Geralt di Rivia ❤️

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Richiesto da: nessuno
Livello: rosso
Trama: tu e Gerald collaborate su un caso
Tratto da: the Witcher

  Geralt avanza lentamente nella foresta di Verden, con i sensi all’erta. L’aria è densa di umidità, il terreno sotto i suoi piedi fangoso e segnato da tracce di sangue secco. La foresta sembra respirare, ogni albero e ogni arbusto contribuiscono a un’atmosfera opprimente, con l'odore acre della decomposizione che si mescola a quello della terra bagnata.

All’improvviso, sente un movimento davanti a sé. Estrae lentamente la spada d’argento e si avvicina con cautela. Quando raggiunge la radura, vede una figura femminile incappucciata, piegata a terra a esaminare le tracce. <<Y/n>> dice Geralt, riconoscendo la sua vecchia amante. Non ti vedeva da molto tempo.
Ti volti e sorridi leggermente, togliendoti il cappuccio e rivelando i tuoi capelli rossi. <<Geralt. È passato molto tempo>>. <<Non pensavo ti avrei rivista>> risponde lui, con un tono freddo che decidi di ignorare. <<Cosa ti porta qui?>>. <<Lo stesso che ti porta qui>> rispondi, alzandosi. <<Un mostro. Ha già ucciso quattro persone. Ho sentito parlare di una vecchia leggenda, qualcosa di più antico e pericoloso dei soliti ghoul o drowners>>.
Geralt annuisce, ma il suo sguardo si fa scettico. <<Non ho bisogno di aiuto, Y/n. Posso gestirlo da solo>>. <<Non essere così testardo, Geralt. Questo mostro non è come gli altri. La foresta stessa lo teme>>. Geralt stringe l'elsa della spada. <<Farò attenzione. Tu torna da dove sei venuta>>.
Scuoti la testa, delusa e infastidita. <<Fai come credi, ma non dire che non ti avevo avvertito>>.
Affermi prima di tornare sui tuoi passi, sorpassandolo. Sei un abile cacciatrice, non quanto un witcher è vero, ma hai imparato molto da loro. Questo mostro sarà solo tuo o di Gerald.

  Più tardi, Geralt si trova in una zona più fitta della foresta. Il suono del vento tra le foglie crea un'atmosfera inquietante. Un fruscio improvviso attira la sua attenzione. Prima che possa reagire, una creatura troppo veloce per essere identificata e troppo coperta dall'oscurità gli salta addosso, i suoi artigli tagliano l'aria con violenza. Geralt riesce a evitare il colpo per un pelo, ma è chiaro che questa creatura non è un mostro ordinario.
Il combattimento è feroce. La creatura è incredibilmente veloce, i suoi movimenti quasi innaturali. Geralt lancia un segno di Aard, ma l'effetto sembra minore del previsto. La creatura si rialza rapidamente, pronta a colpire di nuovo. Geralt si sente sopraffatto, incapace di trovare un punto debole.
Proprio quando sembra che la creatura stia per sopraffarlo, una freccia incantata attraversa l'aria e si conficca nel fianco del mostro. Emergi dalle ombre, l'arco ancora teso. <<Ti avevo detto che avresti avuto bisogno di aiuto>> dichiari, con un sorriso di sfida.
Geralt non ha il tempo di rispondere. La creatura si rialza, furiosa. Ti muovi con agilità, lanciando un'altra freccia mentre Geralt si riprende e si prepara a colpire.
Insieme, riuscite a sconfiggere la creatura, che emette un urlo straziante prima di cadere a terra, morta.
Geralt ti guarda, ancora respirando pesantemente. <<Grazie>> dice, con un cenno del capo. <<Forse avevi ragione>>. <<Lo so>> rispondi, sorridendo. <<Lavoriamo insieme, come ai vecchi tempi?>>. Geralt annuisce. <<Come ai vecchi tempi>>.

Arrivati al villaggio di Verden, i paesani vi guardano con sospetto. Vi dirigete verso la locanda locale, dove il locandiere vi accoglie con un cenno del capo. <<Siete qui per il mostro, immagino. State attenti, dicono che è un antico spirito della foresta, risvegliato dalla rabbia dei boschi>> dice il locandiere.
<<Abbiamo sentito>> rispondi mettendo di comoda ad un tavolo, appoggiando a terra accanto alla tua sedia la tua attrezzatura. <<Qualcuno sa esattamente dove sono avvenuti gli attacchi?>> continui a chiedere, cercando di avere più informazioni possibili. <<Sempre vicino alla vecchia quercia, quella maledetta. Nessuno osa avvicinarsi più>> risponde il locandiere. Lo ringraziate e approfittate del momento per bere e mangiare qualcosa, ricordando il tempo passato insieme che sembra ormai davvero molto lontano.

Con le prime del tramonto, il giorno seguente, vi avvicinate alla grande quercia. Il suono del vento tra le foglie crea un'atmosfera inquietante. Geralt estrae la spada d'argento, mentre prepari le tue armi.
L'aria è densa di magia, un'energia oscura palpabile.
<<Sentilo? C'è qualcosa qui>> dice Geralt. <<Sì, un'energia oscura. Preparati>> rispondi.
Improvvisamente, una figura spettrale emerge dalle ombre, rivelando un antico spirito della foresta, con occhi incandescenti e un corpo etereo avvolto in vesti spettrali.
<<Chi osa disturbare il mio riposo?>> chiede lo spirito con voce che gela il sangue a qualunque mortale. <<Siamo qui per fermarti. Hai già ucciso troppo>> dice Geralt. <<La foresta reclama ciò che le è stato tolto. Il sangue deve essere versato>> risponde lo spirito dopo una breve risata gutturale.

Un combattimento feroce si svolge tra voi tre. Geralt usa la sua spada d'argento e segni magici, mentre tu utilizzi una combinazione di armi e incantesimi.
La battaglia è intensa e ben coreografata, con movimenti rapidi e precisi. Copri Geralt con frecce incantate, mentre lui si avvicina allo spirito, parando e attaccando.
Dopo un combattimento estenuante, Geralt riesce a colpire il cuore dello spirito con la sua spada d'argento, dissipando l'energia oscura. Lo spirito emette un urlo straziante prima di svanire.
Ti avvicini a Geralt, il respiro affannoso. <<È finita?>>. <<Sì>> risponde Geralt. <<Per ora>>. <<Come ai vecchi tempi, eh?>> dici, con un sorriso stanco.
Geralt annuisce, guardandola negli occhi. <<Come ai vecchi tempi>>.

  Più tardi, nella stanza della locanda, il silenzio è rotto solo dal crepitio del fuoco nel camino.
A cena, nella locanda, avete bevuto e mangiato e ricevendo i ringraziamenti da tutti coloro che incrociavano nella locanda.
Ora sedete vicini, il peso delle avventure sulle spalle. Tocchi leggermente la mano di Geralt.
<<Sai, nonostante tutto, mi è mancato combattere al tuo fianco>> Geralt ti guarda, i suoi occhi gialli brillano nella luce del fuoco. <<Anche a me è mancato, Y/n. Anche se non lo ammetterei mai>>.
Sorridi avvicinandoti a Geralt, le vostre labbra si sfiorano in un bacio carico di ricordi e desideri mai sopiti. La stanza sembra scomparire intorno a voi, lasciando solo il calore del fuoco e la presenza l'uno dell'altra.
Per un momento, il passato e il presente si fondono, e il mondo esterno, con i suoi pericoli e mostri, sembra lontano.

  Ti fa sedere sulle cosce, levandosi la camicia di lino logora sfilandola da sopra la testa. Passi le mani sul suo corpo muscoloso, accarezzando le sue cicatrici e i segni delle infinite battaglie. I suoi occhi gialli ti osservano, scavando dentro di te fino alla tua anima. Ti aiuta a spogliarti mentre gli slacci i pantaloni iniziando ad accarezzare il suo membro da sopra il tessuto scuro.
Lo senti gemere, sospirare mentre le sue labbra tracciano segni sul tuo collo. I vostri baci si fanno sempre più passionali, i vostri gesti sempre più decisi e carnali.

  Ti ritrovi stesa sul letto, la schiena accarezzata dalle soffici pellicce e le gambe piegate sopra le spalle del tuo amante. I suoi movimenti sono decisi, si spinge dentro di te con ritmo costante. Affonda le dita nella tua carne, lasciandoti probabilmente i segni del suo passaggio. Gli graffi le braccia mentre ripeti più e più volte il suo nome insieme ad altre grida e imprecazioni. Lo lodi, come facevi un tempo, volendolo sempre più vicino a te e in profondità.
Inarchi la schiena, stringi le dita dei piedi e ti lasci andare contraendoti intorno a lui.
Altre spinte, più forti e profonde e anche Gerald si riversa dentro di te, liberandosi dalla pressione che lo opprimeva da ore.

  Gerald appoggia la testa sulla tua pancia mentre gli accarezzi i lunghi capelli bianchi. Il suo petto si alza e si abbassa con costanza, prova della sua quiete. La luce dell'alba filtra attraverso le tende, tingendo la stanza di un caldo arancione.
La tua mano scivola dolcemente lungo la sua schiena, tracciando le cicatrici che raccontano storie di battaglie e avventure lontane. <<Ti sei mai chiesto cosa sarebbe successo se non ci fossimo mai incontrati?>> sussurri, rompendo il silenzio. Gerald solleva lo sguardo, i suoi occhi dorati incontrano i tuoi. <<Quello che è successo>> risponde con una voce bassa e profonda. <<Senza di te, ogni vittoria sarebbe stata priva di significato>>.
Un lieve sorriso si disegna sulle tue labbra. <<Eppure, siamo ancora qui, nonostante tutto>> dici, sentendo il calore del suo corpo contro il tuo. <<E continueremo a esserlo>> promette Gerald, avvicinandosi per baciarti dolcemente. <<Perché voglio averti al mio fianco. Con te, ogni sfida diventa affrontabile>>.
Vi stringete l'uno all'altra, lasciando che il tempo scorra lentamente.

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