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<<Hai bisogno di distrarti>>
mi disse Bill preoccupato, era giorni che insisteva.

Non ero capace di dimenticare quegli occhi che mi stavano entrando dentro svuotandomi di tutto il dolore, come l'ultima volta che lo vidi, su quel lettino bianco latte.

<<Hey t/n come stai? >>
mi dissero in coro Gus e georg entrando nella mia stanza improvvisamente, mi limitai a sorridere in modo sforzato.

<<Sai dirci cosa è successo? magari hai bisogno di una psicologa>>

<<credi che io sia pazza?>>
dissi guardandolo negli occhi quasi completamente zuppi di lacrime di delusione verso me stessa.

<<non piangere per questo, è difficile per tutti>>
Gustav venne ad abbracciarmi mentre gli altri mi fissavano.

Per quanto provassero ad essere forti, a non mostrare il loro dolore, dai loro occhi potevo leggere quanto si sentissero sconfitti e inutili senza di Tom, ormai parte di loro.

Gustav invece era un orsacchiotto, che crollava a piangere fra le braccia di chiunque si trovasse davanti, era bello condividere il dolore con lui, non sentirsi soli.

<<domani alle 14>>
disse Bill uscendo dalla stanza abbassando la testa, lasciando cadere una lacrima che cadde fino al pavimento.

-

<<salve>>
parló Bill che mi accompagnó fino all'interno.

Giravo su me stessa guardandomi intorno, poi mi soffermati su una parte della clinica che mi fece ricordare un mucchio di momenti.

Mi ricordo che in quell'attimo l'avrei cacciato non volendo che mi stesse azzeccato adosso, senza sapere che adesso che volevo averlo vicino, non ne avevo avevo la possibilità.

<<hey ci sei!? >>
mi urló Bill risvegliandomi dai pensieri, annui e andai verso la stanza.

Stavo per appoggiare la mano sulla maniglia della porta nera, che creava distacco da tutto quel bianco.

Quando d'un tratto sentì la mano bloccarsi come se ci fosse un peso sotto di essa, non potendo aprirla.

Pensai fosse solo la preoccupazione che mi creava questo ma proprio non riuscivo, così mi girai rivedendolo.

Eccolo, lui che con i suoi occhioni rossi, quasi irriconoscibili, mi stava guardando.

Tom's pov
La seguì nella clinica, mi accorsi che Bill parlava di pazzia?

T/n non era pazza ed io lo sapevo, caso mai erano gli altri andati fuori di testa.

<<Vieni con me>>
gli dissi cercando di aggrapparla, ma non riuscivo, come se fra me e il suo corpo ci fosse una gigantesca lontananza.

T/n's pov
<<vieni con me>>
mi disse ed io lo vedevo confuso e stordito.

Mi rigirai sperando che questo finisse al più presto, e così chiusi gli occhi entrando in un mondo di paura.

Vedevo oltre al nero, ombre che apparivano di soppiatto di cui si intravedevano solo bianchi e accecanti occhi luminosi.

Infondo a tutti questi, c'erano i suoi occhi, rossi come li vidi prima, quasi sembravano essere mangiati dal sangue e dalla paura.

Poi la porta si aprì, e io sobbalzai dalla paura...






Spazio autrice

Sto avendo paura per t/n, ma questo porterà a buon fine.. per saperlo dovete solo aspettare guys..
Un bacioo💋

I miss you - Tom kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora