*ZORO POV*
Mi svegliai nel cuore della notte per uno strano lamento che proveniva da Sanji, lo guardai un po' preoccupato e vidi che stava piangendo. "S-scusa papà.. non.. non volevo far morire la mamma.." quando sentii questa frase che disse mentre stava dormendo calcolai subito che stesse facendo un incubo, e anche bello forte. Mi fece tanta tenerezza, ma quella tenerezza triste, era orribile vedere il proprio ragazzo subire così tante volte il ricordo del suo trauma infantile. Così.. lo abbracciai, lo abbracciai forte e gli baciai la testa coccolandolo. "Va tutto bene.. non è stata colpa tua.. è tutto ok.." gli dissi sottovoce cercando di calmarlo il più possibile. Alla fine sentii che i lamenti diminuirono fino a scomparire e i singhiozzi del pianto passarono. Lo continuai a coccolare fino a che non fossi sicuro che si era calmato del tutto e alla fine mi riaddormentai anche io. Ci svegliammo la mattina dopo. "Buongiorno.." disse alzandosi a sedere dal letto sbadigliando grattandosi l occhio che di solito non copriva. "Giorno.." risposi con voce roca e dormentata abbracciandogli la vita. "Uh? Non vado da nessuna parte eh" disse ridacchiando accorgendosi che lo stavo abbracciando. Per risposta misi la testa sulle sue gambe avvolgendo ancora di più le braccia attorno alla sua vita e lui ridacchiando mi accarezzo i capelli. "Che morbidi.." disse con quel filo di voce da poter sentire ciò che stesse dicendo. Sorrisi e chiusi gli occhi sentendo quelle carezze delicate che tanto mi mancavano in questo mese.
*SANJI POV*
I giorni passarono e devo dire che la nostra relazione stava migliorando ogni giorno di più, tutta la ciurma ora mai sapeva che stavamo insieme e Robin fu quella più felice di tutti essendo che ci vedeva bene insieme da molto tempo. Era una giornata come le altre, stavo lavando i piatti ma questa volta lo feci da solo perché Zoro aveva degli allenamenti che non poteva saltare, ma d improvviso sentii la porta aprirsi di colpo, mi girai e lo trovai lì, senza maglia e con un asciugamano attorno al collo e piccole gocce d'acqua nei suoi capelli che cadevano come pioggia, segno che aveva appena fatto una doccia, ed era intento a guardarmi. Mi rigirai continuando a lavare le varie stoviglie "finito di allenarti?" Dissi, ma sobbalzai al tocco delle sue mani nei miei fianchi subito dopo che gli posi questa domanda. Iniziò a mordicchiarmi il collo ed io un po' innervosito e imbarazzato dalla situazione iniziai a lavare i piatti ancora più velocemente, sentii che il mio sangue iniziò a a ribollire sulle mie guance, ma si vide ancora più vasto quando sentii una sua mano andare sotto la camicia.
RAGAZZUOLI QUA C'È UN PÒ DI TOO MUCH QUINDI SE PER CASO NON VOLETE LEGGERLA ANDATE DIRETTAMENTE AL PROSSIMO CAPITOLO SE C'È, SENO CI SI VEDE ALLA PROSSIMA, BENE AVVERTITI DI CIÒ CONTINUIAMO🤭
Gli presi il polso di quella mano che stava andando su sul mio petto. "Zoro.. no-" gli dissi, ma avevo il tono non sicuro di ciò che stavo dicendo, la verità è che mi stava piacendo veramente molto e non volevo in nessun modo che si fermasse. "Lo so che lo vuoi" mi disse sottovoce ed io posai il piatto e con la pezza mi asciugai le mani per poi appoggiarla. Mi girai verso di lui e iniziai a baciarlo, era un bacio pieno di passione, amore, e.. mi piaceva, eccome se mi piaceva. Sentii che cercava di accedere alla mia bocca con la lingua e io acconsentii schiudendola, appena lo feci la sua lingua mi tolse il respiro talmente veloce entrò. Cercai di spingerlo via ma era infattibile, entrambi eravamo ipnotizzati dal momento. Dopo qualche minuto ci staccammo per riprendere fiato e subito dopo ricominciammo ma qualcosa mi fece rabbrividire. Zoro appena ricominciò a far danzare le nostre lingue mi prese in braccio e mi fece sedere sul tavolo della cucina, io gli misi le mani sulla faccia mentre lui sui miei fianchi e continuammo a baciarci. Dopo poco ci staccammo, avevo perso quasi tutto il respiro ed entrambi avevamo il respiro caldo e affannoso, a quel punto Zoro si avvicinò al mio collo e piano piano a bassa voce mi disse in un orecchio: "per qualsiasi cosa.. fermami." All inizio non capii la sua frase ma dopo pochi secondi la intuii per il semplice fatto che le sue mani ora erano sui miei pantaloni, intente a sbottonarli e lanciarli sul pavimento, e così fecero. Poi, piano, mi sbottonarono la camicia ma non me la fecero togliere. Io strinsi i suoi capelli, tremavo, tremavo tanto, e questo lui se ne accorse subito e inizio piano a baciarmi la guancia accarezzandomi facendomi capire che non aveva alcuna intenzione di farmi male, e mi calmai, più o meno. Iniziò a baciarmi il collo andando sempre più in giù e in quel percorso lasciava dei piccoli segni viola e blu su tutto il mio petto. Mi scappò un lieve gemito appena sentii le sue labbra su un mio capezzolo, riuscii a trattenerlo un po' stringendo i suoi capelli di quel verde alga. Continuò piano a mordermi tutto il petto e dopo pochi minuti sobbalzai al tocco della sua mano che andava lì sotto. "Zoro.. n-no.." gli dissi tremando. "Shh non ti faccio male, lo prometto.." mi disse con voce tranquillizzante e che mi calmò leggermente, non quel tanto da smettere di tremare ma quel tanto da fargli toccare il mio membro da fuori i boxer e dopo che vide che mi ero abituato al suo tocco iniziò a toglierlo piano e a quel punto gli presi la mano e lo guardai preoccupato. Mi guardò e sorrise "lasciami fare, se non te la senti più basta che me lo dici, ok?" Mi disse ed io annuii accennando un sorriso. Tolse dai miei boxer quello che gli interessava ed iniziò ad avvicinarsi sempre di più..
*L'ANGOLINO DELLA SCRITTRICE*
Si ragazzuoli la fermo qua perché si, lo so sono cattiva ma la continuerò nel prossimo capitolo HAHAHAH, scusate se questo capitolo ci ha messo un po' ad arrivare ma spero di riuscire a pubblicarne uno il più presto possibile. ALLA PROSSIMA <3
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Ma non dovevo odiarti?- (Zosan)
General FictionSanji, un ragazzo di 19 anni, è salpato da poco con la ciurma di Rufy e pur essendo che siano passati solo alcuni mesi Sanji proprio non sopporta quel ragazzo di 21 anni dai capelli verdi di nome Zoro, e la stessa cosa vale per quest'ultimo. Nami, l...