*Zoro Pov*
Lo guardai, immobile, era tra le mie braccia, era felice, continuava a dirmi grazie, sapevo a cosa si riferiva, ma anche se lo sapevo questa cosa mi ha reso veramente felice, non pensavo che l'avrei mai detto ma si. Sanji mi stava abbracciando e mi stava scaldando il cuore. Non ho ricevuto più un abbraccio da quando è morta Kuina, la mia migliore amica di quando ero piccolo, averne ricevuto uno dopo così tanto tempo, anche se da una persona che non pensavo diventasse mai mia amica mi ha reso veramente felice. Ma.. di improvviso.. lui..
*Sanji Pov*
Non- non può essere. Mi staccai da lui ed emisi un'espressione completamente diversa quasi.. preoccupata. Non sapevo che fare. Lui mi guardava perplesso, non capiva il perchè del mio cambio di umore in una cosa così semplice come un abbraccio. Non può essere.. lui.. mi piace?! "s-scusa devo un attimo andare.." indietreggiai e mentre mi girai per andarmene lui mi prese dal polso destro e mi tirò verso di lui facendoci finire faccia a faccia. "che succede cuoco? è da tutto il giorno che continui ad essere strano." mi disse piano, con una voce quasi.. calmante. Io mi limitai a scuotere la testa a rispondergli che ero solo stanco staccandomi di nuovo. Oh cavolo.. ero di nuovo rosso. Cercai di coprirmi la faccia con una mano mentre cercavo di far morire quelle cavolo di farfalle dentro lo stomaco che ogni volta che sto vicino a lui arrivano. "hai dormito fino adesso. Dai dimmi che hai." mi disse una voce che riconoscerei ovunque dietro alle mie spalle mentre io me ne stavo andando. Mi fermai di colpo. Non mi accorsi nemmeno che delle lacrime stavano iniziando a bagnarmi le guance. Non ce la facevo veramente più, io non capisco se era per via del mio sogno o cosa era, ma tremavo dalla voglia di baciarlo, eppure, io pensavo che era sbagliato tutto ciò. Non sapevo cosa rispondere e dopo pochi secondi iniziai a correre verso la cucina, mi guardai alle spalle per pochi attimi e vidi che mi stava rincorrendo. "CUOCO COSA HAI." mi urlò da dietro. Chiaramente si era accorto che stavo piangendo, riuscii ad arrivare in cucina, essa non aveva una chiave per chiudere la stanza ma la dispensa si, avevo fatto mettere una serratura ad Usopp per evitare che Rufy si mangi tutte le provviste nei momenti fuori pasto, dove non ero in cucina. Mi chiusi dentro la dispensa e mi rannicchiai vicino a tre scatoloni quasi più grandi di me. Ero seduto sul quel pavimento freddo con le ginocchia alzate e braccia e testa appoggiate su di esse. Tremavo, o forse è meglio dire che piangevo, tanto, sapevo che era sbagliato, ma veramente non ce la facevo più, lo vedevo ogni giorno, era impossibile non vedere una persona che abita su una nave con te. Sopratutto se questa persona è legata a te in questo ultimo mese, ero veramente stanco di provare tutto ciò, era un amore che faceva veramente tanto male. Un amore che sai che non potrà mai essere compatibile. Iniziai a percepire una leggera sonnolenza e decisi di farmi cullare dalle onde del mare e di addormentarmi lì.
Il mattino seguente non sentii più quella scomodità che aveva il pavimento della dispensa, ma sentii un corpo.. no aspetta. UN CORPO?! Mi svegliai spalancando gli occhi per questa sensazione che avevo e.. lo vidi. Vidi quei capelli verdi accasciati su uno di quei scatoloni che la sera prima mi appoggiai per piangere e addormentarmi. E vidi il suo viso, quel viso che anche se addormentato sembrava sempre arrabbiato. Stava dormendo allora decisi, senza mia voglia, di cercarmi di alzare per andare via da quella posizione che in realtà tanto amavo. Ma appena mi provai ad alzare una mano sulla mia schiena mi tirò giù. Guardai il viso dello spadaccino e vidi che con un occhio chiuso e uno semi aperto, simbolo che si era appena svegliato per causa mia, mi stava guardando. "stai giù. So che non ti da fastidio" cosa.. come faceva a sape- oh no.. il mio diario. Negli ultimi giorni avevo scritto tanto su di lui, anche se all'inizio rifiutavo di scrivere su di lui, ora era come se fosse diventato un vero e proprio passa tempo. Mi alzai leggermente mettendomi seduto sopra di lui, che era anch'esso seduto appoggiato sugli scatoloni con le sue solite braccia dietro la testa. Lo guardai male, ma da un piccolo lato felice. "hai osato mettere lo zampino sul mio diario??" gli dissi con quella rabbia un pò ironica. "Ti avevo perso di vista, pensavo fossi andato in camera tua perciò sono andato a controllare ma di te non c era traccia, ma vidi uno strano diario sopra il tuo letto, volevo vedere se apparteneva a te o a Robin essendo che legge o a Usopp per le sue strane invenzioni o Chopper per le sue medicine. Quindi caro, sei tu che lasci le cose in giro senza nasconderle." Mi disse con un sorrisetto che non sopportavo, per il semplice fatto che so che lo fa quando sa di aver ragione. "Sei stato intelligente a calcolare di chi poteva essere, è incredibile che tu lo fossi Marimo. Ma questo non ti giustifica del fatto che hai letto fino in fondo, bastava neanche mezza pagina a capire che era mio." Gli dissi con aria che fa capire che non mi arrendo ad aver ragione. "oh andiamo, ero curioso. Almeno so perchè mi stai alla larga." A quella frase il mio cuore iniziò di nuovo a fare male. Tanto. Iniziai a stringergli la maglia sul suo petto e abbassai la testa facendomi notare che stavo iniziando a bagnare le mie mani e la sua maglia con le mie lacrime. Lui mi alzò la testa e vidi che aveva una faccia preoccupata. "Hey, hey, hey, che ti succede cuoco?? perchè piangi??" Non ce la facevo a resistere per cercare di far finta di stare bene, avevo veramente bisogno di piangere e mi appoggiai sulla sua spalla dove iniziai a singhiozzare forte, so che "piangere sulla spalla di qualcuno" non era da me, ma proprio non ce la facevo più a tenermi tutto dentro. Iniziai a sentire dei piccoli cerchi disegnati con le dita sulla mia schiena, come sapeva che mi tranquillizzava? non lo ho scritto sul diario. Forse sarà andato d'intuito? Mi iniziai a calmare e tirai su la testa guardando la sua faccia, ma più che altro le sue labbra che tremavo dalla voglia di farle toccare sulle mie. "s.. scusa, so che è sbagliato ciò che ho scritto, ciò che provo e tutto il resto.. m-ma proprio non ce la faccio più.. fa male.. fa davvero tanto male.. per questo volevo starmene lontano da te.. tutto ciò è sbagliato.. ora p.. per te farò solamente s.. schifo.. e me lo merito." dissi singhiozzando per colpa del pianto, ma con un nodo alla gola così grande che ancora non capisco come le parole non mi siano morte in bocca. Iniziai di nuovo a piangere mentre lui mi guardava con una sorte di stupore, forse non si aspettava che dicessi che sapevo che era sbagliato..? Ma sapevo che a lui avrebbe fatto solamente schifo, non capisco perchè è rimasto qui a consolarmi invece che andarsene dopo ciò che ha scoperto. O forse.. forse so perchè lo ha fatto.. forse so perchè non è andato via ed è restato a consolarmi.. lo so perche d'improvviso le sue mani toccarono le mie guance, mentre il suo pollice si occupava di asciugarmi le lacrime tutta la mano spinse la mia testa vicino alla sua facendoci schiantare le labbra una sopra l altra. O mio Dio.. stavo.. lo stavo baciando..
*L'angolino della scrittrice*
HEHEE DITEMI CHE SONO BRAVA, NON VI HO NEANCHE FATTO ASPETTARE TROPPO PER IL PRIMO BACIO FRA QUESTI DUE MONGOPLETTICI HIHIHIHI
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Ma non dovevo odiarti?- (Zosan)
General FictionSanji, un ragazzo di 19 anni, è salpato da poco con la ciurma di Rufy e pur essendo che siano passati solo alcuni mesi Sanji proprio non sopporta quel ragazzo di 21 anni dai capelli verdi di nome Zoro, e la stessa cosa vale per quest'ultimo. Nami, l...