capitolo 7

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Quel giorno in spiaggia segnò una svolta nel rapporto fra i due ragazzi. Si cercavano, anche con semplici sguardi, ridevano spesso e parlavano molto.

Jimin rincasava appena finito il turno di sera al bar ed anche se era notte, e gli occhi pesavano Hoseok era ben felice di giocare alla play con il biondo o semplicemente di stare ad ascoltare musica e parlare.

Il castano non lo sapeva ma Jimin faceva i salti mortali per rincasare il prima possibile e già dal giorno dopo che erano andati alla spiaggia, aveva parlato con il suo capo per avere il prossimo giorno libero, il prima possibile. Aveva amato quella giornata al mare con Hoseok. Il come ricambiasse con facilità le sue attenzioni, i suoi sorrisi e poi, quei suoi brevi momenti di fragilità lo avevano colpito dritto al cuore. Gli avevano permesso di vedere, anche se solo per un istante, il volto ferito ed in lacrime del ragazzo che altrimenti era sorridente. Jimin aveva notato che Hoseok sembrava sempre parlare a voce alta e ridere un modo davvero rumoroso e per quanto fosse gradevole alle sue orecchie, il suono della sua voce e delle sue allegre risate, si chiedeva se non fosse solo un modo per non sentire la tristezza.

Anche Hoseok apprese delle cose su Jimin, cose che lo fecero riflettere. Jimin stesso gli raccontò, in una di quelle strane sere assonnate e quiete, di come non fosse sempre stato il ragazzo espansivo che ora conosceva ma, in passato aveva avuto difficoltà a fare amicizia. Si era rifugiato nella sua apparente diversità, assillato dalla consapevolezza di essere il rifiuto di un padre assente. L'adolescenza aveva gettato un ombra nerissima sulla sua vita ma poi aveva incontrato persone preziose e Evan era sempre rimasto al fianco di quel figlio adottivo che considerava davvero suo.

In un'altra di quelle sere Jimin fece una domanda strana << Hobi ti sei mai sentito fuori posto? >> quella sera stavano ascoltando musica, il volume basso e il chiarore di una notte limpida, piena di stelle a regalargli un'atmosfera che stava lasciando entrambi senza ossigeno.

I due ragazzi erano seduti in stanza, con la schiena appoggiata al materasso matrimoniale e davanti a loro, le ante del balconcino, aperte per far entrare la brezza leggera.

Le onde cantavano assieme alla voce di Keshi con la sua "i swear i'll never leave again" e davvero era una situazione pericolosa quella, perché il cuore di Hoseok non aveva smesso un secondo di battere da quando, giorni prima, Jimin lo aveva preso per mano, gli aveva raccontato del suo incidente e così, ogni volta che questo lo guardava, Hoseok non poteva fare a meno che ingoiare quello strano nodo d'ansia che gli provocava quelle testolina bionda, anche solo stando nella stessa stanza.

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