Dopo qualche ora tornai a casa. Ovviamente avevo fatto quello che mi aveva detto zia Elèna, tornai alle due di notte a casa. Liam mi accompagnò fin davanti la porta, mi salutò con un timido bacio e mi diede appuntamento per l'indomani pomeriggio in biblioteca. Tremai freddo mentre girai le chiavi di casa nella serratura, non ero mai uscita di sera e certamente non ero mai tornata a casa alle due di notte. Pensai che zia Elèna era andata a dormire, l'indomani doveva andare a lavorare e tutte le luci in casa erano spente.
Aprii lentamente la porta ed andai in cucina, non avevo cenato e lo stomaco brontolava. Appena accesi la luce della cucina saltai dalla paura, zia Elèna mi stava aspettando.
<< Okay, sgridami, ma tieni in conto che in dieci anni che vivo con te questa è la prima volta che non rispetto le regole. >>
Mi guardò e scoppiò a ridere. Si alzò e mi disse: << Per una settimana non uscirai di sera, potrai vedere Liam di giorno o di sera a casa in soggiorno. Okay, questa che ho appena detto sono le solite frasi dette dalle madri noiose, adesso passiamo alla parte importante. Io non ti chiedo niente, non voglio sapere niente, ma ricordati una cosa: non fare cavolate. Io so quello che stai provando, anche io alla tua età mi sono innamorata in meno di un minuto, anche io ho provato il cosiddetto " colpo di fulmine ", ma ricorda che lo conosci appena. >>
Mi diede un bacio sulla fronte e andò a letto. Ero fortunata ad avere zia Elèna come tutore, mi capiva e sosteneva tutte le mie scelte, ma la cosa che più mi piaceva di lei era che riusciva ad essere tutto quello che mi serviva, una madre, un padre, una zia e un'amica, era tutto per me.
Decisi di ignorare il brontolio del mio stomaco e salii in camera mia. Appena entrai mi tolsi le scarpe, mi buttai sul letto e scrissi tutto quello che era successo sul mio diario. Non avevo per niente sonno, però mi sforzai di dormire, volevo sognare Liam. Ormai era certo, anche io ero entrata nel vasto quasi infinito girone delle adolescenti innamorate perse. E pensare che io fino a poco tempo prima pensavo che avrei incontrato l'amore solo dopo i trent'anni. Avevo anticipato i tempi.
Avevo voglia di mandargli un messaggio, ma non sapevo se era il caso. Proprio quando decisi di non scrivergli mi arrivò un suo messaggio.
Okay, non sono bravo in messaggi sdolcinati, ma voglio augurarti per bene il primo "buonanotte" della nostra storia. Ancora non riesco a credere che ti ho incontrato. Fino a un giorno fa avevo paura dell'amore, non sapevo cos'era e per questo mi metteva inquietudine. Adesso lo so, e non credo che sia così terribile, anzi, tutto il contrario. Prima di andare a dormire affacciati per un secondo alla finestra e pensami, io farò lo stesso.
Rilessi il messaggio molte volte, lo trascrissi perfino sul diario. Era bello. Alla fine, dopo un quarto d'ora, decisi di rispondere.
Invece sei molto bravo a scrivere messaggi sdolcinati, sappi che mi hai fatto arrossire. Vanne fiero. Buonanotte, a domani.
Alla fine alle tre riuscii a prendere sonno e, come da previsione, sognai quei suoi occhi verdi. Mi svegliai alle dieci di mattina, non era mai successo. La prima cosa che feci fu prendere il cellulare per vedere l'ora e vidi che appena dieci minuti prima Liam mi aveva inviato il messaggino del soggiorno. In quel messaggio non c'era scritto niente di speciale, ma appena lo lessi scoppiai a piangere per la felicità. C'era scritto solamente un timido buongiorno, ma quelle poche lettere per me significavano molto, per me c'era scritto oggi mi sono svegliato e ti ho pensato. Nemmeno questo era mai successo. Appena smisi di piangere scesi in cucina ancora in pigiama e vidi zia Elèna ancora con il pigiamone e che mangiava i biscotti.
<< Che ci fai a casa? >> dissi dandole un bacio sulla guancia.
<< Per colpa tua ieri sera sono andata a letto tardi e stamattina ho dovuto prendere un giorno di ferie perchè non avevo le forze per alzarmi. Quindi adesso sentiti in colpa.>>
<< Mi dispiace zia Elèna, giuro che mi farò perdonare. Comunque è il caso che tu sappia che Liam ieri sera si è inginocchiato e, nel modo più romantico possibile, mi ha chiesto di essere la sua ragazza, o meglio mi ha chiesto di permettergli di farmi arrossire e di farmi vivere la sua vita al mio fianco. Nemmeno sui libri avevo mai letto una dichiarazione più bella di quella, forse perchè non era stata ideata da uno scrittore melenso, perchè era uscita dal cuore. Credo che amare sia la possibilità più bella che il destino mi abbia mai concesso in tutta la mia vita. >>
Zia Elèna mi guardò e quasi le scappò una lacrima, finalmente si era accorta che ero cresciuta.
<< Però tu non puoi farmi questo! >> disse sorridendo << Mi ero preparata tutto il discorso, ma adesso mi sento solo di dirti due cose: ama e fatti amare. >>
Guardò l'orologio e continuò: << Ma ti rendi conto che lo conosci da ventiquattro ore precise e già ti ha preso il cuore? Non è una cosa che capita a tutti. >>
<< Sono fortunata. >> dissi.
<< Mi confermi che non è un sogno? >> continuai.
<< Ti assicuro che sei sveglia. >> rispose zia Elèna.
<< Lo so. >>

STAI LEGGENDO
Acchiappasogni
RomansaIl vero amore, il primo bacio, l'amore per i libri, l'importanza di essere se stessi. Tutto in questa storia che vi farà sognare assieme a Lizzie.