Capitolo 4

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Ludovica

Non avevo visto Christian per il resto del pomeriggio e ora vederlo entrare da quella porta e rivolgere uno sguardo dolce a mia figlia, mi fece salire il sangue al cervello.

Tutto quello era sbagliato e aprì bocca senza neanche rendermene conto "Fai in fretta a sederti, sempre se tu non voglia stare da un'altra parte"

Non serviva un genio per capire a chi mi riferissi e gli occhi dei miei amici che si alternavano da me a Christian erano una conferma.

Il moro bloccò i suoi passi e nei suoi occhi ci leggevo un fastidio che durò un attimo, poi riprese a camminare per sedersi accanto ad Anna, che lo accolse con un abbraccio, e davanti a me.

Non rispose niente fece semplicemente finta che le mie parole non fossero riferite a lui.

Quel suo comportamento mi dava su i nervi, Christian Stefanelli, famoso per i suoi scatti di ira, non poteva essere così tranquillo se qualcuno lo istigava. Gli occhi di tutti era sconvolti dalla sua mancata reazione. Intecettai Mattia guardarmi male, che c'era da guardarmi così, il suo migliore amico era strano non io.

"Chri oggi al mare mi sono divertita tantissimo, però mi sei mancato" lo informò Anna con una vocina dolce, mentre continuava a stringere suo fratello.

Christian le rivolse il sorriso più dolce gli avessi mai visto fare "Anche tu sai mi sei mancata tantissimo e sono contento che ti sia divertita" poi alzò lo sguardo e si rivolse direttamente a Serena "Serenella domani avete altro in programma?"

Senerella?

Ma che razza di nome è?

"Oh...io ehm...credo che andremo a fare un po' di shopping in vista del matrimonio" disse un po' in difficoltà Serena.

"Si Chri, infatti volevo chiederti se può venire anche Anna, dobbiamo andare a vedere i vestiti per lei e Aurora" lo informò Benni.

"Noooo" urlò mia figlia dispiaciuta.

Tutti si girarono verso di lei, compresa io. Ma che gli prendeva, ho capito la sua cotta per Mattia ma mi sembra un po' eccessivo.

"È successo qualcosa tesoro?" le chiesi.

"Mamma io non voglio venire"

No, i capricci no, oggi non li tollero.

"Aurora non iniziare, domani verrai invece"

"No"

"Aurora non farmi usare l'arma segreta" l'ammoní.

"Ma mamma l'arma segreta no"

"Allora smettila di fare i capricci, altrim..."fui interrotta da qualcuno cui la voce era così fastidiosa e inopportuna in questo momento.

"Io e te possiamo ballare anche domani pomeriggio, appena ritorni" le disse Christian.

Com' è possibile che lui abbia capito subito il motivo dei capricci di Aurora e io no?

"Ma Chri ce lo siamo promessi" gli ricordò dispiaciuta Aurora.

E solo in quel momento notai come mia figlia guardava suo padre. Nei suoi occhi ci leggevo ammirazione e affetto. Anche se si conoscevano da poco e Aurora non sapeva chi fosse, era stato così naturale per lei volergli bene.

"Lo so, ma penso che alla tua mamma farebbe piacere andare con te domani mattina, io e te balleremo quando tornerai, per così tanto tempo che dopo non riusciremo a reggerci i piedi, va bene?" la rassicurò Christian.

"Me lo giuri con il mignolino?" gli propose.

"Oddio il mignolino, è la più grande forma di giuramento mai esistita, dammi subito il mignolino Aurora" la piccolina ridendo gli porse il dito e Christian lo incrociò al suo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 24 ⏰

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