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Esci, divertiti, prendi in mano
la tua vita e vivi la tua di storia


MADISON/ELIJAH

«Ma non è minorenne?» le parole di Elijah mi arrivarono come uno schiaffo.

Mi dava sui nervi.

Perché doveva sempre rovinare tutto?

«Sí, ma la faranno entrare se tu dici qualcosa al buttafuori, non era forse un tuo amico?»rispose Jenna stizzita.

«Perché dovrei farla entrare in un locale dove non le è permesso?» continuò Eelijah.
Si stava divertendo tanto perché aveva un sorrisetto stampato sulla faccia.

Io sorrisi a mia volta. Poi tornai a guardare Jenna. «Vado a prepararmi» dissi.

Mentre gli passavo di fianco per salire le scale, Elijah alzò gli occhi al cielo.
«Vedi di non metterci un eternità»

«Ci metterò un eternità tranquillo» dissi sorridendo mentre stavo già salendo i gradini. Non vidi la sua espressione, ma di sicuro era infastidito.

Mi feci una doccia veloce e poi provai a mettere l'eyeliner e per la prima volta in tutta la mia vita venne perfetto. Ero molto carina. Mi donava uno sguardo più serio e per niente innocente.

Stirai i capelli, maledicendo ancora una volta quel vizio.

Avevo provato e riprovato a farne a meno, ma era come una dipendenza: la piastra era fondamentale nella mia vita.

Mi fiondai sulla busta del vestito comprato quella mattina.
Dopotutto quando lo avrei messo se non quella sera?

Lo indossai di fretta e furia e per questo feci cadere alcune cose presenti sulla scrivania facendo un rumore assordante, ma non mi soffermai su quello.

Mi guardai allo specchio. Il verde si abbinava perfettamente al colore dei miei occhi ed era stupendo. Risaltava le mie forme, cosa che fino a poco prima mi avrebbe fatta sentire molto a disagio, ma in quel momento non lo ero per nulla. Mentre guardavo il riflesso della mia figura, scorsi una figura appoggiata allo stipite della porta.

Ancora?

«Cosa stai facendo fiorellino?» disse calcando l'ultima parola con un tono ironico.

«Pensavamo fossi caduta, dato il rumore» poi fece segno con la mano a terra dove c'erano alcuni quadretti caduti a terra. Per fortuna il vetro non si era rotto.

«Stai bene?» continuò.
«Sto bene» risposi.

Poi notai che indugiava un po' troppo con lo sguardo sul mio corpo e arrossii involontariamente.

Mi avvicinai alla porta e feci per chiuderla, ma la mano forte di Elijah la trattenne e sporgendosi leggermente disse: «Hai finito di guardarti allo specchio? Sbrigati a scendere» poi senza darmi la possibilità di rispondergli chiuse la porta.

Mi venne in mente di indossare dei tacchi, ma poi mi ricordai di non saperli portare, per questo misi le mie sneakers.

Presi una borsetta nera di Jenna e scesi le scale.

Intanto inviai un messaggio a mia madre per dirle che sarei rimasta a dormire da Jenna.

Quando tornai giù Jenna e Alexiano terra Jenna e Alex erano seduti sul divano, mentre Elijah era in piedi vicino alla porta con il telefono tra le mani.

«Io ci sono» dissi e quando tutti si girarono arrossii.
«Ma guarda che bella che sei Mad» disse Alex.

Jenna poi si avvicinò a me e mi guardò bene in viso.
«Hai fatto l'eyeliner! Neanche io riesco a farlo così bene, ma sarà la fortuna del principiante» disse facendomi l'occhiolino, lei era una makeup artist.

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