Capitolo 18

2.5K 155 47
                                    

TREVOR

Me ne accorgo da solo, ma quando uno dei clienti me lo ha detto, mi sono sentito veramente un idiota. Sono consapevole di essere andato a lavorare con un sorrisetto da deficiente sul volto, ma questo è l'effetto che mi fa Isa, soprattutto quando dopo la colazione è venuta a farmi visita nella doccia. È questo l'effetto che mi fa, mi fa stare bene, mi rende felice e io voglio fare lo stesso con lei. Proprio per questo motivo mi sono messo subito al lavoro per cercare di organizzare il nostro matrimonio il prima possibile. Non abbiamo bisogno di niente se non della disponibilità al municipio e di due fedi, vere però.

Subito dopo essere usciti dalla doccia, sono riuscito a convincere Isa ad andare a dormire. Sono felice che abbia di nuovo trovato la sua ispirazione, ma sarei stato più felice se si fosse riposata. Quando finalmente ero pronto per scendere in libreria, l'ho trovata nel nostro letto a russare, così le ho lasciato un bacio sulla fronte, un cioccolatino sul comodino e poi sono sceso in libreria, ma non ho aperto subito.

Ho fatto una breve ricerca e ho scoperto che l'oreficeria a pochi metri dalla libreria era già aperta, così sono uscito. Tanto nella prima mezz'ora non arriva mai nessuno in libreria e nessuno si sarebbe accorto del ritardo nell'apertura.

"Buongiorno" ho detto, non appena sono entrato.

"Buongiorno" mi ha accolto un uomo dietro al bancone. "Come posso esserle utile?" mi ha chiesto.

"Io e la mia fidanzata stiamo per sposarci e dovrei acquistare due fedi".

"Solitamente è il testimone a occuparsene" ha detto con una piccola risata.

"Sì, lo so...ma me ne devo occupare io" ho risposto un po' imbarazzato.

"Capita che a volte i testimoni non siano così affidabili" ha scherzato lui. "Forse è meglio se è lo sposo a occuparsene. Non ha idea di quante coppie mi riportano le fedi perché i loro testimoni hanno sbagliato la misura".

Sono rimasto in silenzio. Testimoni? Anche noi abbiamo bisogno di testimoni? Sono indispensabili? Forse possiamo sposarci anche senza di loro. In fondo, a chi diavolo potremmo mai chiederlo? Se Christine fosse stata ancora viva di sicuro lo avremmo chiesto a lei. Chi meglio di lei aveva assistito a tutta la nostra storia? Chi meglio di lei conosceva ogni singolo momento importante delle nostre vite?

"Vuole procedere con le fedi classiche o vuole qualcosa di particolare?" mi ha chiesto l'orefice.

"Ehm..." ho esitato io.

Cazzo, non ci ho pensato. Che diavolo significava? Come potevo farle queste fedi?

Probabilmente l'uomo si è reso conto del mio momento di crisi e mi ha dato una mano.

"Non si preoccupi. Le faccio vedere dei campioni così può farsi un'idea".

"Grazie".

È andato nella parte posteriore della gioielleria ed è tornato poco dopo con diverse confezioni. Ha iniziato a mostrarmi vari anelli, partendo dalle fedi classiche, fino a raggiungere quelle più particolari. Sono anelli con sopra diamanti, rubini, zaffiri, smeraldi e altre pietre preziose. Nessuno di questi mi è sembrato all'altezza della mia Isa, poi ne ho intravisto uno. Era quello giusto. Era lui.

"Posso vedere questo?" ho chiesto, indicandogli l'anello che mi ha colpito.

"Vedo che ha un ottimo occhio" mi ha detto l'uomo, mostrandomi più da vicino quella fede.

Era un anello in oro, come una normale fede, ma sopra c'era un diamante che aveva una forma particolare: era a forma di fiore.

"È molto particolare, non è così?" mi ha chiesto l'uomo.

Tutte le notti della tua vita 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora