Capitolo 2

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Christian

Era ormai passata una settimana da quando Anna ed io eravamo arrivati in Puglia nella villa che Mattia aveva affittato per tutti i suoi amici.
E non è che la mia sorellina si stesse divertendo così tanto, pensavo che almeno le ragazze, Carola, Benni e Serena, la rendessero partecipe delle loro uscite, ma così non era stato.
Anzi ogni mattina uscivano di fretta e in furia ancora prima che io mi svegliassi e chiedessi loro di portare anche Anna.
Ma quella mattina era il mio giorno fortunato, perché mi svegliai più presto del solito, quella notte Anna non aveva dormito, a volte faceva degli incubi che non glielo permettevano e io ero stato sveglio per intervenire se ce ne fosse stato bisogno. Quindi quando scesi in cucina lasciando la bambina dormire nel mio letto, trovai Serena e Carola intente a prepararsi la colazione.

Le due ragazze non si accorsero di me finché non presi posto sullo sgabello davanti a loro "Buongiorno ragazze"

Serena alzò lo sguardo e mi sorrise "Oh ciao Chri, vuoi dei pancake?"mi chiese gentile.

Carola mi rivolse semplicemente un cenno di saluto, da quando ci eravamo rivisti non mi considerava molto e potevo anche capire perché, lei e Ludovica erano sempre state molto legate.

A proposito di Ludovica, non era ancora arrivata lì in Puglia, Mattia mi aveva detto che il lavoro la stava tenendo occupata, ed era un vero peccato perché avevo voglia di vederla e cercare di parlarle.
Il mio terapista mi aveva spinto a utilizzare quest'opportunità per poter sistemare le cose nella mia vita e io ero pronto a farlo.
Soprattutto perché non avevo mai smesso di amarla, neanche 5 anni lontani hanno potuto spegnere quel sentimento così forte. E non pretendevo che parlandole lei sarebbe tornata di nuovo tra le mie braccia, conoscendola non lo avrebbe mai fatto, ma almeno volevo provarci.
E poi morivo dalla voglia che Anna conoscesse la principessa della sua storia preferita.

"Ehm si... però non quelli a forma di topolino grazie"ridacchiai guardando quei pancake con una forma abbastanza discutibile "A proposito perché?"

Serena e Carola si lanciarono uno sguardo strano "Oh ma sono per Anna ovviamente"rispose poi la bionda.

Sorrisi divertito "Io vi ringrazio ragazze ma mi sa che sono un po' troppi per Anna"

Carola sbuffò e borbottò qualcosa che non riuscì a capire.

"Sai com'è ci piaceva troppo farli e ci abbiamo preso la mano" disse Serena dando una gomitata nel fianco di Carola.

Non me le ricordavo così strane.

Mi schiarì la voce "Comunque volevo parlarvi di Anna"

Serena annuì.

Quindi continuai a parlare "Anna non è una bambina molto socievole, né ha passate tante, ha perso la madre a  soli 3 anni. Con me sta bene, si diverte, ma so che qualcosa le manca"

Vidi lo sguardo di Carola addolcirsi mentre mi ascoltava.

"Pensavo che venendo qui avrebbe cambiato aria, che sarebbe stata bene, invece non è cambiato niente. Anzi stanotte non ha dormito perché i soliti incubi che la tormentano si sono fatti sentire  e io a volte mi sento impotente" mi torturavo le mani dal nervoso.

La mora, contro ogni mia aspettativa, mise le sue mani sulla mie e mi sorrise "Io ti vedo, Chri, sei un bravo padre"

Padre.

Nessuno mi aveva mai chiamato così in relazione ad Anna, sono sempre stato un fratello. Però quella parola mi riempiva il cuore di orgoglio, e non riuscivo a spiegarmi il motivo.

Strinsi quelle piccole mani tra le mie
"Io mi chiedevo se voleste portarla con voi qualche volta. Credo che una figura femminile possa farle bene"chiesi titubante.

It all ends with US // Christian Stefanelli - Amici 21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora