Parte 1 Los Angeles

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Anche se sono presenti date di concerti reali, citazioni da interviste e qualche piccola situazione realmente accaduta, questo racconto è puramente frutto di fantasia.

LOS ANGELES

" Lou..."

" Ti sento..."

" Cosa ne pensi?"

" E' una follia, Harry"

" Cazzo, non ti fidi mai di me! Se stessi ad ascoltarmi veramente, capiresti che ce la possiamo fare."

" Ti ascolto, Hazza, è un'ora che siamo al telefono, solo che dici cose senza senso."

" Te lo ripeto, il piano è che io adesso faccio uscire la mia auto dal parcheggio dell' Hotel, naturalmente resterò in camera, faccio andare Paul con Brad."

" E chi cavolo è Paul?"

" Uno nuovo, fa un po' di tutto, ma il vantaggio è che ha la mia stessa corporatura, ci sei? A me sembra abbastanza chiaro, no? Fra mezz'ora tu arrivi con la macchina piccola, ti infili nel parcheggio, prendi l'ascensore dal sotterraneo e sali. Non mi pare molto difficile!"

" Sembra facile ma lì fuori ci sono dei maledetti falchi, sono furbi come il demonio, cazzo!"

" Seguiranno la mia auto! Come fai a non capirlo? E poi, scusa, se ci vedessero insieme cosa succederebbe? Bisognerà arrivarci prima o poi, o vuoi nasconderti così tutta la vita?"

" Oddiooooo! Ancora? Lasciamo perdere, non mi va di spiegarti per la centesima volta le mie ragioni."

" Allora, ti aspetto? Ho già fatto portare un sacco di prelibatezze dal servizio in camera, non ci disturberà nessuno fino a domani. Abbiamo tutta la notte per noi."

" Tutta la notte? Sicuro?"

" Tutta la notte. Garantito e anche la mattina di domani."

" Dammi uno squillo quando parte la tua auto fantasma e in 20 minuti sarò lì. Devo portare qualcosa?"

" Meglio che non ti risponda... Dai, chiamo Brad. Amore..."

" Sì..."

" Vedi di muovere quel dannato culo dal divano, non farmi aspettare, ok?"

" Ricevuto, capo!"

Harry prese il cellulare e organizzò la messinscena, poi cominciò a camminare avanti e indietro per la camera, su e giù, controllando di tanto in tanto che tutto fosse in ordine.

Mandò un messaggio a Louis quando l'auto si fu allontanata.

Lo aspettava una notte di sonno tranquillo, riusciva a dormire bene solo vicino a Louis, e lo aspettava anche una serata di coccole e passione, di film romantici visti dal letto sgranocchiando popcorn e bevendo... birra? Vodka?

Chi lo sa, non era importante adesso.

Andò in bagno e si guardò nello specchio. Gli occhi verdi erano leggermente cerchiati, si pettinò i ricci ribelli e sospirò.

Si sentiva emozionato come un ragazzino, come quando lui e Lou si baciavano di nascosto durante i concerti.

Erano passati davvero 13 anni? E ancora la passione non era scemata, anzi, con le difficoltà di una vita da star, era aumentata a dismisura.

A volte si chiedeva se fosse l'eccitazione del proibito a mantenere vivo il desiderio. Se fossero stati una normale coppia che poteva vedersi tutti i giorni, dormire insieme tutte le notti, avrebbero resistito?

Forse sì, l'amore si sarebbe trasformato ma non si sarebbe spento. Stavano talmente bene insieme.

Comunque era giusto cercare di prendere il lato positivo della loro vita caotica e stressante, gustare la sensazione di pericolo, sempre sul filo del rasoio per non essere visti, scoperti.

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