opt - ricky

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Beatrice

Il giorno dopo il sedere mi faceva ancora male.Quella notte Vincent era venuto come per consolarmi,ma non lo avrei lasciato mai più fare una cosa del genere.

Decisi di alzarmi e di andare a fare la colazione,pancake con bacon.
A lui non feci nulla.<< Bea io vado a lavoro. >> Odiavo quel nomignolo in quel momento.

<< Non chiamarmi così. >> Dissi molto irritata dal suo modo di fare.
Lui non rispose ed uscì di casa.
Che cosa potevo fare?
Sarei stata a casa a non fare nulla.

A meno che...
- Mamma!
- Finalmente figliola.Aspettavo una tua chiamata.
- Mi dispiace di non aver chiamato prima,ti andrebbe di mangiare a pranzo insieme.
- Si,ma vorrei mangiare dove lavori tu.

Merda.

- Oggi non sono di lavoro,in più è chiuso il ristorante.
- Oh,va bene.Potremmo andare in quel locale vicino il negozio di elettrodomestici?
- Certo!Vero le 13:30 sarò .
- Ci vediamo.
-Ciao mamma!

Per un pelo.
Decisi di lavare a terra.
Mi annoiavo un sacco proprio in quel secondo.

Mancavano 30 minuti all'incontro con mia madre.Mi andai a preparare.
Volevo qualcosa di carino ma.
Alla fine scelsi una salopette a gonna,con sotto una maglietta lunga completamente bianca.

Non avre indossato i panni che mi aveva regalato Vincent.
Mi partì a piedi verso il locale.
Appena entrai notai subito mia madre sulla porta.
<< Ciao mamma! >> Andai ad abbracciarla.

<< Hei bambina mia. >>
In quel momento il mio cervello pensò che la stessi tradendo.Le avevo sempre mentito sul mio lavoro.Mi dispiaceva così tanto.Mi aveva trattato così bene.
Non si meritava tutto questo.

Glielo avrei dovuto dire un giorno di questi.Non mi avrebbe probabilmente accettato,non era una cosa facile.
<< Andiamoci a sedere. >> Le mostrai il tavolo.<< Ti devo dire una cosa importante. >>
Avrei voluto dirle "anche io" ma non lo feci.

<< Dimmi. >>
<< Vedi,sono...incinta! >>
Aspetta,cosa?avere un figlio a 40 anni era abbastanza complicato.
Merda,ora significava lavoro doppio.
Sarei veramente morta stuprata.
<< Io-io sono felicissima! >>
Mi alzai per abbracciarla e stringerla a me il più possibile.

<< Quante settimane sono? >>
<< Quattro. >> Era un mese.
<< Che bello.Hai già pensato ai
nomi? >>
Lei ci pensò.<< Nayvi oppure
Saimon. >> Devo dire che il primo nome era più carino.

Vincent

Neanche il lavoro riusciva a distrarmi,mi aveva doveva eseguire i miei ordini,ma è comprensibile che non abbia voluto le corde.Prima di ciò deve imparare a fidarsi di me.Dovevo incominciare a rassicurarla sul fatto ce non avrei abusato di lei.

Sapevo cosa fare.Dovevo organizzare un'uscita con i miei amici inventando anche lei.Avrebbe fatto conoscenza con le fidanzate di Blake e Walker,la situazione con loro era abbastanza complicata.

Alexandra era stata sparata,in più la ragazza di Walker,Charlotte non era molto amichevole ma sarebbe andata d'accordo con Bea.

- Hei Blake.
- Dimmi
- Pensavo se volessi andare al bowling stasera.
- Alexandra dice di si,ma devo assicurarmi che possa giocare.
Chiamo il medico e ti aggiorno.

Chiamai Walker e raccontai la situazione.

È una cosa carina,Charlotte ama il bowling.Basta che tu mi dia un orario.
- Verso le 21:00
- Va bene,ci vediamo Vi.
- Ciao amico.

Era tutto organizzato,quando sarei tornato a casa le avrei spiegato la situazione.
Ora dovevo tornare a lavoro.

Beatrice

<< Quanto è il conto? >> Mia madre iniziò a cercare il suo portafoglio.
<< Pago io. >> Le diedi una banconota da 50 $ ed uscimmo dal locale.
<< Senti,non hai conosciuto nessuno si carino per sistemarti? >>
Non ora mamma.

<< Ancora no. >> Dissi cercando di essere molto vaga,non volevo sapesse si Vincent.
<< Ma sei bellissima. >> Vincent e gli altri non la pensano così.
Se per loro non sono bella dubito che vorranno una relazione con me.

Dovevo tornare a casa,non volevo soffermarmi su quel discorso.
<< Grazie mamma,ma non penso che qualcuno voglia fidanzarsi con una prost- >> Passo falso.

Fottuta.
Ero fottuta.
<< Fare la barista è noioso. >> dissi cercando di non soffermarmi su quello che avevo detto.<< Te l'organizzo io un nell'appuntamento,c'è un bel ragazzo.l tuo ex-compagno di banco. >>
Non dinuovo cazzo.

<< Mamma non voglio conoscere nessuno per adesso. >>
Mi basta Vincent.
Avrei voluto continuare la frase.
<< Come vuoi tu. >> Io andai a destra per tornare a casa.
Sarei voluta passare da casa mia.

Imboccata la strada continuai senza interessarmi di ciò che c'era intorno a me.
Arrivata davanti la porta di casa infilai le chiavi di casa ed aprì,era li che abitavo.<< Casa dolce casa. >>
Era davvero bella.

Dovevo lavare un po',nel mentre il tempo passava.

Vincent

Sarei tornata a casa e glielo avrei raccontato.Doveva venire,era dedicato tutto a lei.Fidarsi,ecco cosa dovevo farle fare.Si doveva fidare di me.
Entrai in macchina ed viaggia verso casa.

Appena entrai non vidi nessuno.
<< Bea. >> Nulla
<< Beatrice! >> Mi stavo incazzando.
<< Beatrice scendi ora o ti punisco. >>
Non avevo più pazienza.
Controllai in tutte le stanze ma niente.

Dov'era andata?Lo avrei scoperto subito.
La chiamai al telefono.

- Questa è la segreteria di Beatrice,lasciare un messaggio dopo il bip.

Quella ragazzina aveva superato il limite,l'avrei punita ancora.Non ha capito ancora chi comanda?

- Bea sono Vincent,rispondi quando vedi la chiamata.

Aspettai 5 minuti ma niente.
Che diavolo le era successo?
Dovevo preoccuparmi?
Erano le 17:00 era possibile che fosse uscita e non fosse tornata per quest'ora?

Poi ricevetti una chiamata.

- Vincent,alla fine veniamo.
- Alle 21:00

Ero deluso.
Volevo sapere dove fosse.

Beatrice.

Erano le 17:00 ed io avevo appena finito di lavare a casa mia.Ora si che era pulita e bella.Decisi di uscire fuori a buttare la spazzatura.
<< Hei ancora tu? >>
Era il ragazzino di prima.

<< Come stai? >> dissi avvicinandomi.
<< Io bene,tu? >>  Il ragazzino si sedette sulle scale di casa mia.
<< Io sono Ricky.Tu? >>
<< Beatrice,ma chiamami Bea. >>

Il ragazzino sorrise.
<< Che ci fai in questi brutti
quartieri? >> Domandai curiosa.
<< Ero venuto,voglio parlarti. >>
<< Certo,di cosa? >>
<< Della mia famiglia. >>

Oh iubirea meaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora