Capitolo IX: Nove vite

158 14 1
                                    

"Ok hai vinto,ci siamo baciati ma nient'altro"
dissi io velocemente sussurrando in modo che sentisse solo lui,lo vidi sgranare gli occhi.

"COSA?!"
urlò il ragazzo dimenticandosi completamente che eravamo in una classe scatenando tutti gli occhi su di lui compresi quelli della prof.

Mi misi a ridere e lui chiese scusa alla professoressa che continuò a spiegare,alcuni compagni risero vedendo la figura che aveva fatto Alex e poi continuò la lezione.

"Appena finisce sta ora mi racconti."
Roterai gli occhi ridacchiando,appena suonò la campanella uscimmo di classe ed andammo nel terrazzo passando dalla biblioteca.

"Allora!?"
Mi chiese Alex ancora scioccato

"Mi sono fumato una canna e l'ho baciato,poi dopo ci siamo ribaciati sul divano,ma non farti strane idee è rimasto tutto in quella notte siamo come prima"
Dissi io guardandolo e lui si mise a sclerare

"AVEVO RAGIONE LO SAPEVO CHE MI NASCONDEVI QUALCOSA"
Si vantò ed io lo guardai male ridacchiando

"Comunque una cosa è cambiata,cazzo Cico prima l'hai mangiato con gli occhi"

Mi soffermai su quel nomignolo che avevo da quando ero piccolo,mia mamma mi chiamava così,era originaria della Spagna e per questo mi chiamava "Chico" ovvero ragazzo ma io essendo troppo piccolo lo scrivevo sempre senza h e da lì rimase così.

"Sai,credo mi piaccia veramente,anche se farò finta di nulla"
Dissi io guardandomi le dita

"Non dovresti,ma sono sicuro che andrà bene"
Mi abbracciò poi sussurrando

"Sono felice per te,è da tanto che non ti vedevo così"
Sorrisi e poi mi ricordai

"UEUE Ti devo far conoscere la tua cottarella"
Dissi staccandomi dall'abbraccio provocandolo,poi tirai fuori il telefono dalla tasca e cercai nella rubrica un numero in particolare

"Hey,ti va di venire su alla bibblioteca?qualcuno ti vorrebbe conoscere"
All'ultima frase sorrisi ad Alex che roteò gli occhi.
Appena riattaccai guardai nuovamente il ragazzo

"Era già qui"
Gli feci l'occhiolino per poi trascinarlo in biblioteca pensando a Federico.

Arrivammo presto davanti al ragazzo,Giorgio letteralmente un topo di biblioteca,appena ci vide sorrise mostrando l'apparecchio che sinceramente gli donava,era abbastanza minuto di corpo nonostante avesse molta grinta.Era timido e impacciato come Alex in quel momento che confondeva le parole.

"Ei ciao Nico,ciao piacere Giorgio"
Disse poi guardando il ragazzo alla mia destra.

"Piacere Alessandro,ma puoi chiamarmi Alex"
Si strinsero la mano ed io diedi una gomitata ad Alex ridacchiando ed andandomene velocemente a cercare il famoso Occhi di gatto che girovagava nei miei pensieri.

Guardai tutti i corridoi ma di lui non c'era traccia,finché non lo vidi uscire dalla porta del bagno,aveva uno sguardo strano così mi avvicinai scompigliandogli i capelli come saluto.

"Hey,tutto ok?"
Chiesi guardandolo

"Oh,sì tutto okay"
Rispose come se avesse la testa da un'altra porta,mugugnai aggrottando le sopracciglia.

Suonò la campanella e ritornammo in classe,io continuai a guardare Federico che mi sembrava strano.

Passarono le ore fino a che non suonò la campanella e uscimmo da scuola,sarei stato a pranzo con Alex ed altri nostri amici.

Ci vedemmo a casa di Michele,eravamo io,Alex,Sara (la ragazza di Michele),Anna,e Ginevra.

Ordinammo un poké che sarebbe arrivato all'incirca dopo una mezz'oretta.Nel frattempo ci sedemmo e Ginevra iniziò a parlare,era una ragazza abbastanza bassa con i capelli lunghi e castani con qualche ondulatura,i suoi occhi erano di un azzurro chiaro ed era molto dolce e carina,se non altro per un periodo ci siamo frequentati ma nonostante sia la mia ex siamo rimasti buoni amici.

La corda dell'amore |StrecicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora