Nuances of the heart | Timothée Chalamet

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Camilla si accese una sigaretta.
"Da quando fumi?"
La vidi sorridere amaramente dallo specchietto, mentre esalò il vapore opaco e lo fece uscire dal finestrino leggermente aperto. "Lo faccio solo quando sono stressata"

Mi era sembrata un po' diversa dal solito, per tutto il pomeriggio
"È tutto ok?"  Mimai con la bocca a Joy, accanto a me nei sedili posteriori
"Dopo ti spiego" sussurrò

Parcheggiata la macchina poco lontano da casa Dolan, Camilla uscii e butto a terra la sigaretta, ormai quasi del tutto incenerita, e la schiaccio con particolare vigore. Era sicuramente arrabbiata, ora rimaneva solo da capire la causa.

Approcciando il vialetto della villa si iniziarono a vedere le prime persone sparse nel prato. La musica poteva essere sentita da tre strade di distanza.

Salutai con un cenno alcune persone che conoscevo solo di viso o con cui avevo scambiato poche parole e loro ricambiarono il sorriso.

"Ehi, Cole" passo dopo passo ci avvicinavamo a lui, che si trovava sul muretto antecedente all'ingresso. Indossava la sua solita giacca di pelle, e dei jeans scuri, strappati ma larghi. Forse stava aspettando qualcuno? Sperai che fosse andato avanti e mi avesse dimenticata cosicché avremo potuto un giorno ritornare amici. Aveva appena acceso una sigaretta.

"Ethan e Grayson sono in cucina" rispose freddo
"Ok...um..grazie...ci vediamo dentro" ancora mi sentivo in colpa per come lo avevo trattato, per come ci eravamo lasciati

Poco dopo aver oltrepassato il varco Camila si scusò per cercare Shawn. Sembrò un po' nervosa, forse avevo trovato la causa del suo malessere.

Io e Joy quindi ci facemmo strada tra la folla che si dimenava, passando accanto a diverse persone che nessuna di noi due aveva mai visto.

Picchiettai la spalla di Ethan. Si girò velocemente, ondeggiando leggermente; doveva aver già bevuto un po'.

"Abigail!" Urlò felice. Le sue braccia abbronzate si avvolsero attorno a me. In quel momento sentii una zaffata del suo profumo, Hugo Boss unito a gin tonic .

Quando si staccò, i suoi occhi vagarono verso Joy che era dietro di me. Il suo sorriso si allargò. "Amore" le diede un dolce bacio per poi tornare a ricoprire la sua posizione da barman amatoriale.

C'era una varietà di bevande in cucina anche se era un bar "fai da te". Ethan come sempre aveva comprato diverse bottiglie di alcolici e casse di birra.

"Ordinazioni speciali?" chiese il ragazzo di fronte a noi, al di là dell'isola.

Feci spallucce "Non lo so... birra?"
La verità era che anche se avrei apprezzato uno dei cocktail di Ethan, volevo rimanere lucida
"Buuu, noiosa", mi stuzzicò.
"Forse intendevi responsabile?" lo corressi, socchiudendo gli occhi.

Versò tre bicchieri di gin lemon e me ne offrì uno ignorando ciò che avevo appena detto
"Almeno un brindisi ce lo concedi?"
Sorrisi.

"Bentornata" il suo tono dolce fu accompagnato dallo schioccare dei nostri bicchieri.  Bevvi un generoso sorso della bevanda complimentandomi con Ethan per le sue doti da barista; finalmente poi mi aprì anche una lattina di birra.

"Bu!" Una voce dietro di me mi sussurrò all'orecchio, facendomi urlare di paura. Ethan rise avendo visto l'intera scena mentre Joy ed io ci girammo per vedere il colpevole.

"Gray??" Lo maledissi mentalmente ma poi lo abbracciai per qualche secondo.

Anche lui si diverti a vedere la mia espressione.

Ethan scoppiò a ridere  "Dio, avresti dovuto vedere la tua faccia vorrei aver ripreso tutto"

"Che hai fatto ai capelli?.." notai che aveva tinto diverse ciocche di capelli di blu "...siamo tornati nel 2016?" Scherzai
"Ehhh magari" un ragazzo accanto a lui che non avevo mai visto si intromise.