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Una volta che la macchina si fermò, Jasmine sentì qualcosa colpirle la spalla un paio di volte prima che una voce maschile molto irritata le parlasse

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Una volta che la macchina si fermò, Jasmine sentì qualcosa colpirle la spalla un paio di volte prima che una voce maschile molto irritata le parlasse.

"Scitt Silver. Nun si sufficientement bell pe ess Biancanev", disse Ciro e non prestò attenzione al suo sguardo mentre scendeva dalla macchina.

"Beh, scusami se devo soddisfare uno stronzo arrogante e portare una persona in grembo".

Ciro alzò gli occhi e afferrò Jasmine per il polso.

Finalmente, si accorse di dove si trovassero e quasi si strozzò con la sua stessa saliva. Davanti a lei non c'era una casa.

Una reggia.

"Come fai a non perderti lì dentro?" Chiese lei, guardando oltre e chiedendosi improvvisamente come mai il suo completo non avesse pieghe.

"Nun o fazz e bast, mo jamm".

Mentre Jasmine veniva trascinata, ammirò i fiori ovunque e l'enorme porta d'ingresso alta cinque volte la sua altezza.

L'irritazione continuava a pungere Ciro e lui non vedeva l'ora di lasciarla e fare qualsiasi cosa che non includesse fare da babysitter a una donna adulta.

Se lei non aveva i soldi per procurarsi del cibo, allora si sarebbe assicurato che venisse sempre nutrita.

"Mo, c stann i donn re pulizij c venn doje vot a smman e nu cuc c ven na vot a smman. A stanza toja sta sop a i scal a sinistr, po gir ati doje vot a sinistr; sop a port stac scritt 'Jasmine' ".

"Sistimt e po può fa chell c vuò tu. L'ati reggol ti ric quann a toja esistenz nun m irriterà chiù".

La bocca di Jasmine si aprì in segno di offesa.

"Stronzo", borbottò, incrociando le braccia.

"E la mia roba?" Chiese. Ciro sgranò gli occhi e lei si chiese se lo faceva sempre o solo con lei.

"Tutt chell ca t ser stac loc". Poi si girò e uscì dalla porta lasciandola nel palazzo conosciuto come...il suo nuovo appartamento?

Lei emise un enorme sospiro e si mise una mano sul suo piccolo pancione.

"Riesci a crederci? Spero che sia un padre migliore di quanto sia una persona".

Salendo le scale, seguì le indicazioni di Ciro e arrivò ad una porta, proprio come le aveva detto lui.

"Ci siamo". Fece un respiro profondo e aprì la porta. Non appena entrò rimase impressionata.

"Accidenti! Almeno lui si prenderà cura di te!"

Era assolutamente bellissimo.

Era una stanza enorme, sul lato destro c'erano due finestre, una scrivania con il computer Apple è un quaderno con una scatola di penne e matite.

Jasmine spostò la sua attenzione sul lato sinistro della stanza e vide un letto matrimoniale con due tavoli accanto. Un'altra porta portava ad una cabina armadio già piena e un'altra porta ancora conduceva al bagno.

C'erano due divani ed una tv a schermo piatto, era attaccata al muro lasciando Jasmine in soggezione mentre ammirava il tema oro e bianco della stanza.

"Sembra che avremo una bella stanza". Lei sorrise e rimase lì per un paio di minuti pensando se fosse stata una buona idea entrare a dare un'occhiata nell'armadio. Decise di non farlo e uscì dalla sua stanza.

Vogl sul a te ~Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora