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Spensierata, mi recai in giardino dove mi sentivo particolarmente a disagio, la gente mi guardava al quanto male, non capivo cosa avessi, finché non mi si avvicinò tom, si mise davanti a me e ridacchiò dicendo
Tom: sei tutta sporca sotto agli occhi, tutta nera! Cosa è
Disse toccando il mascara colato, si tocco le mani guardandosele, realizzando che, avevo probabilmente pianto, anche se lui non mi aveva vista, da scherzoso a serio fu un'attimo

Tom: hai.. Hai pianto..?
Tn: si ma lascia stare, non fa nulla
Dissi andandomene, o almeno, cercando di andarmene, fin quandonon venni strattonata in dietro, era tom, che però, mi surprise, mi aveva appena abbracciato, ma non era uno di quegli stupidi abbracci di cui non te ne fai nulla, questo era pieno di conforto, di amore.. Aspetta.. Di amore?

Tom: avresti dovuto dirmelo
Disse accompagnandomi a casa
Tn: lo so, avrei dovuto, però.. Capiscimi io non sono mai stata cresciuta da qualcuno, me la sono sempre dovuta cavare da sola, ho solo un'altro parente che però, non si fa vivo
Dissi cercando di non mostrarmi vulnerabile
Tn: vabbè dai, ci vediamo..
Dissi lasciandolo fuori, chiusi la porta e mi recai in salotto, improvvisamente senti un fulmine, probabilmente ci sarà una sorta di tempesta.. Vidi fuoei e già iniziò a piovere a dirotto, ero ancora sporca di mascara, non del tutto, perché tom mi aveva aiutata, ma decisi di andare fuori, vidi tom tutto zuppo di acqua che se ne stava tornando a casa sua probabilmente, corsi e da dietro lo abbracciai, si girò e mi sorrise
Tom: che ci fai qui? Piove a dirotto!
Disse dicendo in mezzo alla pioggia
Tn: vieni da me! Ci metterai troppo a tornare a casa tua e qua ti potresti prendere un raffreddore o una polmonite

Cit.

Lo portai in casa
Tn: cazzo che freddo..
Tom: ma non mi dire, siamo a novembre
Tn: simpatico, mi tolsi la giacca, andai sopra mi tolsi anche il mascara e andai da tom, lo sentì tossire
Tn: non è che, ti sei preso per davvero una polmonite?
Tom: nono.. Forse un raffreddore.. Mi gira la testa
Tn: che coglione!
Dissi andando a prendere il termometro, segnava 39 e mezzo, cazzo!
Tn: tom, hai 39 di febbre
Tom: cosa?!
Tn: siediti sul mio divano, ti prendo vestiti nuovi e una coperta
Dissi, così lui fece, andò a sedersi e io mi recai in camera mia, avevo una coperta super calda come piace a me in inverno, presi un ricamvio, tanto lo stile è quello e mi recai sotto
Tn: ecco
Tom: se vuoi girati senno..
Disse ridacchiando, facendo una faccia maliziosa
Tn: ma sta zitto!
Dissi girandomi, dopo che mi disse che si era cambiato mi girai, si sdraiò e gli misi la mia coperta preferita addosso
Tn: ritieniti fortunato che non l'ho mai prestata a nessuno questa coperta
Tom: ma a me si perché mi ami
Disse con gli occhi chiusi, probabilmente dal mal di testa
Tn: sisi
Tom: dai seriamente, perché non dovresti amarmi?
Tn: io-
Tom: tu nulla, siamo stati insieme per tanto e per stupide cose ci lasciamo sempre
Disse girandosi verso il divano, così che io non potessi vedere la sua faccia

Tn: senti chiudi quel becco e dormi che senno ti arriva a 40 la febbre, ti sveglio tra 30 minuti e ti do la medicina per abbassartela, intanto mangia questo
Dissi dandogli un muffin, perché? Perché così quando prendera la medicina, dato che è molto concentrata sul mal di testa, non gli farà comunque male la pancia.
Lo mangiò e si addormento dopo neanche 2 minuti

Continua..

Testardi - Tom Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora