LXLIII. In me trovai la morte
In me trovai la morte, in te ognor la vita,
Nei tuoi occhi son morto, nel mio pensier ardo
Quando fuggir non sembra quel tempo sì amaro
Che ritorna 'l dolore e d'amore il digiuno.
Vedi come mi strigne quel laccio la memoria
Che ricordo e ragiono e 'l ricordar m'ancide
Questo petto sì stanco d'amar quel bel errore
Giovanil che suggella doglie e piaceri a caso:
S'è vero che per gl'occhi sen veda 'l ciel e l'alma,
Io v'ho visto 'l peccato, la fame e 'l mio tormento.
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10.000 Parole d'amore
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