TylerxXavier

Tyler

Non avevo notato la voce.

Ma avevo capito che Xavier era allerta e rigido. Lo guardo e vedo che sta guardando l'uscita, e improvvisamente sento un'altra persona che parla.

"Cosa avevate in mente?!?! Pensavate che nessuno vi avrebbe sentito? Siete due schifosi!" La voce era come quella che qualche mese fa aveva assaggiato.

Mi giro anch'io.

La ragazzina con le treccie nere aveva occhi fissi su di noi, sui nostri corpi.

Mi stacco dall'abbraccio di Xavier e mi avvio minacciosamente verso Mercoledì.

Xavier corre verso di me e le sue mani calde si posano sui miei pettorali freddi, lo guardo e mi ha guardato come per dirmi lasciala stare! Per la prima volta gli tolgo le sue mani su di me e vado da lei.

Mi avvicino sempre di più, quando, Bianca e Yoko mi spingono verso il bellissimo quadro di Xavier.

Raccolgo la maglietta da per terra e la indosso.

Xavier sembra deluso.

"Oh povero piccolo mostriciattolo, siamo uno contro quattro. Xavier si è fatto fare il lavaggio del cervello, certo, ma non penso che sia così ingenuo da stare dalla parte del cattivo!" Mi dice Mercoledì.

Mi trasformo per la rabbia che provavo verso quella ragazza.

Non volevo farmi vedere da Xavier, ma era inevitabile.

Xavier si mise in mezzo tra me e Mercoledì, con le lacrime agli occhi.

Mi fermo immediatamente.

Il mio istinto mi urla di ucciderlo all'istante ma io non voglio, allora mi abbasso davanti a lui.

"Se fai male alle persone non può funzionare Tyler!" Mi dice senza guardarmi negli occhi.

Pensare che qualche minuto prima ci stavamo baciando.

È la mia natura avrei voluto urlare non è colpa mia.

Invece stavo lì a fissarlo.

Dopo poco Mercoledì con un coltello mi trapassa la mano.

Sentivo il sangue caldo coprirmi la mano e che picchiettava sul pavimento.

Xavier si era avvicinato a me.

Non lo volevo vicino! Era dannatamente stupido a non capire ciò che provo.

Scappo via e mi rifugio vicino al lago.

Avevo dei vestiti di ricambio sempre lì vicino.

Nei miei vestiti vecchi mi sentivo come me vecchio.

Sento dei passi farsi sempre più forti.