>>>>Paura<<<<
Eravamo in macchina da ormai 40 minuti,e nessuno dei due fiatava,c'era solo il leggero rumore della radio la quale trasmetteva "See You Again" , la mia canzone preferita. Mi faceva ricordare la mia famiglia e mio fratello Ron di 6 anni,era una peste e lo è tutt'ora, come quella volta che mi ha preso il reggiseno e lo ha attaccato ad un'asta per poi metterla nella sua "nave dei pirati". E ovviamente c'è stata una figura di merda, il mio vicino di casa,Dylan, era venuto per prendersi i compiti visto che quel giorno era stato a casa,e notando mio fratello fuori in giardino,vide quello che stava facendo, inutile dire che quando mi ha vista mi ha chiesto se mi piaceva il pizzo. Volevo sprofondare,letteralmente.
Comunque la canzone finì e sentii il motore della macchina spegnersi,segno che eravamo arrivati. Mi guardai intorno. Niente. Solo una piccola casa in legno in mezzo ai boschi, feci per scendere, ma Luke bloccò di nuovo le portelle. Cazzo,sto ragazzo deve avere problemi seri oh.
"Aspettami in macchina." Disse freddo,per poi scendere e avvicinarsi alla casa.
Cercai qualsiasi cosa che poteva essermi utile,accendini,cuffiette,libro del kamasutra,ok questo magari lo rimetto al suo posto,cercai ovunque anche sotto i sedili. Poi mi venne in mente che avevo il cellulare,sono così stupida a volte. Lo sboccai e provai a chiamare Ray. Non c'è campo,anche se siamo in mezzo ai boschi,non c'è un cazzo di campo. Pensai al peggio. Mi avrebbe ammazzato e poi fatta a pezzi tagliandomi ogni parte del corpo come successe a Kyle,in American Horror Story:Coven.
Oppure mi avrebbe portata nella sua stanza dei giochi come il Signore Grey,anche se mi sarebbe piaciuto,forse.Durante il mio monologo notai chela luce nella casa si era accesa,così pensai che Luke,il biondino stuprabile, sarebbe ritornato a prendermi o almeno sbloccare la macchina.
5 minuti.
10 minuti.
15 minuti.
20 minuti.
Ho aspettato 20 cazzo di minuti prima di scendere. Luke sbloccò la macchina e mi aprii la portiera,mi prese il braccio strattonandomi,mi fece male e gemetti. Lui sorrise, allora avevo pensato bene,lui voleva farmi del male.
Mi portò dentro casa. Una parola:accogliente, anche se era una casa di un maniaco psicopatico. "Hai fame?" Mi chiese,e io feci no con la testa. "Il gatto ti ha mangiato la lingua? No,perché dopo ti servirà." Concluse con un sorrisetto malizioso,e io abbassai lo sguardo sapendo di avere le guance un po' rosse per l'imbarazzo.
"Vai di sopra,nella prima camera a destra ci sono dei vestiti,vatteli a mettere e poi torna giù,qui da me." Marchiò il "me",segno che dovevo farlo. Quindi senza esitare salii le scale ed entrai nella stanza,era una camera da letto color verde acqua.
Sopra il letto,vi era una scatola,mi feci coraggio ed avanzai,la scrutai per bene e la aprii. Il contenuto non mi sorprese,sapevo cosa avrei fatto dopo.
E così iniziò il mio incubo. Il mio incubo reale.~~~~~~~~~~~~~~UNICORNI COLORATI~~~~~~~~~~~~
Inizio col dire grazie a chi sta leggendo la mia storia ❤️
Fatemi sapere con un commento cosa vorreste leggere nel prossimo capitolo e lasciate una stellina⭐️ .
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Rejects//L.H.
FanfictionATTENZIONE: Scene di violenza e atti sessuali espliciti e non; i fatti,i luoghi sono reali e i personaggi solo fisicamente ma non psicologicamente. Lei è il suo sadico gioco,lui è il suo padrone. Kaylin dovrà sapersi difendere da uno psicopatico co...