"Questo film è veramente sopravvalutato" Valerio, con ancora la bocca piena, si pulí un filo di mozzarella che gli colava dalla bocca.
Scossi la testa contrariata e ingoiai il mio boccone."No, non lo è" mi allungai fino al pavimento per raggiungere la mia lattina di Coca-Cola .
"È il migliore della saga" gli dissi bevendone un sorso e quasi strozzandomi per la fretta.
Valerio mi diede qualche colpetto sulla schiena non appena iniziai a tossire."Ma se è il più noioso. Letteralmente l'unica cosa interessante è che Harry viene inseguito da un tizio amico di suo padre che è evaso da Azkanan. Ma finisce lì" diede un altro morso alla sua pizza alla salsiccia, non staccando però gli occhi dallo schermo del mio computer.
"È letteralmente quella la trama" gli feci presente ovvia, alzando gli occhi al cielo alla sua ignoranza. "E non posso credere tu abbia sminuito Sirius Black in quel modo" gli tirai un'occhiata offesa, finendo la mia terza fetta di pizza tonno e patatine.
Lui rispose con una boccaccia che lo fece sembrare un bambino di nove anni, avendo la bocca piena di pizza e un tovagliolo a mo' di bavaglio infilato nella maglietta.
Ripose nuovamente tutta la sua attenzione al film Harry Potter e il prigioniero di Azkaban e io non persi tempo a tirare fuori il telefono e scattargli la foto. Lo scatto aveva preso perfettamente la concentrazione impressa nei suoi occhi, mentre addentava una fetta di pizza e osservava come Hermione Granger tirò un gancio destro in pieno viso a Malfoy.
"Lei è tosta, l'ho sempre adorata" disse a bocca piena. Annuii totalmente d'accordo con lui. Hermione Granger era la ragazza più tosta di tutto l'universo magico. "Mi ricorda un po' te" se ne uscì un secondo dopo, sorseggiando la sua pepsi e con ancora gli occhi incollati al dispositivo.
Risi ironica. "Te l'hanno mai detto che sei un paraculo?" gli chiesi sarcastica mangiando una patatina fritta.
Lui si girò verso di me con le sopracciglia corrucciate e ingoiò il boccone."Sono serio" disse, e dallo sguardo era più che onesto, glielo si leggeva negli occhi.
"Perché ogni volta che qualcuno ti fa un complimento o ti dice qualcosa di carino te ti stranisci e lo prendi come una presa in giro?" non me lo chiese con cattiveria o fastidio, ma con un tono che esprimeva appieno la sua ignoranza e ingenuità.Mi riempì la bocca con altra pizza, puntando lo sguardo sullo schermo del portatile, in una vaga richiesta di cambiare argomento. Non mi andava di rovinare una così piacevole serata con Valerio, solo per colpa delle mie stupide cavolate.
Ma lui aveva ancora lo sguardo su di me, mostrandomi che a lui importava. Che era disposto a perdersi dieci minuti della sua saga cinematografica preferita, solo per me.
Solo perché lui, a me, ci teneva. Che a lui importava liberarmi almeno per un po' di tempo, da quel macigno che trascinavo dietro.
Io però in risposta appoggiai la testa sulla sua spalla, chiedendogli silenziosamente di spostare quell'argomento di conversazione a un altro momento. Lui in risposta mi circondò con il suo braccio e appoggio la guancia sopra la mia fronte.Proprio quando poco dopo, sullo schermo apparì Hagrid, il suo telefono vibrò, ma lui non lo sentì nemmeno. Fino a quando vibrò una seconda, una terza e una quarta volta, tutte di seguito. Sbuffò contrariato e con ancora lo sguardo incollato al portatile, prese il mano il telefono e sbirciò velocemente il contenuto di quei messaggi. Notando la sua espressione tesa, capii che probabilmente non era suo fratello che gli rompeva le palle, come immaginavo, altrimenti non avrebbe avuto quell'espressione così glaciale in viso.
"Che succede?" gli chiesi, notando che non aveva intenzione di rispondere. Si riprese, come svegliato bruscamente da un sogno, e mise il telefono sul comodino, decidendo di ignorare i messaggi. "Nulla" si rimise comodo appoggiandosi meglio a me e ai cuscini. Non dissi più nulla, assecondando la sua decisione, come lui aveva fatto con me. Il film continuava sullo schermo mezzo impolverato del mio portatile mentre sentivo le palpebre appesantirsi e le spalle rilassarsi contro quelle di Valerio. Inconsciamente, gli occhi mi si chiusero da soli e la voce di Hermione Granger divenne come una ninna nanna.
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C'è magia nell'aria
DiversosElena inizia il suo secondo anno di liceo in una nuova scuola, la stessa che suo cugino Luca, a cui è molto legata, frequenta da quattro anni. Inaspettatamente fa subito amicizia, in particolare con un suo compagno di classe, Valerio Moore. Tutto va...