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25 Settembre 2003. Austin, Texas.
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Non mi era mia piaciuto essere figlio unico. Anzi no, rettifico, mi piaceva essere figlio unico, quello che non mi era mai piaciuto era la solitudine.
L'unica compagnia che avevo sempre avuto era quella del Gameboy, dei film e della musica. Insomma, non era il massimo. Avevo un vicino di casa, un ragazzo più grande di me di due anni, ma poi si trasferì alla fine del quartiere. Quando udii la notizia che avremmo avuto dei nuovi vicini fui elettrizzato all'idea di avere qualcuno con cui fare amicizia.
L'incontro con la famiglia Silla ─ così c'era scritto sulla cassetta delle lettere ─ non fu il massimo, questo perché io e la nuova vicina litigammo. Tempo due o tre giorni e non la vidi più. Inizialmente non mi mancò, come poteva? Passati però un paio di mesi, mi resi conto che sì, litigai con lei, ma almeno avevo qualcuno con cui parlare. Il problema però era che non le avessi chiesto nemmeno scusa, e passai per maleducato.
