Amare l'amore

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Jasmine
Sin da quando avevo cinque anni, credo di aver sempre amato l'amore in tutte le sue forme. Si, esatto. Amare l'amore. Non credo ci sia una definizione migliore di questa per spiegare quello che sento. Per me l'amore è quando mia madre, tornata da scuola, mi chiedeva se fosse andato tutto bene. Oppure, quando nei piccoli gesti di papà c'era tutto quello di cui avevo bisogno. O ancora, quando guardavo un film e vedevo i protagonisti che iniziavano a capire di essere innamorati. Già, secondo me, quella è la parte migliore. Non la dichiarazione d'amore, non il bacio finale, ma quando nonostante gli ostacoli, entrambi capivano di non poter fare a meno l'uno dell'altro.
Quella era decisamente la mia parte preferita.
Ho sempre creduto che prima o poi sarebbe successo anche a me, e ancora ci spero. So che prima o poi arriverà, lo dicono tutti.
Un giorno anche io proverò quelle sensazioni, le farfalle nello stomaco e tutto il resto. Fino ad allora, continuerò a guardare i miei film preferiti. Perché non mi fanno mai sentire sola, nemmeno quando tutto va male. Sono il mio posto sicuro, la mia salvezza da un mondo dove l'amore sembra essere stato messo in secondo piano. Eppure, nonostante tutto, io ancora ci credo. Credo che l'amore sia la cosa più bella, che ci spinge a dare tutto di noi stessi.
«Jasmine! È pronta la cena.» grida mamma dal piano di sotto, interrompendo i miei pensieri.
Scendendo le scale, per poco non mi viene un infarto.
«E lui che diavolo ci fa qui?» sbotto, innervosita.
«Ciao anche a te, Jas.» dice Kai divertito.
Ecco, diciamo che lui non è proprio la definizione di amore.
Kai è il mio vicino di casa, e i nostri genitori sono amici. Siamo cresciuti insieme, ma non abbiamo un bel rapporto. Anzi, se vogliamo dirla tutta, non tollero la sua presenza. Soprattutto in casa mia. Sarà perché da piccola mi faceva continuamente scherzi idioti, una volta ha osato rompere la mia bambola preferita.
È stato proprio da quel momento che mi ha reso la vita impossibile, ed io ovviamente, ho fatto lo stesso.
«I genitori di Kai sono ancora a lavoro, non potevo permettere che mangiasse da solo, poverino.» mi informa mamma.
Fingo un sorriso. «Già, poverino
Kai accenna un sorriso soddisfatto. Alzo gli occhi al cielo, dopodiché mi siedo.
«Allora, Kai. Tua madre mi ha detto che hai preso il massimo al test di matematica, complimenti.» dice mamma.
«Si, è così.» risponde. Kai ha ottimi voti a scuola, soprattutto in matematica. Sono mesi che i miei genitori mi dicono di chiedergli se può farmi da tutor.
«Sai, Jasmine sta avendo qualche problema in questa materia, tu potresti aiutarla?»
Ecco, lo sapevo. «Mamma! Non esiste.»
«Avanti, tesoro. So che non andate molto d'accordo, ma...»
«Non prenderò ripetizioni da lui, scordatelo.» la interrompo.
Mamma mi guarda dispiaciuta.
Kai alza gli occhi al cielo. «Sii matura, Jas. Sono solo delle ripetizioni.»
«Io sono matura. Tu sei irritante, invece.» lo fulmino.
Kai ride. «Se cambi idea, sai dove trovarmi.»
Kai è tanto bello, quanto insopportabile. La cosa peggiore è che sa di esserlo. Ha gli occhi verdi e i capelli scuri e ricci, che gli cadono sulla fronte. E ovviamente, è nella squadra di football, quindi fisicamente... Ah, ma come sono finita a pensare queste cose?
«Non cambierò idea, sta' tranquillo.»

*

Finita la cena, decido di andare in camera. Fortunatamente, Kai è andato via prima del previsto.
D'un tratto, mi suona il cellulare. È Zoey.
Zoey: Hai saputo? Domani arriva un nuovo studente a scuola.
Jasmine: Davvero?
Zoey: Si! Non vedo l'ora.
Finalmente sta succedendo qualcosa di interessante nella mia vita.
Jasmine: Chi te l'ha detto?
Zoey: Kate, ovviamente.
Kate è la regina del gossip a scuola, sa tutto di tutti. Molti non la sopportano proprio per questo, ma secondo me, dovrebbero solo conoscerla meglio.
Zoey: Non è finita qui, comunque.
Jasmine: Spara.
Zoey: Si chiama Lucas, viene dall'Argentina. È uno studente straniero, riesci a crederci?
No, non riesco a crederci. Sembra un sogno, quello che ho sempre voluto si avverasse. Mi sento come una delle protagoniste dei miei film preferiti.
Jasmine: Wow, è fantastico.
Zoey: Domani dobbiamo essere a scuola prima di tutti.
Jasmine: Certo, ci vediamo domani!
Improvvisamente, sento bussare alla porta.
«Chi è?» chiedo ancora persa nei miei pensieri. Immagino come possa essere questo ragazzo, quando la voce di mia madre mi riporta alla realtà.
«Sono io tesoro, posso entrare?»
«Si.»
Mamma entra, tra le due sicuramente, quella più felice sono io.
«Cosa succede?» le chiedo, preoccupata.
Lei si siede accanto a me, prende un respiro e dice: «Jasmine, vorrei solo che ti facessi degli amici. Sono preoccupata per te.» accenna un sorriso sincero.
So perfettamente dove vuole arrivare. «So che lo fai per me, ma io e Kai non potremmo mai essere amici, mamma. E poi, ho Zoey, non dimenticarlo.» le sorrido, cercando di tranquillizzarla.
«Lo so. Ti chiedo solo di pensare alle ripetizioni, nient'altro. Magari, scoprirai che Kai non è poi così male come credi.» mi abbraccia.
No, mamma. Kai è esattamente come credo, non ho bisogno né voglia di scoprire niente. Comunque, in parte ha ragione. Dovrei farmi degli amici. Zoey è meravigliosa, ma sento che mi manca qualcosa. A volte mi sembra di non vivere la mia vita, ma solo di osservare cosa accade. La mia mente torna immediatamente alla notizia che mi ha dato Zoey. Non voglio dirglielo. Non capirebbe.

*

La mattina dopo, sono già in piedi alle sei. Non vedo l'ora di andare a scuola, ed è assurdo che abbia pensato una cosa del genere.
Mi preparo in fretta e scendo. Mamma sta preparando la colazione, mentre papà guarda la TV a volume bassissimo.
«Buongiorno!» dico entusiasta.
Papà mi guarda sorpreso. «Come mai sei così di buon umore?»
«Perché? Non è una bella giornata?» dico saltellando.
I miei genitori adesso sembrano preoccupati.
«Stai bene, tesoro?» mi chiede mamma alzando un sopracciglio.
«Certo. Oh, sono in ritardo! Zoey mi sta aspettando a scuola.» addento un pancake; dopodiché saluto mamma e papà, che mi guardano interdetti.
Esco dalla porta correndo e non mi accorgo che Kai sta venendo proprio verso di me.
Presa in pieno.
Kai mi afferra prima che possa cadere per terra.
Mi guarda divertito. La mia reazione è puramente istintiva, mi allontano e dico: «Non farlo mai più, chiaro?»
Ride. «Cosa? Salvarti da una brutta caduta?»
Alzo gli occhi al cielo. «Ascolta, non ho tempo per te adesso. Sono già in ritardo.»
Faccio per andarmene, quando Kai dice: «In ritardo? Ma sono le sette del mattino!»
«Oggi andrò prima a scuola, Zoey mi sta aspettando. Con permesso.» provo nuovamente ad andarmene, ma Kai mi afferra per un braccio, ridendo. «Aspetta, aspetta. Non pensavo fossi così mattiniera, Jas. C'è un altro motivo, per caso?»
Come...? È assurdo, Kai l'ha capito e i miei genitori no?
«Anche se fosse, non sono affari tuoi.» mi limito a rispondere, poi me ne vado, questa volta davvero.

*

Arrivata a scuola, Zoey è davanti al cancello che mi aspetta.
Vado verso di lei. «Oh, eccoti!»
«Sei pronta? Stai per conoscere il ragazzo più bello che tu abbia mai visto.» Zoey sembra sognare ad occhi aperti quasi quanto me questo incontro. Eppure, la conosco. A lei non interessa stare con un ragazzo per più di due settimane, diciamo che non siamo per nulla simili in questo.
«L'hai già visto?» chiedo, sorpresa.
«Si, Kate ha condiviso a tutti le sue foto.»
Faccio una smorfia. «Non è violazione della privacy?»
Zoey alza gli occhi al cielo. «Se hai un profilo pubblico no, tesoro. Adesso, andiamo!»
Prima che potessi dire una sola parola, sono già nel corridoio della scuola.
«Mi hai letteralmente trascinato, Zoey!» le dico, innervosita.
«Su, rilassati. Tra poco, sarai solo felice che io l'abbia fatto.»
Alzo un sopracciglio. «Sai anche in quale classe è alla prima ora, per caso?»
«Ma per chi mi hai preso!» Tiro un sospiro di sollievo. «So esattamente in quale classe sarà per ogni ora.» dice entusiasta.
«Non so se essere spaventata o colpita.»
Zoey scoppia a ridere. «Dai, sarà meglio andare. Alla prima ora è in classe con noi.»
Annuisco, sono al settimo cielo.
In classe siamo solo noi, ovviamente. Non c'è nemmeno il professore. D'un tratto, dalla porta entra Kai. Non ci posso credere.
«Ma tu sei sempre trai piedi?» lo fulmino.
«Questa è anche la mia classe, o sbaglio?»
In questo preciso istante, entra un ragazzo. È davvero bellissimo. Ha i capelli che gli arrivano alle spalle, lisci e gli occhi azzurri. La pelle abbronzata e un fisico da urlo. È decisamente lui, ne sono sicura.
«Ciao.» dice con un accento particolare. Questo conferma la mia ipotesi.
«Ciao!» diciamo contemporaneamente io e Zoey.
Il ragazzo sorride. Zoey mi fa capire con un cenno della testa che è proprio lui.
Kai ci guarda confuso, poi sembra capire. «Sei il ragazzo nuovo?» chiede atono.
«Esatto. Sono Lucas, piacere.» gli porge la mano. Kai rimane fermo e Lucas ritira la mano.
«Lucas, perdona Kai, non sa cosa sia l'educazione. Mi chiamo Jasmine, comunque. Lei è la mia amica Zoey. È un piacere conoscerti.» sorrido.
Kai mi guarda, ma non dice nulla.
Lucas accenna un sorriso e si avvicina a me. «Anche per me, linda
Arrossisco all'istante. Kai scoppia a ridere e dice: «Si chiama Jasmine, non l'hai sentita?»
Alzo gli occhi al cielo.
Zoey mi anticipa. «Linda in spagnolo significa bella, idiota.» poi guarda Lucas sognante. «Sbaglio, Lucas?»
«No, è esatto.» le sorride.
Kai finge un sorriso. «Si...non mi interessa.»
Improvvisamente, entra il prof. Baker. «Mi hanno detto che il nuovo studente è arrivato» dice, poi nota Lucas. «Lucas Rodriguez, giusto?»
Lucas annuisce.
«Sei di poche parole, non è vero?» chiede il prof.
Lucas accenna un sorriso timido.
«Che strano, qualche minuto fa non era affatto timido...» mi sussurra all'orecchio Kai, divertito. Gli tiro un calcio sotto il banco, lui scoppia a ridere.
«Bene, siediti pure.»dice il prof.

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