Capitolo 02

515 48 10
                                    


Il piccolo cubicolo del bagno a fatica conteneva una persona comodamente, due stavano così strette che se non fossero state appiccicate era impossibile per loro fare alcunché, ma era quella l'intenzione di Katsuki, stare dentro il verdino e sbatterlo in fretta in modo da togliersi la voglia di dosso.

Gli aveva fatto posare le mani contro il muro e abbassato i pantaloni quel tanto da liberare il suo culetto rotondo ricoperto di efelidi. Uno schiaffo venne lasciato con forza sulla pelle pallida, colorandola di una vivace tonalità di rosa.

Con uno sputo aveva inumidito la sua apertura, ancora morbida dal giorno prima, poi vi strofinò sopra il membro duro prima di penetrarlo con forza affondando una mano nel suo fianco dove vi erano dei lividi violacei, l'altra mano andò a tappargli la bocca.

Izuku provò a parlare, magari per chiedere all'altro di fare piano, ma lui si mosse subito dentro di lui facendogli male per i colpi che subiva, però provando anche piacere in quelle spinte, sempre mirate a colpire il suo punto sensibile.

Le lacrime cominciarono subito a rigare le sue guance.


«Non va per nulla bene così, giovane Midorya.» gridò All Might durante la sessione di allenamento pomeridiano, «Se non stai bene per allenarti dovresti riposare, così fai solo del male a te stesso e fai perdere tempo ai tuoi compagni.»

«Mi dispiace signore, ma sto bene. Devo solo riprendere fiato.» rispose Izuku con il sudore che gli colava dalla fronte.

«No, vai a cambiarti.» disse il sensei scuotendo la testa e indicando la porta che conduceva agli spogliatoi, «Ricordati che se un eroe sta male non può fare il suo dovere al meglio e potrebbe mettere a rischio le persone che dovrebbe proteggere.»

Si sentiva avvilito dalle parole del maggiore mentre se ne andava come gli era stato ordinato. Si cambiò in fretta stando attendo a non toccare i fianchi che gli dolevano e gemendo quando si tirò su in pantaloni della divisa scolastica che aderirono un po' troppo al sedere che doleva all'inverosimile.

Con passo lento lasciò la scuola, infondo dopo gli allenamenti pomeridiani non vi erano altre lezioni e per lui era inutile rimanere lì sentendo gli sguardi pieni di compassione dei compagni che lo guardavano dopo essere stato rimproverato. Almeno a casa avrebbe potuto mettere quella crema lenitiva che almeno in parte avrebbe alleviato i segni che Katsuki gli aveva lasciato all'ora di pranzo.

A casa avrebbe potuto dormire un poco e magari cancellare il ricordo di aver visto il ragazzo che amava amoreggiare con la ragazza della sezione di supporto.

Era contento solo del fatto che lui non facesse le stesse cose con lei. Li aveva visti per mano nei corridoi della scuola e aveva visto le labbra di lei ricercare quelle del biondo che però si scostava lasciandole baciate solo la sua guancia.

Gli aveva detto che stava frequentando quella ragazza solo per ordine dei suoi genitori che erano amici con quelli di lei, ma comunque vederli insieme costantemente gli faceva male, tanto male che alle volte si era detto di voler troncare quelle specie di relazione che avevano, ma ogni volta che vedeva il suo volto e i suoi occhi incontrare i suoi si sentiva come un fiocco di neve al sole, pronto a sciogliersi fra le sue braccia calde.

Sapeva che non poteva continuare in quel modo, ma come poteva voltare le spalle al suo amore per Katsuki?

Eyes don't lieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora