1. Malessere

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"Venga, si sieda qui, c'è più spazio e un po' più d'aria".
Il ragazzo dagli occhi smeraldo venne fatto sedere sulla seduta ribaltabile di una hostess, la quale chiese ad una collega di portare al passeggero un bicchiere d'acqua fresca.
Aveva avuto un violento capogiro ed era stato costretto a rimettere nel sacchetto posto nello scomparto del sedile anteriore per evitare di farlo nel corridoio dell'aereo.

"Come si sente? Ha ancora il colorito abbastanza pallido. Sarebbe meglio che si sdraiasse."

"Sto meglio la ringrazio... è stato solo un malessere dovuto alla mia condizione, passerà presto."
L'hostess tornò indietro con un bicchiere d'acqua e il ragazzo la ringraziò, prima di prenderne qualche sorso e chiudere gli occhi portando una mano al ventre rotondo e accarezzarlo dolcemente.
La prima hostess sorrise alla scena egli chiese di quanti mesi fosse.

"Sono entrato nel settimo mese qualche giorno fa. Ma adesso sto decisamente meglio, anche se i dolori alla schiena non mi risparmiano."
Tentò di scherzare lui finendo di bere il liquido fresco, riconsegnando il bicchiere alla ragazza gentile.

"Sa già il sesso?"
L'Omega scosse la testa accennando un sorriso per la curiosità della donna, sicuramente Omega pure lei.

"Volevam... volevo una sorpresa e così non me lo sono fatto dire. Alla fine, non mi importa cosa sia, basta che stia bene"
I due continuarono a conversare finchè il ragazzo dagli occhi verdi non riprese un po' di colore in volto.

"L'altitudine non aiuta in una gravidanza così avanzata, non sarebbe dovuto salire su un aereo, soprattutto senza il suo Alpha accanto".
Il tono di voce della seconda hostess, una Beta di qualche hanno più grande dell'altra, risultò brusco e duro ma il suo intento non era affatto quello di giudicare o parlare a sproposito.
In quanto membro dell'equipaggio aveva l'obbligo morale e civile di prendersi cura dei passeggeri, in particolare di coloro che riscontravano difficoltà fisiche dovute a diversi fattori.
Vedendo però che il giovane ragazzo aveva abbassato la testa come colpevole di un qualche reato inesistente, si schiarì la voce e addolcì il proprio tono abbassandosi quel poco per posare i palmi delle mani sulle proprie ginocchia coperte dalla gonna della divisa blu che indossava.

"Se vuole possiamo chiamare il suo compagno dalla cabina di pilotaggio. Mancano circa 4 ore all'atterraggio e potrà venire a prelevarla direttamente dall'aereo appena la fase di rullaggio sarà completa."
Il giovane scosse la testa e alzò gli occhi stanchi sulla figura dell'hostess priva dell'odore che invece emanavano Alpha e Omega.

"Eramo in vacanza e lui.. lui ha portato anche una persona perché il medico mi ha consigliato il r-riposo e... v-va avanti da mesi.. voglio solo tornare a c-casa".
Entrambe le hostess misero su un'espressione prima disgustata e poi compassionevole.
Le gravidanze non erano sempre un momento idilliaco per le coppie a causa dei vada problemi, pure tecnici, che potevano insorgere.
Tra nausee, dolori in tutto corpo e sonnolenza a molti Omega veniva consigliato uno stile di vita più tranquillo, con meno stress possibile affinché il corpo non si affaticasse troppo.
E sicuramente scoprire il proprio compagno nel letto con un altro Omega mentre ti guardava negli occhi non rientrava nel termine tranquillo.

L'Hostess Omega gli porse un fazzoletto di carta notando un paio di lacrime rigargli le guance, tuttavia occhi verdi scosse la testa e se le asciugò con il dorso delle mani.

"S-scusate, che figura sto facendo. E' meglio che torni al mio posto".
La Beta gli si avvicinò e lo sostenne da sotto il braccio, incamminandosi nella direzione opposta dalla quale era venuto.

"Ti è stato assegnato un posto non adatto alla tua condizione quando hai prenotato. Ti spostiamo in prima classe dato che c'è qualche posto libero, così potrai riposare un po'".
Il maschio Omega cercò di controbattere dato che non voleva essere un privilegiato ma oramai le hostess avevano varcato la soglia della prima classe.
Spalancò gli occhioni verdi arrossati per lo sfregamento precedente e si mise ad osservare gli interni di quella parte d'aereo a lui sconosciuta poiché aveva comprato di fretta e furia un biglietto in economy.
Non era la prima volta che aveva l'occasione di viaggiare nel lusso, ma mai aveva visto un'attenzione così particolare nei dettagli, dalle rifiniture dell'aereo stesso al materiale costose delle poltrone.
La Beta lo fece accomodare sulla poltrona reclinabile a tal punto da divenire un letto singolo e dalla bocca del ragazzo uscì un sospiro sollevato.

Hitomebore: Biglietto Di Sola AndataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora