Xavier

6 1 0
                                    

Avevo paura nel modo in cui mi ha guardato.

Continuavo a contemplare il suo sguardo intimorito e allo stesso tempo arrabbiato.

"Come puoi pensare queste cose?" Mi chiede lui allontanandosi di circa un metro.

"In passato per togliere ogni sospetto su di te, ti eri graffiato da solo. Perció non è difficile credere che tu abbia fatto anche questo!" Dico io mi fermo davanti a lui a osservare il suo bellissimo corpo.

Tyler e immobile, sembra che abbia degli occhi senza anima.
Apre la bocca, e non esce alcun suono.

Quelle sue labbra che non volevano separarsi, quelle labbra morbide e saporite.

Ho pensato che fosse il momento di corrergli incontro, baciarlo, abbracciarlo e accorgermi che i suoi occhi sono stupiti, invece sono rimasto lì a fissarlo.

In quel monento ero io quello che si pentiva di qualcosa, in quel momento sembrava innocente, ma sapevo che era lui.

"Dimmi la verità!" Gli ho urlato.

Il suo sguardo sembrava piccolo come un pulcino indifeso, ma anche che la sua rabbia crescesse.

"Finché penserai queste cose non cercarmi" mi dice "NON CERCARMI HAI CAPITO?" Urla il ragazzo che aveva i boccoli impregnati di sudore.

Lo afferro per un braccio.

"TU NON VAI DA NESSUNA PARTE! PRIMA MI SPIEGHI TUTTO!" Dico oramai furibondo.

"NON HO FATTO NIENTE! OK? SEI TU AD ESSERE CONTRO IL MONDO! OK? ORA TI FAI FANTASIE CHE IO TI SCRIVA MINACCE? SE MI VUOI CONTINUARE A VEDERE VAI IN UN MANICOMIO E CURATI!!!" Mi urla in faccia

Mi sentivo profondamente ferito, lo sapeva che ero sempre stato escluso dalla mia famiglia perché ero "il figlio problematico".

Scappò via e non mi venne più voglia di inseguirlo.

Perciò restai lì in solitudine, pensando a un modo per rimediare.

TylerxXavierWhere stories live. Discover now