Capitolo 8: Le mie interviste

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Dire di aver dormito è davvero un complimento.

Anche se mi ero ripromessa di mettere tutto in pausa non ho fatto altro che rigirarmi nel letto a pensare, forse avrò dormito mezz'ora?

Apro gli occhi e mi ritrovo al buio.

Resto confusa perché l'ultima cosa che mi ricordo era il lampadario acceso.

Mi tiro sui gomiti e mi accorgo di avere una coperta addosso.

Vicino alla porta vedo Jake.

E' seduto per terra appoggiato al muro, sembra che stia dormendo in una posizione che deve essere molto scomoda.

Faccio mente locale e mi rinvengo: Jake mi aveva dato la buonanotte e poi era sparito nell'altra stanza.

Durante la notte deve essere tornato di qua, deve avermi messo la coperta e spento la luce.

"Aaaw!"

Guardo il cellulare e noto che sono le tre e mezza di notte.

Ho una fame...

Giustamente ieri mica abbiamo cenato.

Mi alzo dal letto, prendo la coperta e la poso delicatamente su Jake, lo osservo ma poi vado in cucina.

Apro il frigorifero e vedo che Alan lo ha rifornito di ogni genere alimentare, ci sta anche del pane.

Questa fissa degli stranieri di mettere il pane a fette nel frigo non la capirò mai.

Decido di cucinare qualcosa ma mi rendo conto che non so i gusti di Jake,

Cosa gli piacerà? Sarà più per il dolce o per il salato? Gli piacerà il piccante? Oppure è di gusti delicati?

Mi sto arrovellando troppo, decido di fare un primo.

Noto degli udon e della verdura, così opto per quelli che sono uno dei miei piatti preferiti.

"Non ti facevo chef."

CLANG.

Avevo appena preso una pentola quando questa mi casca dallo spavento.

"Non farlo mai più!"

"Cosa?"

"Sbucare così all'improvviso. Mi hai spaventata!"

"Scusa, non era mia intenzione."

Rimaniamo ad osservarci finché le verdure sulla padella non iniziano a sfrigolare con più vigore.

"Siccome non abbiamo cenato... Ecco, ho voluto preparare qualcosa al volo... Non è il caso di presentarsi a stomaco vuoto... Sì ecco... Non sapevo cosa ti potesse piacere..."

"In carcere i prigionieri hanno la mensa, non devono cucinare."

"Già... Guarda cosa ci tocca fare."

E scoppiamo a ridere.

"E' strano tutto questo" dico mentre metto l'acqua sul fuoco.

"Ti riferisci a qualcosa in particolare?"

"In realtà mi riferisco a tutto. A questa casa, al fatto di essere qui... A noi due così vicini dopo tutto quello che abbiamo passato..."

"Non mi immaginavo così il nostro primo incontro."

"Come lo avevi immaginato?"

Questa domanda sembra rattristarlo.

"In realtà pensavo di non incontrarti mai. Mai più."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 13, 2023 ⏰

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