi, Non Guardatemi!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora