sase - om

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Quello-quello era il ragazzo che mi aveva stuprato.Erano passati tanti anni ma l'unica cosa che non dimenticherò mai,era la voglia che aveva sul collo,a forma di corda.

Era la stessa identica,anche nella posizione.Divevo andarmene da lì.
Lui era l'uomo che mi aveva fatto del male,lui mi aveva stuprata.

Era per lui che ero diventata una prostituta e non ho mai trovato piacere nel sesso.

Strattonai la mano di Vincent,lui si girò abbastanza irritato.
<< Scusate...Che c'è Bea? >>
Era la prima volta che mi chiamava Bea,ovvero il mio nome abbreviato.
<< Vado...un'attimo in bagno.Adesso torno. >>

Era una scusa,una grande scusa.
Cercai il bagno in tutte le stanze,entrai in quello delle donne e mi catapultati sul wc.Dovevo vomitare.
Mi misi in ginocchio e fu lì che spostai tutto quello che avevo in corpo.

La gola mi bruciava,il panico mi assaliva.Stavo morendo internamente.
Diamine non mi sarei mai immaginata di ritrovarmi in questa situazione.
Uscì dal bagno per andare a lavarmi la faccia.

Cercai di alleviare il rossore agli occhi in qualche modo,ma l'acqua non mi aiutava.Così uscì di lì convinta di me stessa,ma dopo un po' la convinzione se ne andò.

Lui era lì,stava parlando con Vincent davanti ai miei occhi.
Decisi di avanzare Lo stesso verso di loro fino ad arrivare affianco a lui.
<< Signor Ellis,ma chi è questa bella signorina? >>La sua faccia era del tutto calma.

Non mi aveva riconosciuto,non lo aveva fatto.Non so se piangere o essere felice.
<< Lei è la mia ragazza,Beatrice. >>
Nenache li mi aveva riconosciuto,perchè quando ci eravamo incontrati gli ho detto che mi chiamavo
Jessica Stiles.

<< È una bella ragazza. >>
Che schifo,lo schifo più totale,in quel momento lui se ne andò ed io rimasi con Vincent.Doveva proteggermi,lui non lo sapeva ma doveva farlo.

Vincent.

La vedevo spaventata,Bea era terrorizzata.Non riuscivo a capire da cosa o da chi.Vidi questa cosa solo quando tornò dal bagno,e si fermò accanto a me.

Aveva paura c'era qualcosa che non andava.Perchè era stata così tanto in bagno?che cosa aveva quel giorno.

Beatrice

Volevo andare a casa,la mia casa,non volevo assolutamente rivedere quella faccia da cazzo del mio stupratore.
<< Bea,ti andrebbe di ballare? >>
Disse Vincent.
No,avrei voluto rispondere.

<< Si Vincent. >>
Mi diede la mano,io accettai ed entrammo in pista da ballo.
Era una canzone abbastanza lenta,noi eravamo quanti attaccati,i nostri corpi si toccavano a malapena.

<< Ti piace la canzone? >>
L'amavo,in quel momento annuì.
Girai un sttimo lo sguardo ed incontrai quello del mio stupratore,no.
Non ancora una volta.

Girai la testa per non guardarlo.
<< Dimmelo,Bea.Parla con me di quello che ti mette paura. >>
Non ci credo,aveva capito che qualcosa non stava andando.
<< Non c'è nulla che non va,puoi stare tranquillo. >>

Dissi facendo un finto sorriso.
<< Allora se non vuoi dirmelo. >>
In quel momenfo mi strinse ancora di più a se.
Il mio vestito era appiccicato al suo completo.

<< Guardami Beatrice.Se non riesci a dirmelo concentrati su di me.
Fai come se ci fossimo solo noi due in questa stanza. >>
E così feci.

Mantieni il suo sguardo,i suoi dannati occhi.Quegli occhi.
Il suo sguardo incontrava il suo,ballavano e si adoravano insieme.
Niente poteva stancare il loro ballo.
Le nostri iridi si incontrarono ancora.
" Middle of the night "era la canzone adatta.

In quel momento Vincent abbassò lo sguardo,dai miei occhi al mio collo.
Incominciò ad avvicinarsi ed a dare baci umidi.
Adoravo quella sensazione.
<< Penso che dovremmo andare a
casa. >> Disse uscendo da quel palazzo.
Ci gettammò all'interno dell'auto.
<< Vincent,ci sono alcune cosa di me che devi sapere. >>

Ci guardammo seriamente,lui mi fece cenno di continuare.
<< Non sono mai venuta,intendo che non ho mai avuto un'orgasmo.
Non sono mai tata baciata,da nessuna parte.Sono vergine analmente.
Non ho mai fatto un pompino e nessun mi ha mai toccato la sotto. >>

Mi osservò attentamente.
<< Quindi facevi solo sesso davanti e basta? >>
Disse,penso sia deluso.
<< Mi dispiace,pensavi di averti preso una prostituta come si deve ma...non me la sono mai sentita di fare quelle cose con nessuno. >>

Lui mi guardò e si avvincinò a me.
<< Devi stare tranquilla,mi sembra strano che tu non abbia mai baciato qualcuno.Il tuo ragazzo- >>
Lo fermai subito,glio dovevo dire.

<<Non ho mai avuto un ragazzo,la mia verginità l'ho persa con- >>
Mi fermai subito,stavo davvero raccontando una cosa privata a Vincent?Non ci potevo credere.

<< Nulla,per favore andiamo a casa non ne voglio parlare. >>
Dissi,mi vergognavo a confessare ciò.
Vincent mise in moto la macchina per poi farla partire.

Duramente il viaggio ci fu un silenzio imbarazzante.Arrivati alla villa,uscì dalla macchina e corsi dentro casa.
Mi vergognavo cazzo.

<< Bea,ho voglia di metterti a 90° e penetrarti finchè non urli dal dolore. >>
Vincent fu subito dietro di me.
Non avevo molta voglia ma ero stata pagata per questo.

<< Come vuoi,sul tavolo,letto o- >>
Mi baciò,il primo bacio.
<< Non voglio farlo se non ti senti pronta. >> disse continuando a baciarmi attentamente.

🌶
Era violento e desideroso allo stesso tempo.<< Perfavore Master.
Scopami >>
A quelle parole Vincent non ci pensò nemmeno un secondo a portarmi di sopra nella sua camera.

Mi appoggiò al letto mettendosi sopra di me.Incominciò ad avvicinarsi sempre di più.<< Spogliati davanti a me.Sotto di me. >> Dio quella voce.
Così feci,mi spogliai mantenendo il suo sguardo ben attento.

<< Ora dammi le mani. >> Lo feci.
Me le legò con una corda.
<< No. >> Dissi strattonato al corda.
Mi diede una sculacciata forte.
<< Cosa? >>

Disse stringendo ancora la corda.
<< non voglio Vincent. >>
Avevo detto il suo nome,cosa che non voleva in quel momento,e non avevo rispettato gli ordini.

<< Va bene.La lezione dell'altra volta non ti è bastata a quanto vedo.
Piegati,ora.Devi farlo su questo dannato letto,Beatrice. >>

Era incazzqto,diamine.Questa volta non mia avrebbe risparmiato.
Mi avrebbe fatto male...

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(1000 parole )
Heii,come state?spero bene.
Ci vediamo al prossimo capitolo!

Oh iubirea meaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora