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                           UNDICI

Mason

Mi svegliai con già mille pensieri per la testa.
Per distrarmi, allora, andai ad allenarmi al solito parco.

Dopo quasi un'ora di allenamento, i miei pensieri erano ancora inchiodati alla mia mente. Impossibile da distoglierli via.
Troppe domande mi vagavano in testa e a causa loro non mi riuscivo a  concentrare.

Perché accettai io quella scommessa e non la lasciai fare a quel verme? Per quale motivo? Forse perché lui l'avrebbe trattata veramente come un oggetto? Ma cosa c'era di diverso tra me e lui? A lui non interessava di Diana era per questo motivo. Be' e a me? A me interessava?
Mi interessava eccome, era una mia amica.
Ma la sera prima quando la vidi cantare, anche se non era del tutto lucida, era veramente felice; non seppi cosa sia potuto cambiare, ma era serena, i suoi occhi erano di nuovo vivi come quella mattina alla pasticceria.
Non ero in grado di togliergli gli occhi di dosso. Perché era unica.
C'erano molte ragazze ma nessuna come lei.
Più la guardavo e più pensavo che il mondo non poteva essere degno di un essere umano come lei.
Quando scoprì che se non accettavo io quella scommessa, lo avrebbe fatto Luca, be'... rischiai.
Non accettai il pensiero del fatto che qualcuno si fosse divertito facendola soffrire, per colpa mia.
Tanto valeva che lo facessi io.
Ma il fatto era del perché feci quel gesto.
E del perchè non riuscivo a smettere di pensare a lei.
                         
                                ***

Ci pensai su a lungo, ma Tommaso aveva ragione.
Dovevo assolutamente raccontare a Sofia della scommessa.

Quando tornai a casa erano già le otto del mattino, e il sole si intravedeva tra le montagne verdi che contornavano la città.

Non ci pensai due volte.

Presi il telefono e scrissi alcuni messaggi.

M- Tom ho bisogno di parlarti, sei libero dopo?-
T - Ehi va tutto bene? Comunque si dopo ci sono-
M- Sì è tutto ok.-
M- Se puoi, porta anche Sofia.-
T- Ok.-

In quell'istante vidi che lo stato di Diana era stato aggiornato.

Lo aprii e scorsi una foto di lei e Sofia che facevano colazione in un balcone.
Le loro figure, baciate dalla dolce luce del sole mattutino, erano splendide.

Capii che Diana si era ripresa dalla sera prima, anche se si notava che non era in una delle sue cere migliori. Ma pur sempre incantevole.

Le scrissi un messaggio per sapere come stava.
Mi rispose e  poi scomparì.
Per le due ore seguenti il suo telefono non venne più acceso.

Verso le dieci, il campanello di casa suonò e vidi che erano finalmente arrivati Tommaso e Sofia.
Andammo nel salotto, dove solo Sofia si sedette sul divano.
Tommaso restò a guardarmi impassibile.

«Dicci tutto Mason. Che è successo?» chiese Sofia con sguardo limpido.
«Si dicci tutto Mason!» esclamò Tommaso leggermente irritato.
«Ieri sera potrei aver fatto una "cavolata"...» cominciai a parlare ma venni interrotto subito.
«Aspetta, in che senso "cavolata"?!» esclamò Sofia preoccupata.
Sospirai.
«Ho accettato una scommessa che centra con Diana. In pratica ho accettato di farla innamorare per poi piantarla in asso» finii la frase sentendomi in colpa.

TU...COSAAAA!?» disse Sofia urlando e alzandosi in piedi.

«Lo so, lo so, è stata una brutta idea, ma non potevo lasciarlo fare a Luca, insomma Diana non merita una cosa del genere» dissi io cercando di spiegare.

«Tu pensi che a lei non gliene freghi niente di te?! Se l'avrebbe fatto Luca, lei non ci avrebbe nemmeno creduto. Non è stupida. Nessuno come Luca si è mai interessato a lei, figuriamoci se ci credeva. Ma da te. Che per l'amor di Dio, magari non gliene importa neanche, conoscendola. Ma, perché? Perché lo hai fatto?!» disse amareggiata.

«Io non so cosa mi prende lo giuro, ma quando è vicino a me, non so... oddio sto impazzendo, non è vero?!» dissi non capendo più nulla.
«Provi qualcosa per lei, non è vero?» mi chiese con tono sereno Sofia.
«Non lo so»

«Senti, non so come potrebbe ricambiare lei, ok? Ma ti prego non ferirla. Ne ha passate tante nella sua vita, troppe per la sua età. Quindi ti supplico non farle rivivere certi ricordi, ok?» parlò con voce seria.
«Che... ricordi?» chiesi incuriosito.
«Se si fida di te, sarà lei stessa a raccontarti. Se non lo farà... be' è normale... sono l'unica persona, oltre ad alcuni suoi parenti, a cui ha raccontato. Non si fida facilmente delle persone. Quindi abbi cura di lei» mi disse lei con tono materno.

Se ne andarono subito dopo.

Restai con quel dubbio per tutta la giornata: che cosa poteva essere successo a Diana.

Dopo quelle parole da parte di Sofia, mi si accese qualcos'altro nei confronti della sua amica...
Come una sensazione di doverla proteggere da qualcosa a me ancora ignoto...

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Spazio autrice:
💭💭💭
Mason ha raccontato tutto anche a Sofia...
E la curiosità sul passato di Diana si fa sentire, eh?!
Secondo voi...Mason prova qualcosa per Diana?🤭
Se vi è piaciuta questa parte votate con la stellinaaaa✨🌟⭐
Un bacione😘🫶🏼

LO SPECCHIO DELL'ANIMADove le storie prendono vita. Scoprilo ora