Decenni diversi

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Una settimana dopo

Harry si diresse verso il Thucker's senza indugio. Era tornato a San Junipero con un unico scopo, ovvero quello di rivedere Louis.

Il locale era pieno come al solito, si mise a scrutare fra la folla, ma del ragazzo dagli occhi azzurri non vi era nessuna traccia.

Si avvicinò al bancone e ordinò da bere, impaziente di vedere il castano varcare la soglia di ingresso, ma il tempo passava ed il più grande non si faceva vedere.

"Hai per caso visto Louis?" si rivolse al barman speranzoso, magari era arrivato e lui non lo aveva visto.
"Come?"
"Louis, sto cercando Louis..." alzò il tono della voce facendosi sentire al di sopra della musica.
"Mi dispiace amico, sta sera non l'ho visto. Hai provato al Quagmire?"

Eccolo di nuovo quel nome.

"Cos'è il Quagmire?" chiese di nuovo, nella speranza di ottenere una risposta almeno questa volta.

Non la ottenne infatti. Il barman si limitò a scuotere la testa e a sorridere come se la sapesse lunga, poi riprese a servire delle ragazze che si erano avvicinate. Non gli restava che scoprirlo da solo.

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Il locale si trovava alla periferia di San Junipero, aveva dovuto camminare un po' per arrivarci, ma se la ricompensa era trovare Louis, allora lo avrebbe rifatto altre cento volte.

Appena varcò la soglia, pensò immediatamente di essersi catapultato in un altro mondo.

Delle pareti con mattoni a vista lo accompagnarono su una rampa di scale in discesa, la musica assordante lo stava mandando in confusione, ma era davvero molto lucido quando vide quello che aveva davanti a se.

Un vecchio scantinato ospitava un centinaio di persone. C'erano dei ragazzi che ballavano fra loro, una coppia di ragazze appoggiate al muro che si stavano baciando, c'era gente nuda che faceva sesso su dei divanetti in pelle nera, una donna bellissima vestita in lattex che portava al guinzaglio il suo uomo, e ballerini che si esibivano chiusi dentro delle gabbie sospese in aria.

Cos' era il Quagmire? Un luogo di perdizione pensò Harry.

Più si guardava intorno e più gli sembrava impossibile trovare Louis in quel posto. Voleva andarsene, si sentiva osservato. Era nuovo, dovevano averlo capito tutti, e lo guardavano come se fosse una presa da sbranare.

Cominciò ad arretrare, fino a quando uno stato di angoscia lo invase e allora prese a correre: voleva essere fuori da quel locale il più presto possibile.

Raggiunse l'inizio dello scantinato, stava per risalire le scale, quando dalla fretta non si accorse di essere andato a sbattere contro qualcuno.
Lanciò un paio di scuse frettolose, pronto a proseguire, ma i suoi occhi caddero sulla figura contro cui si era scontrato.
"Wandy!"

Wandy, la ragazza con cui era in compagnia Louis la  sera che lo aveva conosciuto.
Lo squadrò da capo a piedi, una birra in mano in attesa di essere bevuta ed un'altra che si stava scolando davanti ai suoi occhi. Indossava dei tacchi vertiginosi, sui quali si muoveva in un equilibrio precario.

"Ci conosciamo?" chiese, lo sguardo appannato.
Harry parve arrendersi, pronto a rimettersi sui suoi passi quando la ragazza riprese a parlare.
"Ma certo, ora ricordo, al thucker's, con Louis..."

"Sai dove posso trovarlo?" domandò speranzoso.
"E perché dovrei?"
"Perché siete amici..."
"Eravamo amici."
"È stato qui?" insistette, aveva assolutamente bisogno di vederlo.
"No."

Annuí, incassando la risposta negativa, ma allo stesso tempo sollevato, il Quagmire non gli piaceva per niente.
"Anche tu eh? Scommetto che ti ha portato a letto e poi è sparito, tipico di Louis."

Non seppe rispondere. La cruda realtà l'aveva davanti ai suoi occhi, ma in cuor suo voleva sperare che non fosse così, che se il più grande non voleva farsi trovare da lui quella sera, aveva le sue motivazioni, e non quelle sputate fuori dalla boccaccia invidiosa di Wandy.

"Prova in un'altra epoca..."

Alzò il viso di scatto, cercando di capire se avesse sentito bene.
"Io l'ho visto negli anni 80, nei 90, una volta anche nel 2002...Vale la pena provarci no?"

Annuí di nuovo silenziosamente, osservando la ragazza allontanarsi, poi si affrettò ad uscire dal locale.
Prese una boccata d'aria profonda quando il venticello freddo della notte gli solleticò il viso. Si passò in fretta una mano nei capelli soppesando il da farsi.

Quando aveva accettato di andare a San Junipero non lo aveva messo in conto, non aveva per niente messo in conto che si sarebbe affezionato in così breve tempo ad un ragazzo, e che questo gli avrebbe fatto perdere fottutamente la testa.

Avrebbe fatto di tutto per lui, anche cercarlo in decenni diversi.
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Una settimana dopo

San Junipero, 1990

Di Louis nessuna traccia.

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Una settimana dopo

San Junipero, 1996

Di Louis nessuna traccia.

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Una settimana dopo

San Junipero, 2002

Entrò al Thucker's senza speranze, erano ormai passate 3 settimane e nessuno aveva più visto Louis.

Harry lo sapeva bene il significato di quando una persona spariva da San Junipero, ma non voleva credere che il castano lo avesse fatto senza dirgli nulla.

È vero, non gli era dovuto nulla, non avevano una relazione, probabilmente quello che c'era stato fra loro era solo stato il frutto della passione di una notte, eppure per lui non era così.

Fu per questo che iniziò a tremare quando lo scorse nella sala giochi intento a ballare davanti ad un gioco arcade seguendo l'ordine delle frecce.
Il mondo sembrò fermarsi ed il locale svuotarsi, fu come se in quella sala ci fossero solo loro due.

Si riprese in fretta però, perché quando Louis si accorse di lui, mollò il gioco e si addentrò fra la folla.
Lo raggiunse rapidamente, e facendosi spazio fra la gente riuscì ad afferrarlo per un braccio.
"Hey aspetta!"

Louis lo scostò bruscamente.

"Cosa ci fai qui?"
"Ti stavo cercando..."
"Bene mi hai trovato."
Non capiva. Non capiva perché doveva comportarsi così e soprattutto non capiva perché il 2002.

"Questa non è la tua epoca..."
"Mi piace cambiare musica."
Poi, come una doccia gelata in pieno inverno, la verità gli piombò addosso.
"Tu ti stai nascondendo da me."

"Uno non mi sto nascondendo. Due non ti devo niente, e tre...Vedi il punto due."
E si allontanò. Sentiva gli occhi umidi, ma non avrebbe pianto per aver frainteso una situazione, perché per lui non era stato così, non era stato solo sesso.

Lo seguì, e prima che il più grande raggiungesse il bagno riuscì a fermarlo di nuovo.
"Non si tratta di chi deve a chi, si tratta di educazione. Tu non mi conosci, non sai cosa vuol dire questo per me..."

"Divertimento" lo interruppe Louis "Vuol dire divertimento, o almeno così dovrebbe essere."
"Quindi non ti senti in colpa? Perché per me dovresti. Oppure, se non è la colpa, dovresti almeno provare qualcosa."







Forse vi starete facendo qualche domanda, probabilmente avrete qualche teoria, se così fosse sarei curiosa di sapere quale, ma qua siete diventati tutti timidi e non commenta nessuno, me ne farò una ragione.
Dal prossimo capitolo si inizierà ad intuire qualcosa, abbiate fiducia.

TPWK
EvAnEsCo

San Junipero (LarryAU)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora