Part 9 Ricordi

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Ce l'avevano sempre fatta a vedersi ma era stato davvero faticoso.

Louis era riuscito ad andarlo a trovare anche sul set di My Policeman.

Harry gli raccontava che trovava difficoltà nell'interpretare le scene di sesso.

" Scene di sessooooo? Quali scene?"

" Eh quando siamo nudi sul letto, con David."

" Nudi? Completamente?"

" Certo! E' piuttosto imbarazzante, Lou. Anche se David è un amico e anche un bell'uomo..."

" Oh, oh. Fermo lì. Non dirmi altro. Mi sta salendo il sangue al cervello!"

" E' recitazione, Lou. Mica lo bacio col trasporto che uso con te."

" Cioè, tu lo baci? Con trasporto?"

" Sì, simuliamo anche l'atto sessuale."

" Ok, Harry, sono molto felice che tu sia un artista a tutto tondo, ma ricordati che non puoi fare cose che mi fanno andare fuori di testa. Poi, sinceramente, quella parte tonda del tutto tondo non vorrei che fosse toccata da altri."

" Lou, ti avviso che ci sono scene che potrebbero darti fastidio, ma io non mi sento spontaneo, ecco. Se ci fossi tu qui, sarebbe diverso."

" Allora fammi chiamare dal regista. Dì loro che hai bisogno di ispirazione, io posso aiutarti. E' parecchio che non facciamo l'amore, potrebbe essere utile fare un ripasso delle sensazioni."

" E' un'idea saggia, Lou. Vedo cosa posso fare."

Dopo tre giorni Tomlinson era sul set. Aveva dovuto entrare alle prime luci dell'alba, quando fuori nessuno avrebbe potuto vederlo.

Aveva assistito alle prove delle scene più intime e si era fatto un'idea.

" Quel David sembra a posto."

" E' fidanzato e sta per sposarsi a breve. E' una persona piacevole e un buon collega. Ha avuto tanta pazienza con me, sai?"

" Ora andiamo in albergo, facciamo un ripasso delle scene, le proviamo fra di noi, poi domani vai e sono sicuro che non dovrai ripeterle, buona la prima si dice, no?"

" Basterà pensare a te e a questa notte, sono convinto che sarà un successo."

" Eh ma non perdiamo tempo, dobbiamo lavorare! Ahahaha."

" Che faticatore ligio al dovere! Vieni qui."

E così fecero le 'prove' e si amarono appassionatamente per tutta la notte.

Il giorno dopo, il regista fu molto soddisfatto del risultato delle riprese, che non ci fu bisogno di ripetere. Il film poteva andare avanti, quello scoglio era stato superato.

Louis uscì dagli studi avvolto in un piumone nero di Harry, che gli stava grandissimo. Si teneva il cappuccio a proteggere il viso, ma il suo portamento e il modo di atteggiare la mano e le dita, non sfuggì ai fan più attenti, che lo riconobbero.

Era il periodo in cui erano riusciti a stare insieme per più tempo.

Lou aveva nostalgia delle restrizioni dovute al Covid.

Avevano potuto vivere insieme indisturbati.

Altre gaffes erano state plateali in quei mesi.

Avevano fatto interviste da casa via internet e tutte le volte qualche particolare era sfuggito loro di mano.

La voce di Harry che zittiva il cane, Clifford, la testa di Harry con la molletta tra i capelli che spuntava da dietro il divano, le stesse tende nella stessa identica posizione, Lou che ammiccava al di sopra della telecamera, guardando sempre in alto verso un punto a lui vicino, sorridendo.

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