1. School life

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Mi svegliai di soprassalto al suono della sveglia e quando notai l'orario spalancai gli occhi e caddi dal letto.

"Cavolo sono in ritardo!" Notai l'ora mentre massaggiavo la schiena dolorante.

Presi l'uniforme perfettamente stirata e la indossai in fretta e furia senza preoccuparmi di sistemare bene la cravatta e raccolsi i capelli in una coda, arrendendomi di fronte ai ciuffi fuori posto. Non ebbi nemmeno il tempo di uscire dalla stanza che il mio amico mi chiamò alla finestra rimproverandomi per il ritardo.

«Scusami Hyunjin, mi sono dimenticata di impostare la sveglia!» Urlai affacciandomi alla finestra.
«T/N siamo in ritardo ed è solo il primo giorno di scuola. Sbrigati» sbuffò il ragazzo impaziente.
«Ma devo fare colazione»
«Ti comprerò qualcosa mentre andiamo a scuola»
«Lo hai detto altre centinaia di volte ma non lo hai mai fatto»
«Allora muoviti e basta»

Presi lo zaino, scesi velocemente le scale rischiando di inciampare ad ogni singolo gradino, infilai le scarpe e finalmente uscii di casa.
La prima cosa che vidi fu Hyunjin che stava proprio dietro il portone ad aspettarmi, perfetto e impeccabile come sempre: eravamo agli opposti, come al solito.

«Buongiorno principessa» disse sorridente e carico già di prima mattina.
«Non ho fatto colazione perciò non sono di buon umore. Muoviti, andiamo»
«Non è mica colpa mia se sei in ritardo anche il primo giorno di scuola» disse alzando le spalle.
«Se non ti dai una mossa arriveremo per davvero in ritardo» dissi lasciandolo dietro.

Mi ero già avviata a passo spedito verso la scuola ma Hyunjin mi prese per il braccio costringendomi a fermarmi.

«T/N fermati un secondo! Ti sei guardata allo specchio prima di uscire? Hai la cravatta in disordine... aspetta che te la sistemo» mi rimproverò il ragazzo.

Si avvicinò e iniziò a sistemarla. Il suo volto era molto vicino al mio e iniziai a sentirmi andare a fuoco. Ultimamente mi accadeva spesso in sua presenza ma non riuscivo a capirne il motivo... Hyunjin era il mio migliore amico, lo conoscevo da quando eravamo piccoli, era piuttosto impossibile che mi fossi presa una cotta per lui.
«Sei davvero un disastro» rise mentre finiva di allacciarla.
Appena finito di sistemarla, rimase a guardarmi e non riuscivo a distogliere i miei occhi dai suoi.

«T/N... sei tutta rossa in viso, stai bene?» Domandò il ragazzo interrompendo quel lungo momento di contemplazione.
«Eh? Ah... sì. D-dobbiamo andare o faremo tardi» risposi distogliendo subito il mio sguardo dal suo.

Dire che in quel momento ero imbarazzata era riduttivo, così iniziai a correre verso la scuola cercando di evitare il suo sguardo, giusto il tempo di calmarmi un po' e tornare in me.

«Finalmente... siamo arrivati in tempo» dissi respirando affannosamente.
«Ma davvero? Ti sei messa a correre come se stessi scappando da un mostro dei film horror, idiota» rispose Hyunjin guardandomi male.
«Sei tu che continuavi a dire che dovevo sbrigarmi o saremmo arrivati in ritardo» replicai facendo spallucce.

Mi osservai intorno: era pieno di studenti ed era impossibile non riconoscere quelli del primo anno con le loro facce entusiaste e le uniformi nuove di zecca.

Dai volti dei miei coetanei traspariva invece la malinconia dell'estate a cui avrebbero definitivamente detto addio una volta varcata la soglia d'ingresso della scuola.

Mi alzai sulle punte cercando con lo sguardo i miei amici ma non c'erano: probabilmente ero io troppo bassa per vederli o forse erano loro in ritardo.

Tornai a guardare Hyunjin che stava al telefono e per infastidirlo glielo presi dalle mani.

«Ehi ridammelo» disse in tono drammatico, come suo solito.
«Per tutto il tempo che siamo stati qui ad aspettare avresti potuto portarmi a fare colazione» lo rimproverai affamata.

I Hate To Admit [Bang Chan x Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora