(Piccole info prima del capitolo, oltre al fatto che mi ritroverete qua e la... ho risolto mio il problema con le foto, o meglio, non lo ho risolto, ma sopra ogni capitolo metterò la foto della coppia fino a che non vi ho presentato i miei attori preferiti nel magico mondo del BL thai e della GMMTV, ve li presento con il titolo).
"Do I wanna know" degli Arctic Monkeys stava suonando nel locale mentre Leng cercava di bere con calma e non pensare alla pessima giornata, pessima settimana passata e pessimo mese che si stava per prospettare. Niente in quel bar urlava Arctic Monkeys eppure ecco che già da qualche ora (il tempo che Leng si era piazzato al banco e aveva cominciato a sorseggiare il primo dei tre drink della serata, si beveva lentamente, abbastanza per fargli dimenticare il professore della settimana, ma non da fargli perdere completamente il controllo) si sentiva solo musica del gruppo inglese. Dovevano fare un concerto in zona? Forse Phuwin lo sapeva, pensò mentre per la terza volta si girava verso il tavolo all'angolo occupato da almeno 10 persone che in maniera molto rumorosa continuavano a brindare. Si chiese cosa stessero festeggiando, perché un gruppo di qualsiasi cosa fossero (tutti in giacca e cravatta tra parentesi) fosse nel bel mezzo della settimana a festeggiare alle 23. Non devono lavorare? Altra importantissima domanda che si stava facendo in quel momento il giovane quasi produttore musicale. E tutti i suo problemi erano nati da quel professore di teoria dell'economia che aveva deciso di non approvare la piccola parte che occupava la sua materia nella sua dissertation. E quindi doveva rifare tutto da capo, per un solo paragrafo. Tutto ad un tratto uno degli aitanti... avvocati (si già da qualche canzone si stava divertendo a sparare a caso lavori pensando a quale sarebbe stato più adatto al gruppo del tavolo all'angolo) si girò verso di lui e lo fissò negli occhi con il tipico sguardo predatore di un alpha. Ora è vero che le regole della moderna Thailandia sono molto, ma molto rigide non si può mai rischiare con un alpha, soprattutto dopo cha ha bevuto qualche bicchiere. E infatti, neanche a chiamarlo l'alpha si avvicinò a sussurrare qualcosa al suo compagno di bevute, senza mai togliere lo sguardo da quello di Leng che per qualche ragione, pur volendo intensamente sottrarsi a quello sguardo predatore non ci riusciva, era come attaccato da una calamita, uno di quei magneti forti, che non si separano neanche a provarci... ecco così si sentiva sotto quello sguardo. E quando l'aitante alpha (perché siamo onesti, quell'uomo non poteva essere nulla di più che un alpha, era una di quelle persone che emanava il proprio second gender da tutti i pori) si alzò e si avvicinò al bancone, dove era seduto lui... beh sapeva già che non sarebbe stato alcun modo di dirgli di no. (NDA: ci tengo a sottolineare che questo non succede che non in un caso, quindi quello che ho detto sopra, cioè che gli alpha sanno controllarsi e che se gli omega dicono di no va rispettato e tutto vale ancora e sempre)
"Ho visto che ci guardavi. Siamo così interessanti?" Chiese l'affascinante sconosciuto. Strano, Leng non si aspettava che cominciasse così. Il profumo dello sconosciuto era forte ed inteso, se fossimo stati in un romanzo rosa (uno di quelli che Dunk diceva sempre di non leggere, ma che puntualmente comparivano sul suo comodino) ci sarebbe stata la frase "sapeva di maschio... di giaccia di pelle sigarette e dentifricio alla menta...", però qua non siamo in un romanzo rosa (NDA: questa meta letteratura dell'autrice fa un po' ridere), ma siamo nella vita vera, quindi no, non ci saranno giacche di pelle e sigarette, ma un sapore di whiskey intenso, invecchiato anni in una botte che aveva uno strano e leggero undertone di menta? Che ne sapeva Leng di come venivano fatti i profumi delle persone, sapeva solo che quello del tipo creava dipendenza, come una creazione culinaria che nessuno ha mai provato, ma che sai già sarà il best selling del ristorante (NDA: ora l'autrice, che si diverte a creare parentesi dove mette il suo parere, non sa se effettivamente whiskey e menta stiano bene assieme, solo che voleva citare alcune delle cose più clicé dei romanzi rosa e metterla, solo che non poteva, ad uno che si presenta in giacca e cravatta dire che sapeva di giacca di pelle; tranquilli tutti quelli a cui piacciono i bad boyz che sanno di pelle, menta e sigarette [tipo serial killer] che arriverà anche il loro momento).
"Rumorosi più che interessanti, ma credi pure quello che vuoi, chi sono io per fermarti?" Decise di rispondere con la stessa arma, il sarcasmo.
"Ah, eh il rumore... va beh stiamo festeggiando" disse come se non fosse ovvio.
"Questo lo avevo capito, qualche ragione importante per festeggiare?"
"Beh..." prima di cominciare a raccontare si girò e guardandolo negli occhi, gli chiese, indicando la sedia accanto a lui "Posso?"
"Non c'è scritto il mio nome, puoi fare quello che ti pare" rispose con il sorriso di scherno (forse la ragione dell'incazzatura del professore) tipico che adornava il suo volto quando voleva usare la maschera del sarcasmo.
"Non lo so, magari aspettavi qualcuno." Disse scrollando le spalle mentre chiedeva al barman del whiskey on the rocks (ovviamente cosa poteva chiedere uno che sapeva di whiskey? Gin?).
"Sono le 23. Se stessi aspettando qualcuno così a lungo probabilmente me ne sarei già andato." E dopo che lo sconosciuto si è accomodato continuò dicendo "Allora, questa festa?"
"Sembri stranamente interessato alla nostra storia...". Lo sguardo che aveva in quel momento diceva mille parole, tenendosi sempre su un tema light.
"Non mi considererei interessato, più che se devo rovinarmi la serata di autocommiserazione, vorrei fosse per una ragione"
"Va bene, va bene. Accontenterò la tua voglia di... va beh, nemmeno io lo so. Siamo ingegneri e lavoriamo per la White Wolf e quello che vedi che più brillo di tutti è Winny e ha appena incontrato il suo true mate, quindi stiamo festeggiando."
"Per così poco?"
"Beh, per alcune persone trovare il true mate è importante, per te non lo è?"
"Onestamente non ho alcuna intenzione di trovare il mio true mate. Mi sembra una cosa assurda pensare che l'universo abbia già deciso con chi devo stare e io devo solo aspettare che gli occhi mi diventino azzurri. E poi... scusa ma se ha appena trovato il suo true mate, non dovrebbe essergli attaccato come ogni buon alpha che si rispetti?"
"Alpha?" (NDA: poiché la conversazione si sposterà su altri lidi arrivo io a dirvi come mai i due aitanti giovani non erano assieme consumare il loro legame e legarsi per l'eternità, allora Winny l'ingegnere laureato che già da qualche anno è nel team di Ohm a costruire fermate dell'autobus ecologiche ha ottenuto [non con la forza, solo che è il meno peggio nell' insegnare] il famigerato intern, occhi neri da tutte e due le parti e boom, siamo mete festeggiamo solo che le risorse umane hanno delle politiche molto stringenti su questi fatti [e un intern non può avere il suo true mate come tutor], quindi qualcuno è dovuto andare dal HR e dall'università, Satang l'intern, mentre il suo true mate ha deciso per una serata alcolica in compagnia dei colleghi del team autobus, come li chiamano in tanti)(NDA: io lo avevo detto che mi piace molto inventare dettagli).
"Beh, sbaglio o alla White Wolf i team sono separati per evitare problemi fra alpha e omega? Ho letto che è una politica utilizzata da tutte la aziende sotto il nome White Wolf. Quindi se tu sei un alpha automaticamente anche quelli che bevono con te sono alpha."
"E io sono un alpha... perché?"
"Perché tu non puoi essere niente altro che un alpha." Disse con uno sguardo anche qui, carico di significato mentre appoggiava mano sul bancone, pericolosamente vicina a quella dello sconosciuto.
"Ah quindi io non potrei essere niente altro che un alpha? Devo dire che questa mi mancava, ma non per questo non lo considero un complimento."
"Quindi ci ho azzeccato?" Ormai il sarcasmo era perso e quello che usciva sia dalle loro bocche, sia dai loro sguardi non era altro che puro flirt. E pura tensione sessuale, che beh, il barista poteva tagliare con un dito.
"Devo dire di si, omega" rispose l'altro sottolineando il termine omega. Ora quando nel rituale del flirt l'uno chiama l'altro o alpha o omega (NDA: un po' meno con i beta, ma solo perché hanno notato che suonava male) tendenzialmente serve a far capire al partner che si stava cercando di portare l'approccio verso una ipotetica partita di baseball che si conclude con un home run. Bene Leng che aveva avuto il suo fair share di incontri galanti o meno con altri alpha non pensava che sentirsi chiamare omega da quello sconosciuto gli avrebbe fatto provare un miscuglio di sensazioni mai provate. E non poteva nemmeno dare la colpa all'alcol, non era nemmeno lontanamente ubriaco abbastanza da avere tutte le inibizioni sciolte. Quello sconosciuto che sprizzava alpha da tutti i pori si lo stava facendo sentire come un omega al primo incontro. Gli faceva sentire cose che nemmeno al primo... incontro galante aveva provato e lo stava facendo solo guardandolo.
"Ora le opzioni sono due, posso andarmene e lasciarti alla tua serata di autocommiserazione" disse indicando il drink finito "o se mi confermi che i tre drink che hai bevuto non sono abbastanza per toglierti ogni capacità di dare un consenso informato, possiamo spostarci da qualche parte e concludere il nostro incontro."
"Sei solo tu lo sai? Solo tu riesci a rendere sexy un discorso sul consenso." Disse scuotendo il capo mentre si alzava dalla sedia e prendeva il portafoglio.
"Una delle mie tante doti. Allora?"
"Non lo hai capito?"
"Guarda, non ti chiedo di firmare in triplice copia il form che ho pronto per questi casi solo perché sono abbastanza sicuro che tu sia sobrio." (NDA: queste frasi non sono delle battute, ma servono per sottolineare due/tre cose: primo Leng ha bevuto, ma abbastanza da dare il suo consenso a tutto quello che verrà, anzi, forse è lo sconosciuto che ha bevuto di più, secondo lo sconosciuto ha a cuore il consenso, perché seppur io ami leggere di red flag, mi piace scrivere di green e sopratutto, forse sono ancora troppo poche [sia nei libri che nella vita] poche al mondo. E la terza ovviamente, che il consenso è importante e chiedere una volta in più è meglio che una in meno)
"Si, lo sono, aitante sconosciuto. E il mio appartamento è qui vicino" concluse sorridendo per la prima volta realmente in tutta la serata.
"Ahhh... le fossette... sono il mio punto debole" disse mentre pagava un giro per il party, il whiskey e i drink di Leng.
"Aspetta di scoprire come sono, tendenzialmente sono un... esperienza memorabile."
"Bene, ho uno standard molto alto e penso proprio che tu lo stia per superare; diventando il nuovo punto di standard."
"Mi fai già i complimenti senza sapere nulla di quello che succederà?"
"È solo che stavo per farmi anche un complimento da solo: sono certo che anche io diventerò il tuo nuovo standard." Disse con un sorriso sicuro di sé.
"Mi piace questa sicurezza negli alpha che incontro. Ora vieni, alpha." Rispose, aprendo la porta.
"Un'ultima cosa" si fermò prima di uscire "io sono Leng, credo abbia senso dirti il nome che sarà sulle tue labbra per le prossime ore."
"Piacere. Ohm." Rispose con un sorriso sicuro di sé Ohm, uno degli alpha single più ricercati in Thailandia in quel momento.
Mentre uscivano la voce di Alex Turner diceva "at least as deep as the Pacific Ocean", la canzone, "I wanna be yours".
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I wanna be yours
Roman d'amourQuesta sarà una serie corale Alpha/Beta/Omega, con la presenza di Mpreg, quindi se non piace, non leggete. Nella storia ci sono quattro coppie leggermente associate a ad attori Thailandesi, ma la storia sarà abbastanza originale per quanto concerne...