Parte 4

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~PROFESSORESSA SPROUT~

Charlotte Lupin si presentò davanti alla porta dell'ufficio della professoressa Sprout, il viso segnato da un cipiglio visibile

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Charlotte Lupin si presentò davanti alla porta dell'ufficio della professoressa Sprout, il viso segnato da un cipiglio visibile. Certo, stava saltando una lezione di trasfigurazioni, ma questa volta aveva una ragione più che valida.

Era furiosa. No, era oltre la rabbia. Odiare suo padre non rendeva nemmeno giustizia ai suoi sentimenti. Lo disprezzava con ogni fibra del suo essere. Il fatto che Remus Lupin avesse avuto il coraggio di provare a parlarle, dopo averla lasciata, la faceva bollire di rabbia.

Bussò alla porta. La voce della professoressa Sprout giunse da dentro. "Entra!"

"Ahi, Charlotte! Non dovresti essere in lezione?" chiese la professoressa con una leggera risata. "Siediti."

"Ho appena finito Difesa," rispose Charlotte, senza troppi giri di parole, mentre si accomodava nella sedia davanti al suo capo-casa.

"Ah, capisco," annuì la professoressa. L'espressione del suo volto cambiò in una dolce pietà. "Come è andata?"

"Abbiamo trattato i mollicci," sospirò Charlotte. "E dopo il secondo anno, sai, sono riuscita a trasformarli in qualunque cosa."

"E cosa hai scelto?" chiese Sprout sorseggiando il tè, lo sguardo curioso.

"Un lupo mannaro," rispose Charlotte con una spallata indifferente.

Pomona Sprout quasi sputò il suo tè. "Un lupo mannaro?" chiese incredula, la mente già proiettata a Remus e a quanto dovesse essersi sentito. "Ma... i lupi mannari sono veri, Charlotte."

"I lupi mannari... veri?" Charlotte fece una smorfia. "Pensavo fossero solo creature delle fiabe, come in 'Cappuccetto Rosso'!"

"Eh no, cara," la corregse Sprout, ansiosa di non fare impressionare troppo la ragazza. "I lupi mannari non sono malvagi. Non scelgono di diventarlo, per lo più sono morsi e costretti a trasformarsi."

"Ah."

"Sì, ma non ti preoccupare. Non incontrerai mai uno di loro!" Pomona aggiunse con un sorriso nervoso. "E poi, che è successo alla fine della lezione?"

"Ho trasformato il lupo in rosa, e l'altro ha continuato la sua strada," rispose Charlotte con un'alzata di spalle.

Sprout sorrise, anche se il suo cuore si stringeva per Remus. Sapeva che lui voleva riavere sua figlia, anche se aveva sbagliato a lasciarla. Charlotte però non sembrava ancora pronta a perdonarlo.

"E quando ti ha chiesto di parlargli, cosa gli hai detto?"

"Ho detto di no e me ne sono andata," rispose Charlotte, con un piccolo sorriso soddisfatto per la sua fermezza. "Non ha alcun diritto di parlarmi dopo tutto questo tempo. Se vuole parlare, deve cercare qualcun altro."

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