Ricordi sospesi. Riflessioni in sala d'attesa

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Oggi, 10 luglio 2023, apro gli occhi, sento il profumo estivo più che mai e piano piano sento che mi aspetta una giornata particolare.... Analisi di routine più controllo del litio in quanto, a seguito della violenza, mi è stato diagnosticato un disturbo bipolare. Ora ti starai chiedendo: "perché tutte a te?", "non te lo so dire". Nella sala d'attesa del laboratorio, in mezzo al caos della coda, i miei occhi si fermano e la mia mente torna indietro viaggiando senza freni.
Correva l'anno 2021, "Signorina, si sieda e mi parli dei suoi problemi" disse la psichiatra, ma io, inizialmente, decisi di stare in silenzio, poi tirai un sospiro e piano piano sussurrai: "ho subito una violenza", parlandone come se avessi fatto del male a qualcuno, come se il mostro spietato fossi io, non riuscivo a darmi pace, e piano piano iniziai ad alzare la voce con tono arrabbiato e a sbattere i pugni sulla scrivania. ​Dentro di me provavo tanta rabbia, ma soprattutto un dolore di cui non riuscivo a liberarmi, le lacrime scendevano copiose sul mio viso, era come una tempesta che non riusciva a fermarsi e invece che migliorare peggiorava. Iniziai, a raccontare che l'unica cosa che mi faceva stare meglio era l'autolesionismo. Prendevo lamette e le passavo sulla mia pelle premendo come per strapparmi la pelle, incidevo le mie braccia con la lama del coltello, ma non dimenticherò mai, quando in preda a un momento di rabbia, ho tirato un pugno nello specchio spaccandolo e iniziando a sanguinare. La dott.ssa poco dopo, fece un sospirò, e mi disse: "Lei signorina, ha un disturbo bipolare, pertanto, dovrà iniziare la seguente cura", ma mentre mi prescriveva il tutto io inizia a spegnermi e a non trovare le parole per dire quello che sentivo dentro...
"Signorina...è il suo turno, venga pure avanti" e così ritornai con la mente dalla sala d'attesa dalla quale il mio corpo non era mai andato via.
Come un lampo, pomeriggio, arrivarono subito i risultati... "Eh sì, ci risiamo," dissi dentro di me con dispiacere. Mi fermai un attimo, guardai in alto, contattai subito il mio curante per aggiornarlo sulla situazione.
È stata una giornata particolarmente tosta, ma come si suol dire, tutto finisce bene se si vuole far finire al meglio le proprie giornate. Quindi, poco dopo, mi sedetti e iniziai a fare una delle cose che amo tanto: portare avanti i miei lavoretti creativi da condividere sulla mia pagina Instagram dedicata a questo. Vorrei creare un contatto speciale con il pubblico, spiegando loro ciò che creo e come questi giochi, esperimenti e laboratori possano contribuire allo sviluppo dei bambini.
Ora però devo andare, perché stasera ho un impegno, ma domani sicuramente ti parlerò meglio di questo progetto che ho tra le mani. Spero che queste parole arrivino con la stessa dolcezza che sento dentro di me.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 30, 2023 ⏰

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