Finimmo di mangiare dopo circa mezz'ora, incominciai a pensare a cosa fare. DUE MESI DOPO Tom e Bill mi sembravano un po' strani, alcune volte ridevano fra di loro, come se ci stessero prendendo in giro. Vidi, di nuovo, che stavano ridendo, mentre si guardavano, decisi di chiedere che succedeva. Tn: "ragazzi, perché ridete?" Bill si girò di scatto e Tom spalancò gli occhi mentre guardava Bill. Tom: "beh... Glielo diciamo?" Bill sì girò verso Tom. Bill: "si dai, oggi è il nostro compleanno." Non ce l'avevano detto? Matilde: "COSA?! quando ce lo volevate dire?" Rimasi a bocca aperta, appena Tom mi vide scoppiò a ridere, ridemmo tutti insieme. Mi alzai dal divano e presi Matilde per il polso, la portai di sopra.
Tn: "Mati, dobbiamo fare i regali e dobbiamo fare anche velocemente." Matilde: "cosa escogitiamo? Tn: "andiamo di sotto già preparate e gli diciamo che dovevamo uscire con dei nostri amici/amiche." Matilde: "perfetto." Incominciammo ad aprire gli armadi buttare le cose per terra, alla fine trovammo le cose giuste da indossare.
Matilde:
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Tn:
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Mettemmo, di nuovo, tutto al proprio posto, scendemmo giù, stavano vedendo un film, corremmo verso la porta, mentre aprivamo la porta cercavamo di non fare troppo rumare, stavamo per uscire, ma... Tom: "Hey, Hey, dove pensate di andare senza avvisarci?" Lo guardammo male. Tn: dove vogliamo?" Dissi ironicamente, si alzarono, Bill guardava male Matilde e Tom guardava male me. Tom: "dove pensi di andare così?" Erano passati 2 mesi... Ma tra me e Tom non c'era assolutamente nulla, dopo quella sera, dopo quel bacio, non è successo più nulla, Tom usciva tutte le sere e io per farlo ingelosire uscivo con dei ragazzi, anche se dentro provavo disgusto verso quei ragazzi, erano dei maniaci, psicopatici del sesso, ovviamente non l'ho mai fatto con nessuno di loro, avevo sempre dei colpi di scena alla fine della serata. Tom: "quindi? Dove andate?" Tn: "usciamo con delle nostre amiche, ora... Se non vi dispiace andiamo." Serrò la mascella per la mia risposta, era geloso? Bah... Stavamo per uscire ma mi prese per il polso. Tom: "Tn, sai? Non sapete proprio mentire. Con chi dovete uscire? O meglio chi vi dovete portare a letto" disse mentre mi guardava, ancora, da testa a piedi mentre giocava con il suo piercing al labbro inferiore. Ma è matto? A letto? Tn: "prima cosa, ve l'ho già detto, se non ci volete credete non mi importa. Seconda, anche se fosse quale sarebbe il problema, non stiamo insieme e di certo non diventerò una di quelle puttane che "usi" solo per scopare." Mi lasciò il polso, uscimmo e si chiuse la porta dietro le mie spalle. Ci era rimasto male? Lo avevo illuso?
Perché gli menti? Ugh, non sto mentendo è quello che penso. Sò quanto ti piace, ammettilo. Cosa né sai? Ohh, tn, come lo guardi, sembri una bambina in una stanza piena di caramelle. Basta, perfavore... Ammettilo. No! Cazzo, basta!
MATILDE Guardavo tn mentre si toccava la fronte, sudava, non sapevo che fare, iniziai a scuoterla, ma nulla. Matilde: "tn, cazzo! che hai!" Solbazzò dallo spavento. Tn: "scusami." Vidi che stavamo arrivando al centro commerciale, ero felicissima, non sapevo cosa comprargli, avremmo visto che negozi c'erano, non so neanche quali cose piacciono a Bill. FINE
arrivammo nel centro commerciale, prendemmo il telefono e iniziammo a cantare ad alta voce 'schrei' dei Tokio Hotel, sì anche quella era la mia canzone preferita. Ci guardavano tutti male, non ce ne fregavamo. Dopo un po' adocchiammo un carrello, io guardai Matilde e lei guardò me, ci eravamo capite. Mi misi nel carrello, mentre lei correva, mi portava per tutto il centro commerciale. Era abbastanza grande, non trovammo nulla, ci mancava l'ultima parte da controllare, continuavamo a correre, urlai a Matilde di fermarsi e lei lo fece. Mi ero persa a guardava un negozio di vestiti baggy, cappelli, bandane, e cose simili, quel negozio mi ricordava Tom. Tn: "o mio dio, è il negozio dei sogni." Matilde: "entriam-" Si era fermata di scatto, non sapevo il perché, mi voltai a guardare il negozio e vidi delle cinture, le stesse che indossava Bill. Entrammo, felicissime, andai dove c'erano i cappelli, per poi passare a guardare i pantaloni, presi 3 cappelli e un pantalone baggy, mentre Matilde stava guardando sempre lo stesso articolo, nella mano destra aveva già una cintura.
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Cose per Tom:
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(I pantaloni Immaginateli più larghi)
Andammo a pagare e andammo a casa, aspettavo da tanto che mi portassero a conoscere i loro amici, ma ancora nulla, avevano detto che la sera stessa, del giorno in cui siamo venute a vivere da loro, saremo andati in hotel. Entrammo e fortunatamente erano di sopra, nascondemmo le buste nel divano letto, non lo usavano mai, pensavo fosse un attimo nascondiglio. Dopo 10 scesero giù.