"Se mi licenziano lo vado a cercare e gli faccio passare la voglia di riempire buchi alla cazzo di cane"
Il pilota aveva preso in braccio l'Omega e l'aveva portato nel bagno riservato al pilota e co-pilota.
Aveva chiuso la porta a chiave e si era seduto sulla tavoletta del water con il ragazzino piangente in grembo.
Il cubicolo era parecchio angusto ma per fortuna vi era poco più spazio di un bagno comune.
Piegò la testa di lato e alla vista della ghiandola del ragazzo gli salì una follia omicida.Non aveva un compagno principalmente per disinteresse.
Non si era mai visto all'interno di un quadro familiare, ma odiava profondamente chi ingravidava un Omega per poi abbandonarlo in mezzo ad una strada come una pezza."Spero vivamente che tu non mi denunci ragazzino. Lo sto facendo per te e per il tuo cucciolo."
Il verdino ansimava pesantemente, il pianto accompagnato da singhiozzi spezzati dal dolore che stava provando.
In effetti, neanche gli stava prestando attenzione: si teneva la pancia con forza, come se il bambino stesse spingendo da dentro per uscire."Sto per fare una grande cazzata. Se lo vengono a sapere... merda"
Si tolse il cappello posandolo su un mobiletto presente al lato del gabinetto per poi passare alla giacca e posarla nello stesso punto.
Si allentò il nodo della cravatta in modo tale da liberare la ghiandola dalla costrizione della camicia bianca che indossava.
Sospirò frustrato e rilasciò i suoi feromoni per tentare di calmare il più giovane: cosa che funzionò dopo pochi secondi."A-Alpha" Mormorò infatti il verdino cambiando atteggiamento e umore in maniera repentina.
Gli occhi lucidi di lacrime si specchiarono nei suoi rosso intenso e riacquisirono un po' di vitalità mentre con una mano tremante si aggrappò alla sua camicia, inspirandone il profumo di brace domenicale.
Gli Omega erano troppo delicati, troppo complicati per una personalità altrettanto complicata come la sua.
Ma aveva l'obbligo di correre in soccorso di un suo passeggero e di certo non avrebbe lasciato che medici mediocri di qualche isolotto sperduto mettessero ancora più in pericolo quelle due vite."Starai meglio Omega. Mi lascerai fare?"
"A-Alpha"
"Si sono un Alpha e mi prenderò cura di te."
Katsuki si alzò e mise il ragazzino in piedi sulle proprie gambe.
Lo fece voltare verso il piccolo specchio appeso sopra il lavandino e gli fece poggiare le mani sudate proprio ai lati del vetro, contro la parete.In questo modo, il pancione di sette mesi non rischiava di essere compresso da nessuna parte e il cucciolo sarebbe stato al sicuro.
Il pilota si alzò e si mise dietro il verdino a fatica a causa del pochissimo spazio a disposizione: purtroppo i bagni erano le uniche aree, assieme alla cabina di pilotaggio a chiusura ermetica, che evitavano la dispersione di feromoni.
Posò entrambe le mani sul petto di occhi verdi e strinse con forza dosata i suoi due capezzoli già turgidi.
Izuku scattò ed inarcò la schiena dal piacere, gemendo oscenamente, colto alla sprovvista.
Il pilota socchiuse per un secondo gli occhi quando una tanfata di vaniglia gli riempì le narici.
Quel ragazzino odorava di un buon profumo anche se non era particolarmente amante delle fragranze troppo dolci.
L'odore pungente che aveva avvertito prima aleggiava sempre nell'aria ma in quantità nettamente inferiore, coperto dai feromoni eccitati.
Continuò a stuzzicare i capezzoli per un periodo indefinito in modo tale da bagnare il più possibile il buco dell'Omega, ora miagolante e accondiscendente.
Non potè negare a se stesso che quei versi assieme allo sfregamento del sedere contro il proprio bacino lo stessero mandando in ecstasy.
Non gli mancavano le occasioni di trovare qualcuno in un locale quando aveva un paio di giorni liberi da una lunga tratta, ma il tutto si limitava a del semplice e sano sesso.
Chiuso in quel bagno, invece, avrebbe dovuto pensare poco e niente al suo bisogno ma a quello del ragazzo davanti a sé per evitare la perdita del cucciolo che portava in grembo.
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Hitomebore: Biglietto Di Sola Andata
Fiksi PenggemarIzuku Midoriya, un Omega gravido, è costretto a tornare a casa dal lugo di villeggiatura nel quale si trovava col proprio compagno. Sull'aereo di ritorno, inizia a sentirsi male e le hostess sono costrette ad informare il pilota del volo, l'Aplha Ka...