ELIZABETH
Domani i ragazzi partiranno per Los Angeles, ed è per questo che mi trovo sotto casa di Mattia. Devo prendere una decisione.
"Come va?" Chiedo al rosso mentre entro nella sua stanza, guardando ogni piccola cosa.
Le pareti sono grigie, appena dopo la porta c'è un caminetto sulla sinistra, con davanti due poltrone e un tappeto sempre grigio.
Più avanti c'è il letto di Mattia, ad una piazza, ed è illuminato dalla finestra, che si trova proprio di lato. Poi c'è un comodino di legno vicino al letto, con sopra varie foto, medicine e una lampadina, con accanto un grande armadio bianco ad angolo.
Infine il muro è tappezzato di quadri e qualche foto nostra, e sorrido ripensando a quei momenti.
Questa camera costudisce la nostra infanzia.
'Oggi meglio del solito, e tu come stai?' Mi siedo vicino a lui sul letto. 'Sto bene, devo parlarti di una cosa' Dichiaro 'Dimmi tutto' Mi accenna un piccolo sorriso.
Prima di parlargli però, mi fermo ad osservare per qualche secondo le tantissime lentiggini che ricoprono il suo volto.
8 ANNI PRIMA
'Quante sono?' Chiedo al mio migliore amico sdraiato davanti a me. 'Cosa?' Chiede lui corrugando la fronte.
Ci troviamo nel giardino di casa mia. Io sto giocando con le margherite, facendo con esse delle coroncine. Mentre Mattia è disteso sul prato, con le braccia dietro alla nuca e un fiorellino incastrato sopra l'orecchio.
'Le tue lentiggini' Dico continuando a strappare le margherite 'Ne hai tantissime, non hai mai pensato di contarle?'.
Lui ci riflette su un attimo. 'Mhh...in realtà no, non ci ho mai pensato' Confessa poi.
'Posso contartele io se vuoi' Aggiungo con enfasi.
Il mio migliore amico scoppia in una fragorosa risata. 'Sì, se vuoi puoi farlo' Così mi avvicinai a lui e iniziai lentamente a contare ogni minuscolo puntino che si trovava sul suo viso. Aveva una pelle perfetta, chiara e liscissima, senza imperfezioni.
'33...34...' Concentrata non smettevo di contare.
'Anche te hai un po' di lentiggini' Disse d'un tratto Mattia.
Annuii semplicemente.
'Perchè non vuoi contare le tue?'.'Ne ho pochissime! Poi le tue sono ben visibili a differenza delle mie, che a stento si notano' Esclamai gesticolando.
'Oh no! Ho perso il conto dannazione' Dichiarai poi, e il mio migliore amico riprese a ridere, ed io con lui.
'Giuro che un giorno le conterò tutte, anche se dovessi perdere il conto mille volte!'.
-
'Domani i ragazzi della squadra partiranno per il torneo, ma questo già lo sai, ed io vorrei davvero andare con loro, ma allo stesso tempo voglio restare qui con te, non voglio lasciarti da solo' Butto fuori tutto d'un fiato.'Eli, non devi rinunciare a nulla per gli altri, tantomeno per me, non farti nessun problema' Mi incoraggia Mattia.
'Ma mi sentirei una pessima amica' Ammetto abbassando lo sguardo. 'Non lo sei, fidati di me, viviti la tua vita te che puoi, e goditela anche per me' Mattia parla piano, ma con un tono deciso, come se volesse farmi entrare queste parole nella mia testa, e non farle uscire più.
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heal the soul
RomanceElizabeth, una 18enne con amici d'oro, con un'altruismo assurdo, ma che però, può essere anche esagerato. Aiuta sempre gli altri, mai se stessa. Ma da un giorno all'altro nella sua vita ci saranno molti cambiamenti, di cui lei però, ha un'enorme p...