7-Il detective e lo scrittore pt.2

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Cosa ho combinato? Perché ho detto così?

Stava piangendo, e la colpa era mia.

E se ora mi odiasse? Penso che farebbe bene.

Anche Karl mi sta odiando, anche perché è scappato dietro a Ranpo.

Sono rimasto solo, come ero all'inizio.

Perché devo rovinare sempre tutto?

Forse dovrei andarmene anche io, magari posso tornare in America da solo, così Ranpo e Karl non dovranno più vedermi.

Aspetta, voglio scappare? Ma che aveva in testa! Devo andare da Ranpo! Devo consolarlo e spiegargli che era tutto un malinteso e che mi sono spiegato male!

Ma non so dove si trova, magari si è perso, o magari si è ferito.

Devo trovare Ranpo il prima possibile!


Poe andò a cercare Ranpo, mentre quest'ultimo era abbracciato alla sua migliore amica Yosano.

-Perché non mi hai detto che l'amore è così schifoso?- disse Ranpo, con un filo di voce.

-Purtroppo non tutto va come lo pianifichi, ma non devi odiarti. Ora sto' con te, ma dopo vado ad uccidere Poe- rispose la dottoressa sorridendo.

-Non è sua la colpa, è solo mia-

-Non osare darti la colpa, Ranpo. Neanche tu hai fatto niente, non è colpa tua se tutto va male.

Lui è ancora qui, e puoi parlargli quando vuoi.

Io, quando ero ancora una bambina, persi un mio amico, al quale avevo rovinato la vita. Non mi sono mai scusata abbastanza con lui, ma tu puoi ancora sistemare le cose-.

Vicino a loro arrivò anche Karl, che si mise in mezzo.

Ranpo gli accarezzo la testolina, ma l'animaletto lo guardava preoccupato.

Poi il piccolo guardò Yosano e le fece segno di seguirlo.

I due andarono davanti a Poe, che era appena uscito dal parco.

Yosano ebbe un attacco di furia, prese Poe per il colletto della maglietta e gli cominciò ad urlare contro.

-COME HAI OSATO ROVINARE LA VITA A RANPO?! SE NON TI SCUSI IN MODO DECENTE IO TI AMMAZZO! E sappi che a me piace torturare le persone-.

Ranpo, come se avesse sentito il suo nome, arrivò lì sulla scena.

Yosano si avvicinò all'amico e gli disse -Poe deve parlarti-, per poi fare un'occhiataccia alla persona nominata.

Poi fece cenno a Karl di seguirla, per lasciare i due soli.

Erano solo loro due, nessuno ora poteva più intromettersi.

Poe fece qualche passo verso Ranpo, e quando si stava per scusare, il detective si chinò.

-Scusami, scusa se ho fatto qualcosa di sbagliato, non lo farò più. Non odiarmi Poe, perdonami!-

Ranpo stava piangendo di nuovo, ma questa volta Poe lo abbracciò.

-Non hai fatto niente Ranpo, sono io che dovrei scusarmi.

Sono stato un insensibile, in realtà tu per me sei la persona più importante di tutte, è solo che non mi aspettavo un gesto così improvviso da parte tua, quindi sono andato nel panico-.

Ranpo sorrise, si mise addirittura a ridere.

-Alla fine abbiamo sbagliato entrambi, siamo proprio una frana nelle relazioni-

I due si baciarono, e la loro storia ebbe un lieto fine e un bell'inizio.


I giorni passarono e ormai mancava una settimana alla riunione.

Quella sera Ranpo avrebbe rivelato a tutti che stava con Poe, ma loro non erano gli unici che avrebbero reso quella sera speciale.

Infatti un ragazzo dai capelli rossi, poco più giovane di loro di loro, avrebbe confessato i suoi sentimenti alla persona amata proprio nella stessa sera.

Temo che mi sono innamorato di te- SoukokuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora