Capitolo 15.

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Frank avrebbe voluto tirare il telefono dalla finestra e scappare a Narnia, ma per sfortuna non era possibile. Che voleva dirle? Non voleva mica obbligarlo a partire, giusto? A Frank il cuore gli sarebbe andato in briciole.

-Frankie, tesoro caro, dove ti trovi? A scuola mi hanno detto che non sei venuto oggi.- la voce di Linda rimbombava nel silenzio di quella umile casa.

-Non sono affari tuoi.- rispose acido il figlio girandosi dalla parte opposta.

-Si che lo sono! Dopotutto sono comunque tua madre! E comunque hai dimenticato le vitamine a casa, quindi devi venire lo stesso.- lo avvisò la donna, rispondendo con lo stesso tono acido usato pochi secondi prima da suo figlio.

-...domani vengo e li prendo, ma non so quando. Ciao.- e così chiuse quella inutile conversazione
Non gli era mai importato della salute di Frank ed ora cosa stava cercando di fare? Se pensava di poter aggirare Frank con queste carinerie si sbagliava di grosso! Non si sarebbe più fatto pigliare per il culo, almeno da loro.

-Frankie... ti preparo un po' di pasta? E' comunque ora di pranzo...- gli domando gentilmente il maggiore, poggiandogli le mani sulle spalle.

-Se non ti disturbo va bene, nel frattempo potrei fare una doccia?- rispose Frank, infilandosi il cellulare in tasca.

-Frank, questa ora è casa tua, piuttosto dovresti chiedermi dove si trovano le varie stanze, non se puoi andarci, comunque si, è l'ultima porta a destra.- ridacchiò Way, indicando il corridoio. -Oh, e già che ci sei, puoi portare la valigia in camera mia.- continuò, dirigendosi verso la piccola cucina posizionata alla sinistra del corridoio.

Il più piccolo annuìe portò velocemente la valigià in camera di Gerard, dopodiché prese una felpa nera dei KISS, il pantalone di un pigiama a caso, boxer, spazzolino e filò in bagno.

-Merda...- impreco quando l'acqua calda scivolò sulle braccia. -Brucia...- continuò, mordendosi il labbro inferiore.

Nel frattempo che Frank si stava lavando, Gerard era in cucina, intento a cucinare un piatto di pasta che non facesse esplodere lo stomaco di Frank in mille pezzettini, perché, diciamocelo, Gerard era sempre stato una schiappa a cucinare, al contrario di suo fratello Mikey ovviamente.

Ad un tratto, il maggiore sentì il rumore della porta che si apriva.
-Ciao fratellone, sono passato giusto cinque minuti, devo andare al negozio, ma prima vado a pisciare, scusa.- si affrettò ad avvisare Mikey, gettando le chiavi sul mobile vicino l'entrata di casa.

-Aspetta!- lo fermò Gerard, -C'è qualcuno in bagno!- continuò.

-E' un maschio?- chiese frettolosamente Mikey.

-Si, ma perchè?- chiese curioso suo fratello maggiore.

-Perfetto, allora nessun problema!- e detto questo si fiondò più veloce della luce in bagno, spalandando la porta.

-Ma cosa cazzo...?!- imprecò impaurito Frank, comprendosi il pacco.

-Non so chi tu sia, ma questa è casa mia ed io devo pisciare, siamo entrambi maschi, non penso che tu possa scandalizzarti alla vista di un pene.- ridacchiò Mikey, abbassandosi i pantaloni e alzando la tavoletta del water. -Aaah.- ansimò.

Frank rimase immobile sotto il flusso dell'acqua, era scandalizzato: che fosse lui il fratello di Gerard? Era... carino: alto, fisico asciutto, capelli biondi e, infine, gli stessi occhi di suo fratello; molto probabilmente questa era l'unica cosa fisica che li accomunava.

-Bene, io ho fatto, scusa se ti ho disturbato.- si scusò velocemente Mikey, poi usci di filato dal bagno.

-Gee, io vado a lavoro, ci si vede stasera!- e così, senza nemmeno lasciare il tempo a Gerard di salutarlo, prese le chiavi ed uscì di casa.

Mama, We All Go To Hell ~ FrerardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora