Halloween parte 1

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Jasmine
La mattina dopo, sono già in piedi alle sette. Perché? Be', oggi è Halloween. Una delle mie feste preferite. Ieri sera, Zoey mi ha scritto che ha organizzato una festa a casa sua. Non vedo l'ora.
E soprattutto, non vedo l'ora di andare con Lucas alla nostra prima festa da fidanzati.
L'ho detto davvero? Non posso credere che stia succedendo proprio a me!
A ogni modo, indosso la mia felpa preferita e dei pantaloni neri. Dopodiché scendo a fare colazione.
I miei genitori sono già seduti a tavola. «Buongiorno, tesoro.» dice mamma.
«'Giorno.»
«Siediti, ho preparato i pancakes.» dice. «Oh, Jasmine. Stasera ho bisogno del tuo aiuto.»
«Certo... Aspetta, stasera?»
«Si. Perché?»
«Zoey ha organizzato una festa, oggi è Halloween.»
«Be', per una volta potresti aiutare tua madre e non andare alle feste? O sbaglio?» mi dice, irritata.
Non ci posso credere!
«Si, d'accordo.»
«Ora va' a scuola, altrimenti farai tardi.»

Esco e vedo che Kai non è qui. Che strano. Nell'ultimo periodo prendeva sempre il bus con me...

Una volta arrivata a scuola, cerco Zoey per dirle che non andrò alla festa. Oh, mio dio. Anche Lucas ci rimarrà malissimo.
Che incubo.
Corro in cerca di entrambi e mi accorgo appena in tempo di Kai che sta venendo nella mia direzione.
«Kai!»
Si ferma. «Ciao.»
«Come mai non hai preso il bus, stamattina?»
«Ho un'auto, se non te ne fossi accorta. Ora scusa, ma devo andare, sono in ritardo.»
Ma che cavolo...?
«Tutto bene?» chiedo spontaneamente.
«Perfettamente. Ci vediamo, Jas.»
Una cosa è certa, non capirò mai questo ragazzo.

Zoey
Sono troppo emozionata per la festa di stasera. Voglio organizzare tutto nei minimi dettagli; le decorazioni, il cibo, i costumi...
Comunque, adesso sono in biblioteca a leggere. Avevo bisogno di staccare un po'.
«Scusa, è libero qui?»
Mi giro. È un ragazzo. Ha i capelli biondi e gli occhi azzurri. Indossa una felpa verde e dei jeans scuri, porta gli occhiali. È davvero carino.
Accenno un sorriso. «Si.»
Il ragazzo si siede accanto a me. «Ti piace leggere?» dice, indicando il libro con un cenno della testa.
Annuisco.
Sorride. «Anche a me. Comunque, sono Elliot, piacere di conoscerti.»
«Io sono Zoey.»
Noto che ha diversi libri in mano. Di solito, preferisco stare da sola a leggere, ma per questa volta non mi dispiace essere in compagnia.

Jasmine
Io e Zoey siamo sedute a mensa, poco dopo ci raggiunge anche Lucas. Di Kai nemmeno l'ombra.
Cerco un modo per dire loro che non andrò alla festa stasera, ma non lo trovo.
«Ragazzi, devo dirvi una cosa.» tento.
«Oh, anche io! Non crederete alle vostre orecchie!» dice Zoey, entusiasta.
«Cosa è successo?» chiede Lucas incuriosito.
Oh, fantastico! Parla, Zoey, avanti. Così, rimanderò la mia condanna a morte.
«Oggi ero in biblioteca a leggere, e si è avvicinato un ragazzo. Mi ha chiesto se poteva sedersi accanto a me...»
«E?» chiedo, adesso sono curiosa anche io.
«Mi ha chiesto se mi piace leggere, capite?»
Io e Lucas ci guardiamo confusi. «No.» rispondiamo all'unisono.
«Be', fino ad ora, nessuno me lo aveva mai chiesto. Voglio dire, nessuno si è mai interessato di quello che mi piaceva, ma solo del mio aspetto fisico. È frustrante.» sembra quasi uno sfogo, quello di Zoey. E io mi sento una stupida a non averlo capito prima. È per questo che non riesce a stare con un ragazzo per più di due settimane, non si sente apprezzata davvero.
Spontaneamente, le prendo la mano. «Mi dispiace, Zoey.» dico. «E a proposito di dispiacere...»
È arrivato il momento di dirglielo.
«Non posso venire alla festa stasera, ragazzi. Mia madre vuole che l'aiuti in casa.»
«No, ti prego! Ma tua madre deve sempre fare la guasta feste? Senza offesa.»
Rido. «Tranquilla, hai ragione. Ho provato a convincerla, ma nulla.»
«Non preoccuparti, ci saranno altre occasioni...» dice Lucas, è visibilmente dispiaciuto. Questa doveva essere la nostra serata, e invece, mia madre ha rovinato tutto.
Gli do un bacio veloce, prima di alzarmi e andare verso la classe.
«Devo andare, ci vediamo!» dico.

Mentre esco dalla mensa, vedo Kai in corridoio. È davanti al suo armadietto e mi guarda come se volesse dirmi qualcosa, ma poi non lo fa.
Quindi, proseguo per la mia strada.
«Jas.»
Lo sapevo, mi volto.
«Quindi è vero.» dice.
«Cosa?»
«Stai con Lucas.»
«Si. Sei sorpreso?»
Kai esita, ma sa perfettamente cosa dire. «No, affatto.» dopodiché se ne va.

Sono le 20, e io dovrei prepararmi per andare alla festa, invece di riordinare la mia stanza. Tutti si divertiranno, tranne me.
Cazzo, quanto vorrei andarci.
Mentre alzo la finestra per pulirla, vedo la stanza di Kai. Ed è in momenti come questi che vorrei tanto delle tende.
Kai si sta cambiando, indossa solo i jeans. Anche lui ovviamente, andrà alla festa di Zoey...
Non mi ha ancora visto, fortunatamente. Forse lo fisso qualche secondo di troppo.
Non immaginavo avesse delle braccia così grandi. Voglio dire, so che è nella squadra di football, ma... Oh, mio dio. Ma che diavolo mi prende? Come sono arrivata a pensare una cosa del genere?
Adesso, prende una maglia dall'armadio e la indossa.
Decido di voltarmi. Adesso basta Jasmine. Hai un fidanzato che non sarebbe contento di sapere che fissi il tuo vicino dalla finestra.

Un'ora dopo, sono sul letto a vedere un film. Quando d'un tratto, mi arriva una chiamata da Zoey.
Rispondo. «Pronto?»
«Devi correre qui! E quando dico correre, intendo nel vero senso della parola... Ethan, vacci piano... Scusa. Dicevo, che devi venire immediatamente qui. E non me ne frega nulla di tua madre, chiaro?» farfuglia. Ha bevuto, ne sono certa, ma non è ancora ubriaca.
«Che cazzo succede?»
«Non posso spiegarti adesso, tu corri qui, è importante!»
«Ma Zoey! Non...»
«Ti prego, lo sai che non te lo chiederei se non fosse davvero importante.» è davvero preoccupata, lo percepisco. Per la testa mi passano mille pensieri. Non so cosa fare, mia madre mi ucciderebbe se sapesse che sono uscita di casa di nascosto.
«Dimmi che succede, avanti, Zoey!»
«Oh, cazzo!» grida Zoey.
«Zoey! Mi sto preoccupando!»
«Corri qui, punto. Kai sta male!»
Attacca.

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