Capitolo 48

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Lumir era stato completamente divorato dall'ansia tanto che quella sera non era minimamente riuscito a chiudere occhio ed era certo che se quella battaglia fosse continuata anche nei giorni a seguire avrebbe dovuto davvero trovare un modo per poter dormire senza pensare troppo a quello che poteva succedere alla sua ragazza e al suo futuro figlio. Daryl diversamente da lui aveva dormito tranquillamente quella sera e in parte Lumir lo invidiava visto che avrebbe davvero voluto dormire come il bambino.

-Lumir- il biondo quasi si prese un colpo quando sua sorella aprì di scatto quella che era la porta della sua camera con anche il fiatone segno che aveva corso per arrivare in camera sua.

-cosa c'è di così importante da farti correre in questo modo? E poi abbassa la voce o Daryl potrebbe svegliarsi- aggiunse controllando appunti il bambino che però sembrava davvero non aver minimamente sentito l'urlo di Athena.

-andiamo il tuo figlioccio sta dormendo come un sasso. Hanno vinto Lumir- aggiunse poi la ragazza con un bellissimo sorriso che andava ad ampliarsi sulle sue labbra -sono riusciti a sconfiggere Irma in una sola sera quindi io potrò vedere com'è il mondo in superficie per la prima volta- Athena fece un giro su se stessa contenta di quella notizia che era arrivata loro da poco.

-davvero?- domandò con un filo di voce per la sorpresa Lumir e Athena annuì confermando quindi che dopo tutti quegli anni potevano finalmente uscire allo scoperto -e sai qualcosa degli altri?- domandò ancora Lumir che l'unica cosa che aveva in mente in quel momento era sapere se Addison stesse bene.

-non so sinceramente Lumir visto che sono venuti alcuni ragazzi ad avvisarci ma nessuno che noi conosciamo abbastanza bene da poter chiedere informazioni- rispose sinceramente la ragazza incrociando le braccia al petto -che ne dici di iniziare a sistemare tutta la tua roba così ci sbrighiamo a salire in superfice?- e a quelle parole il principe annuì e, nonostante la gamba gli impedisse di muoversi come voleva, iniziò a cercare una delle sue borse più capienti per portare tutto quello che aveva.

-avevo immaginato che ti saresti messo a correre verso la capitale sai?- disse sinceramente Athena osservando il fratello maggiore mentre iniziava a sistemare la sua roba.

-e come con questa gamba?- domandò sinceramente il principe per poi sospirare -sai l'unica cosa che rimpiango di questa battaglia è il non aver partecipato. Sono il principe e non ho contribuito ad aiutare la mia gente a riprendere il mio posto. Questa cosa mi devasta tanto Athena-

-andiamo Lumir tutti sanno che hai la gamba bloccata e non puoi muoverti bene- borbottò la mora incrociando le braccia al petto -nessuno può biasimarti per essere rimasto qui con quella gamba per non parlare del fatto che prima di quell'incidente sei sempre andato in missione con gli altri e non ti sei mai rifiutato-

-lo so ma la gente che non mi conosce potrebbe pensare che sono un codardo che si nasconde dietro gli altri e non voglio Athena- sussurrò Lumir -mio padre è morto cercando di difendere il castello e quello che avevamo e io rispetto a lui non ho fatto niente- tutte le preoccupazioni di Lumir stavano uscendo come un fiume in piena dalla sua bocca e Athena si trovò a sospirare -sai che non so nemmeno se sarò mai in grado di essere come lui, molto probabilmente non riuscirò nemmeno a tenerlo questo regno-

-Lumir- protestò Athena per poi abbracciare il fratello maggiore per rassicurarlo e Lumir ne approfittò per stringere la ragazza a se e cercare anche di tranquillizzarsi -sei fantastico e nessuno può dirti niente. Hai sempre combattuto per tutti noi e non c'è nessuno che non ti adori. Certo qualcuno può non trovarti simpatico per invidia ma questo non significa che tu non ti sia messo in gioco-

-non so come farei senza te ed Helen- sussurrò Lumir stringendo ancora di più la sorella che sorrise a quelle parole.

-hai Addison-

-sempre se è ancora viva- Lumir si staccò dall'abbraccio con la mora che alzò gli occhi al cielo per quelle parole.

-andiamo non puoi davvero non fidarti della tua ragazza. Sono certa che sia viva e probabilmente sta anche aspettando che tu arrivi al castello con Daryl- ridacchiò Athena incrociando le braccia al petto con Lumir che sbuffava.

-io mi fido di Addison, mi preoccupo solo per la sua vita e quella di mio figlio visto che è andata a combattere in quello stato-

-tu hai davvero bisogno di vedere Addison- ridacchiò Athena e Lumir alzò gli occhi al cielo.

-certo che ho bisogno di vedere la mia ragazza viva e soprattutto adesso ho davvero intenzione di dire a tutti che lei è la mia ragazza. I nobili mi hanno sempre chiesto di trovare una moglie e io ho tutte le intenzioni di sposare la mia Addison- disse sinceramente Lumir con un leggero sorriso.

-già e io mi troverò ad avere mia cugina come cognata- ridacchiò Athena -ti lascio preparare la tua roba visto che anch'io lo devo fare- sbuffò la mora lasciando un bacio sulla guancia del fratello e uscendo dalla sua camera velocemente così come era arrivata. Lumir sospirò e con il cuore più leggero rispetto a prima dell'arrivo di Athena in camera sua si sbrigò a mettere tutto quello che gli serviva in pochi borsoni.

Una volta finito, un'ora buona dopo, cercò di svegliare Daryl e il bambino lo guardò leggermente storto mentre si stropicciava gli occhi ma Lumir se ne curò poco prendendolo in braccio dopo essersi messo in spalla i borsoni ed uscì dalla sua camera. Nemmeno il tempo di farlo che si trovò ad osserva Sasha che sembrava star per bussare alla sua porta.

-Sasha- disse con un sorriso sulle labbra Lumir in direzione del marito della madre che gli sorrise a sua volta.

-quindi sai-

-Athena è venuta ad informarmi, Addison come sta?-

-bene anche se Rinald l'ha sgridata per bene- ridacchiò Sasha -dammi qualche borsa non puoi portare tutto da solo-

-ma...-

-faremo più viaggi per recuperare tutto e tu non devi sforzare troppo la gamba- bloccò la sua protesta il moro e Lumir non poter far altro che annuire.

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